Improcedibilità Ricorso Cassazione: L’Errore Fatale dell’Omesso Deposito
Il ricorso per Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento e, come tale, è caratterizzato da un rigido formalismo. Un errore procedurale, anche se apparentemente di poco conto, può avere conseguenze drastiche, come la dichiarazione di improcedibilità del ricorso in Cassazione. Con l’ordinanza n. 4584/2024, la Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale: l’onere per il ricorrente di depositare la sentenza impugnata, un adempimento non sanabile che, se omesso, preclude l’esame nel merito del ricorso.
I Fatti del Caso
Un ente comunale proponeva ricorso per Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello che lo vedeva contrapposto a una società di gestione del servizio idrico e alla curatela fallimentare di un’altra impresa. L’obiettivo del Comune era ottenere la riforma della decisione di secondo grado.
Tuttavia, nell’atto di costituzione in giudizio, il legale del Comune commetteva un errore cruciale: depositava la sentenza di primo grado del Tribunale, ma ometteva di depositare la sentenza della Corte d’Appello, ovvero il provvedimento che era oggetto specifico dell’impugnazione. Le parti intimate, dal canto loro, non svolgevano alcuna attività difensiva.
La Decisione della Corte e l’Improcedibilità del Ricorso in Cassazione
La Corte di Cassazione, senza nemmeno entrare nell’analisi dei motivi del ricorso, ha rilevato d’ufficio la causa di inammissibilità. La decisione è netta e si fonda sull’articolo 369, secondo comma, n. 4 del codice di procedura civile. Questa norma stabilisce che, a pena di improcedibilità, insieme al ricorso deve essere depositata copia autentica della sentenza o della decisione impugnata.
Il Collegio ha sottolineato che il ricorrente aveva depositato la sentenza di primo grado, ma non quella del grado di appello contro cui il ricorso era stato “dichiaratamente proposto”. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato improcedibile, chiudendo di fatto la porta a qualsiasi discussione sul merito della controversia.
Le Motivazioni della Decisione
La motivazione della Corte è lineare e si basa su un consolidato orientamento giurisprudenziale. L’onere di depositare la decisione impugnata non è una mera formalità, ma un presupposto processuale essenziale. Esso consente alla Corte di Cassazione di avere una conoscenza diretta e completa del provvedimento che è chiamata a giudicare, verificando la fondatezza delle censure mosse dal ricorrente.
La Corte ha specificato che questo adempimento è posto a carico esclusivo della parte ricorrente e la sua omissione non può essere sanata in alcun modo, nemmeno con il deposito da parte del controricorrente o con la produzione successiva.
In aggiunta, la Corte ha rilevato, sebbene ad abundantiam (cioè come argomento ulteriore e non decisivo), che mancavano anche le relate di notifica del ricorso e la procura speciale, confermando la negligenza nella gestione degli adempimenti processuali. Infine, data l’improcedibilità, il ricorrente è stato condannato a versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, come previsto dalla legge in caso di reiezione integrale o di inammissibilità del ricorso.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza serve da monito sull’importanza del rigore formale nel processo civile, specialmente nel giudizio di legittimità. L’improcedibilità del ricorso in Cassazione per omesso deposito della sentenza impugnata è una sanzione severa che vanifica l’intero sforzo difensivo e preclude alla parte la possibilità di far valere le proprie ragioni. Per gli avvocati, emerge la necessità di una meticolosa attenzione nella preparazione del fascicolo da depositare, controllando scrupolosamente la presenza di tutti i documenti richiesti dalla legge. Per le parti, la conseguenza non è solo la perdita della causa, ma anche un aggravio di costi, con la condanna al raddoppio del contributo unificato.
 
Cosa succede se non si deposita la sentenza che si intende impugnare in Cassazione?
Il ricorso viene dichiarato improcedibile. Ciò significa che la Corte non esamina i motivi dell’impugnazione e la richiesta viene respinta per un vizio di procedura, senza alcuna valutazione sul merito della questione.
È sufficiente depositare la sentenza di primo grado se si impugna quella di appello?
No, non è sufficiente. L’articolo 369 c.p.c. richiede specificamente il deposito della “sentenza o decisione impugnata”. Se il ricorso è contro la decisione della Corte d’Appello, è quella sentenza che deve essere obbligatoriamente depositata.
Quali sono le conseguenze economiche della dichiarazione di improcedibilità del ricorso?
Oltre a non poter proseguire nel giudizio, la parte ricorrente è tenuta al versamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello già dovuto per il ricorso, come sanzione per aver proposto un’impugnazione inammissibile.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 4584 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3   Num. 4584  Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 21/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 15694/2021 R.G. proposto da: RAGIONE_SOCIALE,  elettivamente  domiciliato  in  INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CF: CODICE_FISCALE), che lo rappresenta e difende
– Ricorrente –
Contro
RAGIONE_SOCIALE,  CURATELA  FALLIMENTO  RAGIONE_SOCIALE
–COGNOME– avverso la SENTENZA della CORTE D’APPELLO di BARI n. 657/2021 depositata il 30/03/2021.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 26/09/2023 dal Consigliere NOME COGNOME.
RITENUTO CHE:
Il  Comune  RAGIONE_SOCIALE  ha  proposto  ricorso  contro  la  RAGIONE_SOCIALE  e  l’RAGIONE_SOCIALE dichiaratamente  avverso  la  sentenza  resa  il  30  marzo  2021 inter partes in grado di appello con il n. NUMERO_DOCUMENTO21 dalla Corte di Appello di Bari.
Le parti intimate non hanno svolto attività difensiva.
La trattazione del ricorso è stata fissata ai sensi dell’art. 380 -bis .1. e per il Comune ha depositato atto di costituzione nuovo difensore.
4. Considerato che:
Il Collegio rileva che non occorre riferire i motivi del ricorso, perché parte ricorrente ha depositato la sentenza resa nel giudizio inter partes in primo grado (Tribunale di Foggia, sentenza n. 2676/2017, depositata in data 28/11/2017), ma non quella del grado di appello (Corte di Appello di Bari, sentenza n. 657/2021, depositata in data 30 marzo 2021), contro la quale il ricorso dichiaratamente è stato proposto. Ne segue che il ricorso è improcedibile a norma dell’art. 369, secondo comma, n. 4 c.p.c.
Peraltro, ma lo si rileva ad abundantiam non sono state nemmeno prodotte  le  relate  di  notifica  del  ricorso  e  la  procura  che  si  dice allegata in calce al ricorso.
Non avendo gli intimati svolto alcuna attività difensiva nel presente giudizio di legittimità, nulla è dovuto a titolo di spese.
P.Q.M.
La Corte dichiara improcedibile il ricorso.
Ai sensi dell’art. 13, 1° comma, quater del D.P.R. n. 115 del 2002, inserito dall’art. 1, comma 17 della l. n. 228 del 2012, dà atto della sussistenza dei presupposti per il versamento, da parte del ricorrente , dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello per il ricorso, a norma del comma 1bis , dello stesso articolo 13, se dovuto.
Così deciso in Roma, il 26/09/2023 nella camera di consiglio della