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Giurisdizione Corte dei conti: pensioni e risarcimento

Un pensionato, ex dipendente pubblico, ha citato in giudizio l’ente previdenziale per il mancato pagamento di ratei pensionistici e per il risarcimento dei danni. L’ente ha sollevato questione di giurisdizione, sostenendo la competenza della Corte dei conti. La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha accolto il ricorso, affermando la giurisdizione esclusiva della Corte dei conti su tutte le controversie relative alle pensioni dei dipendenti pubblici, incluse le pretese di adempimento e le domande di risarcimento danni per ritardo o inadempimento.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Corte dei conti: pensione pubblica e risarcimento danni

Con una recente ordinanza, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno ribadito un principio fondamentale in materia di pensioni dei dipendenti pubblici: la giurisdizione Corte dei conti è esclusiva e onnicomprensiva, estendendosi non solo al diritto alla pensione, ma anche alle domande di risarcimento del danno derivanti dal ritardato o mancato pagamento. Questa pronuncia chiarisce definitivamente a quale giudice debba rivolgersi il pensionato in caso di controversie con l’ente previdenziale.

La vicenda processuale

Un pensionato, titolare di un trattamento a carico della Cassa di previdenza per le pensioni agli impiegati degli enti locali (CPDEL), si è rivolto al Tribunale del Lavoro lamentando il mancato accredito dei ratei di pensione a partire da maggio 2018. L’interruzione dei pagamenti, secondo quanto emerso in corso di causa, era dovuta a un disguido legato a un cambio di IBAN che aveva causato il ritorno indietro dei fondi e la conseguente “chiusura” della posizione.

Il pensionato ha richiesto al giudice ordinario di condannare l’ente previdenziale all’immediato ripristino dell’erogazione, al pagamento degli arretrati per un importo di oltre 124.000 euro, oltre a interessi, rivalutazione monetaria e al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale (danno esistenziale) subito.

L’ente previdenziale si è costituito in giudizio contestando, in via preliminare, la giurisdizione del giudice ordinario e sostenendo che la competenza a decidere sulla controversia spettasse esclusivamente alla Corte dei conti.

L’ambito della giurisdizione Corte dei conti

L’ente ha sollevato un regolamento preventivo di giurisdizione, portando la questione all’attenzione della Corte di Cassazione a Sezioni Unite. La Suprema Corte ha accolto il ricorso dell’ente, dichiarando la giurisdizione del giudice contabile.

La decisione si fonda su un orientamento consolidato, basato sugli articoli 13 e 62 del R.D. 1214/1934, che attribuiscono alla Corte dei conti una competenza giurisdizionale esclusiva e di merito su tutte le controversie in materia di pensioni dei pubblici dipendenti.

Le motivazioni

La Cassazione ha chiarito che il perimetro della giurisdizione Corte dei conti non è limitato all’accertamento del diritto alla pensione (il cosiddetto an debeatur) o alla sua misura (quantum), ma si estende a ogni questione connessa e funzionale al rapporto pensionistico. Questo include:

* L’adempimento della prestazione: Le controversie relative al corretto e puntuale pagamento dei ratei pensionistici.
* Gli accessori: Il pagamento di interessi e rivalutazione monetaria sui ratei tardivamente corrisposti.
* Il risarcimento del danno: Anche le domande volte a ottenere il risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, causato dall’inadempimento o dall’inesatto adempimento dell’ente obbligato.

Secondo la Corte, il fatto che la domanda principale fosse intesa a ottenere l’adempimento di un debito pensionistico già riconosciuto non sposta la giurisdizione. Il rapporto pensionistico pubblico costituisce l’elemento identificativo del petitum sostanziale, attraendo nella competenza del giudice contabile anche le pretese risarcitorie conseguenti. La domanda di risarcimento del danno da ritardo è, infatti, strettamente dipendente dalla prestazione principale e rientra a pieno titolo nella cognizione del giudice che ha la giurisdizione sulla materia pensionistica.

Le conclusioni

L’ordinanza in esame consolida un principio di vitale importanza pratica. I pensionati del settore pubblico che subiscono un’interruzione o un ritardo nel pagamento della pensione devono sapere che il giudice competente a cui rivolgersi non è il Tribunale del Lavoro, ma la Corte dei conti. Quest’ultima ha la competenza esclusiva per decidere non solo sul ripristino dei pagamenti e sugli arretrati, ma anche su tutte le pretese accessorie, compreso il risarcimento per i danni subiti a causa dell’inadempimento dell’ente previdenziale. La scelta del giudice corretto è il primo passo fondamentale per tutelare efficacemente i propri diritti.

Quale giudice è competente per le controversie sulle pensioni dei dipendenti pubblici?
Il giudice competente in via esclusiva per tutte le controversie relative alla sussistenza del diritto, alla misura e alla decorrenza della pensione dei dipendenti pubblici è la Corte dei conti.

La competenza della Corte dei conti include anche le richieste di risarcimento del danno per ritardato pagamento?
Sì, la giurisdizione esclusiva della Corte dei conti si estende anche alle domande di risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, derivanti dall’inadempimento o dal ritardato adempimento della prestazione pensionistica da parte dell’ente previdenziale.

Cosa succede se un pensionato si rivolge al Giudice del Lavoro invece che alla Corte dei conti?
Se la questione viene sollevata, il Giudice del Lavoro deve dichiarare il proprio difetto di giurisdizione. Come nel caso di specie, la Corte di Cassazione può essere chiamata a risolvere il conflitto, dichiarando la giurisdizione del giudice contabile e rimettendo le parti davanti a quest’ultimo per la riproposizione del giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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