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Giurisdizione indebito previdenziale: Cassazione alle SU

Una vedova si oppone alla richiesta di restituzione di quote di pensione di reversibilità erogate per i figli che avevano superato i limiti di età. La Corte d’Appello aveva attribuito la competenza alla Corte dei Conti. La Corte di Cassazione, rilevando un contrasto giurisprudenziale sulla questione della giurisdizione per l’indebito previdenziale, ha rimesso la decisione alle Sezioni Unite per un verdetto definitivo.

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Pubblicato il 11 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Indebito Previdenziale: la Cassazione Rimette la Questione alle Sezioni Unite

Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha affrontato una complessa questione sulla giurisdizione per indebito previdenziale, decidendo di rimettere la causa al suo organo più autorevole, le Sezioni Unite. La vicenda riguarda la richiesta di restituzione di quote di pensione di reversibilità erogate a favore di figli che avevano superato i limiti di età previsti dalla legge. Vediamo nel dettaglio i fatti e la decisione della Corte.

I Fatti del Caso: la Richiesta di Restituzione delle Quote di Pensione

Una vedova, titolare di una pensione di reversibilità insieme ai suoi due figli, si è vista richiedere dall’ente previdenziale la restituzione di alcune somme. L’ente contestava l’illegittimità delle quote percepite per uno dei figli, divenuto ventiseienne, e per l’altra figlia, per la quale era stata omessa la comunicazione dell’iscrizione universitaria.

La beneficiaria si era opposta al recupero delle somme, avviando un’azione legale per far accertare l’illegittimità della pretesa dell’istituto. La Corte d’Appello, riformando la decisione di primo grado, aveva accolto l’eccezione dell’ente previdenziale, dichiarando che la controversia rientrava nella giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti, trattandosi di una pensione “in tutto o in parte a carico dello Stato”.

La Controversa Giurisdizione sull’Indebito Previdenziale

La vedova ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che la Corte d’Appello avesse errato nell’individuare il giudice competente. Secondo la sua difesa, la controversia non riguardava la misura del trattamento pensionistico, ma la fondatezza dell’azione di ripetizione di indebito. La genesi dell’indebito, derivante dal superamento dei limiti anagrafici dei figli, renderebbe la questione assimilabile a un accredito di ratei post mortem, la cui competenza spetterebbe al giudice ordinario.

La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha preso atto che la questione della giurisdizione per l’indebito previdenziale non è pacificamente risolta. Esistono infatti precedenti orientamenti giurisprudenziali non del tutto allineati, che rendono necessario un intervento chiarificatore.

La Decisione della Corte: Rinvio alle Sezioni Unite per un Principio di Diritto

Proprio a causa di questo contrasto interpretativo e della rilevanza della questione, la Corte ha deciso di non pronunciarsi direttamente sul caso.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione evidenziando come la questione di giurisdizione sottoposta alla sua attenzione non appaia prima facie pacificamente risolta sulla base dei precedenti. In particolare, vengono citate sentenze delle Sezioni Unite che, in contesti diversi, hanno delineato i confini tra la giurisdizione del giudice ordinario e quella della Corte dei Conti in materia pensionistica. Da un lato, precedenti hanno affermato la giurisdizione contabile per le pensioni a carico dello Stato; dall’altro, pronunce più recenti sembrano favorire la giurisdizione del giudice ordinario in casi simili. Questa incertezza ha reso opportuno un nuovo esame da parte del massimo consesso della Corte.

Le Conclusioni

In conclusione, l’ordinanza non risolve il merito della disputa sulla restituzione delle somme, ma sospende il giudizio per investire le Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Sarà quindi compito di queste ultime stabilire, con una pronuncia che avrà valore di principio di diritto, quale sia l’autorità giudiziaria competente a decidere le controversie relative alla ripetizione di indebito previdenziale nei casi in cui la pensione sia, anche solo in parte, a carico dello Stato. La decisione finale avrà importanti implicazioni pratiche per tutti i casi futuri di contenzioso tra cittadini ed enti previdenziali su questo specifico tema.

Qual è la questione giuridica centrale dell’ordinanza?
La questione centrale è determinare quale giudice abbia la giurisdizione per decidere sulle controversie relative alla restituzione di somme pensionistiche indebitamente percepite (indebito previdenziale), se il giudice ordinario o la Corte dei Conti.

Perché la Corte d’Appello aveva stabilito la giurisdizione della Corte dei Conti?
La Corte d’Appello ha ritenuto che la controversia rientrasse nella giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti perché la pensione in questione era considerata “in tutto o in parte a carico dello Stato”.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione non ha deciso nel merito, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rimesso la causa alle Sezioni Unite, affinché queste risolvano il contrasto giurisprudenziale e stabiliscano in via definitiva quale sia il giudice competente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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