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Giurisdizione TFS: il Giudice Amministrativo decide

Un poliziotto in pensione ha richiesto il ricalcolo del suo trattamento di fine servizio (TFS). A seguito di un conflitto tra il Giudice Amministrativo e la Corte dei Conti, la Corte di Cassazione ha stabilito la giurisdizione TFS del giudice amministrativo. La decisione si fonda sul principio che il TFS è un diritto patrimoniale legato al rapporto di lavoro in regime di diritto pubblico, e non una questione pensionistica di competenza della Corte dei Conti.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Trattamento di Fine Servizio: A Chi Rivolgersi? La Cassazione Chiarisce la Giurisdizione TFS

Determinare il giudice competente a decidere una controversia è il primo, fondamentale passo per tutelare i propri diritti. Un errore in questa fase può comportare ritardi e l’inammissibilità della domanda. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite fa luce sulla corretta giurisdizione TFS per il personale delle Forze di Polizia, risolvendo un conflitto tra Giudice Amministrativo e Corte dei Conti.

Il Fatto: la Richiesta di Ricalcolo del TFS

Un poliziotto in quiescenza avviava una causa per ottenere il ricalcolo del suo Trattamento di Fine Servizio (TFS). La sua richiesta si basava sull’attribuzione di sei scatti stipendiali previsti da una specifica normativa (art. 6-bis D.L. 387/1987), che avrebbero incrementato l’importo della sua liquidazione. Inizialmente, il ricorso veniva presentato al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), che però declinava la propria giurisdizione, indicando come competente la Corte dei Conti.

Il Conflitto sulla Giurisdizione TFS: TAR vs. Corte dei Conti

Il poliziotto riassumeva quindi il giudizio dinanzi alla Corte dei Conti. Tuttavia, anche quest’ultima sollevava un difetto di giurisdizione. Secondo la Corte dei Conti, la sua competenza è limitata alle materie pensionistiche. La domanda del ricorrente, invece, non riguardava la pensione, ma il TFS, un trattamento economico legato alla conclusione del rapporto di lavoro. Poiché il rapporto di lavoro del personale della Polizia di Stato è regolato dal diritto pubblico, la Corte dei Conti riteneva che la controversia dovesse essere decisa dal Giudice Amministrativo. Si creava così un “conflitto negativo di giurisdizione”, che richiedeva l’intervento risolutore della Corte di Cassazione a Sezioni Unite.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto la tesi della Corte dei Conti, dichiarando la giurisdizione del Giudice Amministrativo. La decisione si basa su principi consolidati in materia di riparto di giurisdizione.

Il primo punto chiave è il principio del petitum sostanziale. Per stabilire chi sia il giudice competente, non bisogna guardare solo alla richiesta formale, ma alla natura intrinseca del diritto che si vuole far valere. Nel caso specifico, la domanda era chiaramente finalizzata a ottenere una diversa quantificazione del TFS, un istituto che ha natura di retribuzione differita e che trova la sua fonte nel rapporto di lavoro, non nel sistema pensionistico.

Il secondo elemento decisivo riguarda la natura del rapporto di impiego. L’ordinamento italiano (D.Lgs. 165/2001) prevede che, mentre la maggior parte dei rapporti di lavoro pubblico è stata “privatizzata” e ricade nella giurisdizione del giudice ordinario, alcune categorie, tra cui il personale delle Forze di Polizia di Stato, rimangono in regime di diritto pubblico. Per queste categorie, le controversie relative al rapporto di lavoro, inclusi tutti gli aspetti economici e patrimoniali come il TFS, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo.

La Corte ha quindi ribadito la netta distinzione tra le materie pensionistiche, di competenza della Corte dei Conti, e quelle relative al trattamento di fine servizio, che attengono al rapporto di impiego e seguono la giurisdizione propria di quest’ultimo.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza fornisce un chiarimento fondamentale per tutto il personale in regime di diritto pubblico (Forze di Polizia, militari, diplomatici, etc.). La decisione conferma che per qualsiasi controversia riguardante il Trattamento di Fine Servizio, la giurisdizione TFS spetta al Giudice Amministrativo. Questo evita ai ricorrenti di incappare in lungaggini processuali dovute a conflitti di competenza. La scelta del giudice corretto è essenziale per una rapida ed efficace tutela dei propri diritti economici al termine della carriera.

A quale giudice deve rivolgersi un dipendente pubblico in regime di diritto pubblico (come un poliziotto) per questioni relative al Trattamento di Fine Servizio (TFS)?
Secondo la Corte di Cassazione, la competenza è del giudice amministrativo, poiché il TFS è un diritto patrimoniale connesso al rapporto di lavoro e non una questione pensionistica.

Qual è la differenza tra la giurisdizione della Corte dei Conti e quella del Giudice Amministrativo in materia di pubblico impiego?
La Corte dei Conti ha giurisdizione sulle materie pensionistiche (diritto, misura e decorrenza delle pensioni). Il Giudice Amministrativo, invece, ha giurisdizione esclusiva sulle controversie relative ai rapporti di lavoro del personale in regime di diritto pubblico, inclusi i diritti patrimoniali come il TFS.

Come si determina la giurisdizione corretta in una causa?
La giurisdizione si determina sulla base del “petitum sostanziale”, cioè analizzando la natura intrinseca della posizione giuridica fatta valere e il rapporto da cui essa scaturisce, indipendentemente dalla formula usata nella domanda.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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