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Giurisdizione voli nazionali: decide la Cassazione

Un passeggero cita in giudizio una compagnia aerea per un ritardo su un volo nazionale. La compagnia eccepisce la giurisdizione italiana in favore di quella irlandese, basandosi su una clausola contrattuale. La questione centrale riguarda la giurisdizione per i voli nazionali: si applicano le norme della Convenzione di Montreal, che prevedono fori alternativi a tutela del passeggero, oppure prevale la clausola contrattuale? Data la novità e l’importanza della questione, la Terza Sezione Civile della Cassazione ha rimesso la decisione alle Sezioni Unite.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Voli Nazionali: La Cassazione Rimette la Questione alle Sezioni Unite

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 5612/2024 affronta un tema di grande rilevanza per milioni di passeggeri: la giurisdizione voli nazionali. In caso di ritardo o cancellazione di un volo all’interno dei confini italiani, il passeggero può rivolgersi al giudice italiano o è vincolato dalle clausole contrattuali che indicano un tribunale straniero? A questa domanda, la Suprema Corte ha deciso di non dare una risposta immediata, rimettendo la decisione alle sue Sezioni Unite.

I Fatti di Causa

Un passeggero aveva acquistato online un biglietto aereo per una tratta nazionale, da Venezia a Palermo. A seguito di un significativo ritardo, decideva di agire in giudizio contro la compagnia aerea per ottenere sia la compensazione pecuniaria prevista dalla normativa europea, sia il risarcimento dei danni ai sensi della Convenzione di Montreal.
La compagnia aerea, nel difendersi, sollevava un’eccezione preliminare: il difetto di giurisdizione del giudice italiano. Sosteneva, infatti, che il passeggero, acquistando il biglietto, aveva accettato una clausola che designava come esclusivamente competenti i tribunali irlandesi.

L’Iter Giudiziario e la questione sulla giurisdizione voli nazionali

Il percorso giudiziario del caso è stato altalenante. In primo grado, il Giudice di Pace accoglieva la domanda del passeggero, rigettando l’eccezione della compagnia aerea. La situazione si ribaltava in appello, dove il Tribunale di Roma dava ragione al vettore aereo.
Secondo il Tribunale, trattandosi di un volo nazionale e non internazionale, la Convenzione di Montreal – che stabilisce criteri di giurisdizione alternativi e favorevoli al passeggero – non poteva trovare applicazione. Di conseguenza, le ordinarie regole sulla giurisdizione, incluse quelle derivanti da un accordo contrattuale (la clausola pattizia), tornavano ad essere valide. Il passeggero, quindi, avrebbe dovuto intentare la causa in Irlanda.
Contro questa decisione, il viaggiatore ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che l’interpretazione del Tribunale fosse errata. A suo avviso, la normativa europea (in particolare il Regolamento 889/2002) ha esteso l’applicazione delle norme della Convenzione di Montreal anche ai voli nazionali, rendendo inefficace qualsiasi clausola contrattuale contraria.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Terza Sezione Civile della Cassazione, investita della questione, ha riconosciuto la delicatezza e la novità del problema. Si tratta di stabilire se il sistema di protezione del passeggero, previsto dalla Convenzione di Montreal per i trasporti internazionali, si applichi integralmente anche ai voli domestici.
La Corte osserva che, mentre le Sezioni Unite si sono già pronunciate in passato (sentenza n. 3561/2020) sul rapporto tra normativa europea e Convenzione di Montreal per i voli internazionali, non esiste un precedente chiaro per la specifica ipotesi di un volo che si svolge interamente all’interno di una singola nazione.
La questione non è di poco conto: ammettere l’applicabilità della Convenzione significa garantire al passeggero la possibilità di agire davanti a un giudice a lui più vicino (ad esempio, quello del luogo di destinazione); negarla, invece, significa convalidare clausole che possono rendere estremamente difficile e costoso l’accesso alla giustizia.
Proprio per l’importanza fondamentale di tale interpretazione e per assicurare una risposta uniforme e definitiva, la Sezione ha ritenuto necessario rimettere la causa al massimo organo della Corte, le Sezioni Unite.

Conclusioni

L’ordinanza interlocutoria n. 5612/2024 lascia aperta una questione cruciale per la tutela dei diritti dei passeggeri aerei. La futura decisione delle Sezioni Unite avrà un impatto significativo sulla giurisdizione voli nazionali, stabilendo una volta per tutte se le compagnie aeree possano, tramite contratto, derogare ai fori previsti dalla normativa internazionale a protezione del consumatore. Fino a quel momento, permane un’incertezza giuridica che questa ordinanza ha avuto il merito di evidenziare, avviando il percorso per una sua definitiva risoluzione.

Qual è la questione principale di cui si occupa l’ordinanza?
La questione centrale è se le regole sulla giurisdizione previste dalla Convenzione di Montreal per i voli internazionali si applichino anche ai voli puramente nazionali, rendendo nulle le clausole contrattuali che designano un foro estero come competente.

Perché il Tribunale aveva dato ragione alla compagnia aerea?
Il Tribunale ha ritenuto che, trattandosi di un volo nazionale, non si applicasse la Convenzione di Montreal. Di conseguenza, ha considerato valida ed efficace la clausola del contratto di trasporto che stabiliva la giurisdizione dei tribunali irlandesi.

Quale è stata la decisione della Corte di Cassazione in questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha deciso nel merito, ma ha rimesso la causa alle Sezioni Unite. Ha ritenuto che la questione sull’applicabilità della Convenzione di Montreal ai voli nazionali fosse una questione di diritto di particolare importanza e priva di precedenti specifici, richiedendo quindi un intervento del suo massimo organo collegiale per garantire certezza e uniformità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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