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Giurisdizione giudice ordinario: accordi PA e privati

La Corte di Cassazione, risolvendo un conflitto sollevato dal TAR, ha affermato la giurisdizione del giudice ordinario in una controversia tra un Comune e una società energetica. La lite, riguardante obblighi di pagamento derivanti da una convenzione per un impianto eolico, è stata ritenuta di natura puramente patrimoniale e priva di elementi legati all’esercizio di poteri autoritativi della Pubblica Amministrazione.

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Pubblicato il 20 agosto 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Giudice Ordinario: Quando le Controversie Patrimoniali Esulano dal TAR

L’ordinanza in esame offre un importante chiarimento sulla giurisdizione del giudice ordinario nelle controversie che vedono contrapposte la Pubblica Amministrazione e soggetti privati. La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha stabilito che, quando la lite riguarda esclusivamente aspetti patrimoniali derivanti da un accordo e non l’esercizio di poteri pubblici, la competenza spetta al tribunale civile e non a quello amministrativo.

I Fatti di Causa: Dalla Convenzione al Conflitto di Giurisdizione

La vicenda trae origine da una convenzione stipulata nel 2011 tra un Comune e una società operante nel settore delle energie rinnovabili. L’accordo regolava la realizzazione e la gestione di un impianto eolico. Successivamente, sono sorti dei contrasti relativi all’adempimento di obblighi di natura economica previsti dalla convenzione.

Il Comune ha citato in giudizio la società dinanzi al Tribunale ordinario per ottenere il pagamento di somme dovute a titolo di corrispettivi e indennità. La società, a sua volta, ha chiesto in via riconvenzionale la restituzione di importi già versati.

Il Tribunale ordinario si è dichiarato privo di giurisdizione, ritenendo la materia di competenza esclusiva del giudice amministrativo. Riassunta la causa dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), quest’ultimo ha sollevato d’ufficio un conflitto negativo di giurisdizione, chiedendo alla Corte di Cassazione di pronunciarsi definitivamente sulla questione.

La Questione sulla Giurisdizione del Giudice Ordinario e gli Accordi con la P.A.

Il TAR ha basato la sua decisione su un recente orientamento delle stesse Sezioni Unite, evidenziando come la controversia in esame presentasse un carattere puramente patrimoniale. La disputa, infatti, non metteva in discussione la validità dell’accordo o l’esercizio di poteri autoritativi da parte del Comune, ma si limitava alla definizione del cosiddetto quantum debeatur, ossia l’ammontare delle somme reciprocamente dovute.

La questione sottoposta alla Cassazione era quindi se una lite, sorta ‘a valle’ della conclusione di un accordo tra P.A. e privato e incentrata unicamente su pretese economiche, rientrasse nella giurisdizione del giudice ordinario o in quella del giudice amministrativo.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Le Sezioni Unite hanno risolto il conflitto accogliendo la tesi del TAR e affermando la giurisdizione del giudice ordinario. La Corte ha ribadito il suo consolidato orientamento, secondo cui la giurisdizione del giudice amministrativo in materia di accordi pubblici non è assoluta.

Il punto centrale della motivazione risiede nella distinzione tra la fase genetica dell’accordo, che può coinvolgere l’esercizio di poteri pubblici, e la fase esecutiva. La controversia in oggetto si colloca interamente in questa seconda fase. Le pretese delle parti (pagamento di somme da un lato, restituzione dall’altro) si fondano su diritti soggettivi di natura patrimoniale, sorti nell’ambito di un rapporto che, in questa fase, è da considerarsi paritetico.

La Corte ha specificato che non venendo in rilievo alcun esercizio del potere autorizzativo pubblico dell’Amministrazione, ma solo pretese basate su diritti soggettivi patrimoniali, la causa esula dalla giurisdizione amministrativa. Il giudice naturale per le controversie relative a diritti e obblighi di natura contrattuale è, e rimane, quello ordinario.

Le Conclusioni

La decisione consolida un principio fondamentale per il riparto di giurisdizione: non è sufficiente la presenza di una Pubblica Amministrazione come parte in causa per radicare la competenza del giudice amministrativo. È necessario valutare la natura della controversia (petitum sostanziale).

Se il contenzioso, pur nascendo da un accordo sostitutivo di un provvedimento amministrativo, si esaurisce in questioni meramente patrimoniali relative all’esecuzione del rapporto, la giurisdizione appartiene al giudice ordinario. Questa pronuncia fornisce una guida chiara per operatori e imprese, delineando con maggiore certezza i confini tra le due giurisdizioni e garantendo che le liti di natura prettamente civilistica siano decise dal giudice competente per materia.

In una controversia tra un Comune e un’azienda privata su pagamenti derivanti da una convenzione, chi ha la giurisdizione?
La giurisdizione spetta al giudice ordinario, a condizione che la controversia riguardi esclusivamente aspetti patrimoniali (come il pagamento o la restituzione di somme) e non metta in discussione l’esercizio di poteri autoritativi da parte della Pubblica Amministrazione.

Cosa si intende per controversia ‘a valle’ di un accordo con la Pubblica Amministrazione?
Si intende una disputa che sorge dopo la conclusione dell’accordo e che riguarda la sua fase esecutiva, come l’adempimento di obbligazioni contrattuali. Non riguarda, invece, la fase di formazione dell’accordo stesso o la sua validità in relazione all’esercizio del potere pubblico.

Perché la Corte di Cassazione ha escluso la giurisdizione del giudice amministrativo in questo caso?
La Corte ha escluso la giurisdizione amministrativa perché il caso verteva unicamente sulla determinazione del ‘quantum debeatur’ (l’importo dovuto) tra le parti. La disputa era fondata su diritti soggettivi patrimoniali all’interno di un rapporto considerato paritetico, in cui il Comune non stava esercitando alcun potere di supremazia tipico dell’azione amministrativa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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