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Giurisdizione giudice ordinario per locazioni con Enti

Una cittadina contesta la natura di un contratto di locazione con un Comune, che lo considera una concessione amministrativa. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18392/2025, ha stabilito la giurisdizione del giudice ordinario per decidere sulla natura del bene e del rapporto, affermando che la domanda verte su diritti soggettivi.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Giudice Ordinario: Quando un Affitto con il Comune è un Contratto Privato

L’affitto di un immobile di proprietà di un ente pubblico, come un Comune, solleva spesso dubbi sulla natura del rapporto: si tratta di una locazione privata o di una concessione amministrativa? La risposta a questa domanda è cruciale perché determina il giudice competente a decidere in caso di controversia. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha ribadito un principio fondamentale: per stabilire la giurisdizione del giudice ordinario, è determinante l’oggetto della domanda presentata dal cittadino.

I Fatti del Caso: Contratto di Locazione o Concessione Amministrativa?

Una cittadina aveva stipulato un contratto con un Comune per un immobile ad uso abitativo. Tale contratto, pur essendo denominato ‘concessione’, presentava caratteristiche tipiche della locazione, come una scadenza a lungo termine e l’applicazione di norme della legge sugli affitti. L’ente locale, tuttavia, a un certo punto ha esercitato una clausola di recesso per ‘motivi di interesse pubblico’, sostenendo di dover destinare l’immobile a servizio di una scuola pubblica e qualificandolo come parte del suo ‘patrimonio indisponibile’. Di conseguenza, il Comune riteneva che il rapporto fosse una concessione amministrativa e che la relativa controversia dovesse essere decisa dal giudice amministrativo.

La cittadina, invece, ha adito il Tribunale ordinario, chiedendo di accertare che l’immobile facesse parte del ‘patrimonio disponibile’ del Comune e che, pertanto, il contratto fosse una normale locazione soggetta al diritto civile. L’obiettivo era far dichiarare nulla la clausola di recesso unilaterale dell’ente.

La Questione sulla Giurisdizione del Giudice Ordinario

Il conflitto tra le due posizioni ha portato alla necessità di risolvere la questione di giurisdizione. L’ente locale sosteneva la competenza del giudice amministrativo, in quanto la controversia riguardava l’esercizio di poteri autoritativi su un bene destinato a pubblica utilità. La cittadina, al contrario, ha proposto un regolamento preventivo di giurisdizione alla Corte di Cassazione, insistendo sulla competenza del giudice ordinario, poiché la sua domanda verteva sul riconoscimento di un diritto soggettivo derivante da un contratto di locazione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha accolto il ricorso della cittadina, dichiarando la giurisdizione del giudice ordinario. I giudici hanno ribadito un principio consolidato: la giurisdizione si determina sulla base del cosiddetto petitum sostanziale, ossia la vera natura della richiesta avanzata e della posizione giuridica fatta valere.

Nel caso specifico, la domanda della ricorrente era finalizzata a ottenere il riconoscimento della natura privata del rapporto di locazione e della qualifica dell’immobile come bene del patrimonio disponibile. Si tratta, quindi, di una controversia che ha ad oggetto diritti e obblighi derivanti da un rapporto paritetico, assimilabile a un contratto tra privati.

La Corte ha chiarito che spetta proprio al giudice ordinario il compito di valutare la natura del bene in questione. Sarà il Tribunale ordinario a dover decidere se l’immobile rientri nel patrimonio disponibile o indisponibile del Comune. Se dovesse accertare che il bene è effettivamente destinato a un pubblico servizio (patrimonio indisponibile), rigetterà la domanda della cittadina nel merito. In caso contrario, riconoscerà l’esistenza di un contratto di locazione di diritto privato e valuterà le ulteriori richieste della ricorrente.

Conclusioni: L’Importanza della Domanda per Determinare il Giudice Competente

Questa pronuncia conferma che, quando un cittadino agisce in giudizio per far valere un diritto soggettivo derivante da un rapporto che egli qualifica come locazione privata, la controversia rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, anche se la controparte è una Pubblica Amministrazione. La difesa dell’ente pubblico, basata sulla natura pubblicistica del bene, non sposta la giurisdizione, ma diventa un’argomentazione da valutare nel merito del giudizio. La decisione sottolinea quindi la centralità della domanda giudiziale come criterio per individuare il giudice competente a decidere la lite.

A quale giudice spetta decidere se un contratto con un ente pubblico è una locazione privata o una concessione amministrativa?
Secondo la Corte di Cassazione, spetta al giudice ordinario. La giurisdizione si determina in base alla domanda dell’attore, e se questa chiede di accertare l’esistenza di un rapporto di locazione di diritto privato, la competenza è del giudice ordinario.

Cosa succede se l’ente pubblico sostiene che l’immobile fa parte del suo patrimonio indisponibile?
Anche in questo caso, la giurisdizione rimane del giudice ordinario. Sarà compito di quest’ultimo valutare la natura del bene. Se accerterà che l’immobile è effettivamente parte del patrimonio indisponibile, rigetterà nel merito la domanda della parte privata; in caso contrario, la tratterà come una normale controversia di locazione.

Come si determina la giurisdizione in una controversia tra un cittadino e la Pubblica Amministrazione?
La giurisdizione si determina sulla base del cosiddetto “petitum sostanziale”, ovvero la reale natura della pretesa avanzata. Non conta la prospettazione della parte, ma l’effettiva posizione giuridica (diritto soggettivo o interesse legittimo) e il rapporto giuridico dedotto in giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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