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Giurisdizione canone suolo pubblico: chi decide?

Una società contesta l’importo del canone di occupazione del suolo pubblico richiesto da un Comune, sostenendo un errore nel calcolo della superficie. Dopo un conflitto tra tribunale civile e amministrativo, la Cassazione stabilisce la giurisdizione del giudice ordinario. La decisione si basa sul fatto che la controversia ha natura puramente patrimoniale, poiché riguarda solo l’ammontare dovuto (quantum debeatur) e non mette in discussione l’atto di concessione o il potere autoritativo dell’ente pubblico.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Canone Suolo Pubblico: decide il Giudice Ordinario se la lite è sul Quantum

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 35330/2024, ha risolto un importante conflitto di giurisdizione, stabilendo un principio chiaro per le controversie relative al pagamento del canone per l’occupazione di suolo pubblico (COSAP). Il caso in esame chiarisce quale sia il giudice competente quando un cittadino o un’impresa contesta l’importo richiesto dall’ente pubblico. Questa decisione sulla giurisdizione del canone suolo pubblico è fondamentale per orientare correttamente le azioni legali ed evitare inutili ritardi processuali.

I Fatti: La Controversia sul Calcolo del Canone

Una società che gestisce un chiosco-bar si è vista notificare un’intimazione di pagamento e diverse cartelle esattoriali per un importo considerevole, relativo al mancato versamento del canone di occupazione di suolo pubblico per diverse annualità. La società ha impugnato tali atti davanti al Tribunale civile, contestando non solo vizi formali e la prescrizione del credito, ma soprattutto un errore sostanziale: l’importo era stato calcolato su una superficie molto più ampia di quella effettivamente occupata. In particolare, una parte del suolo era di proprietà privata.

Il Tribunale civile, tuttavia, ha declinato la propria giurisdizione, ritenendo che la causa dovesse essere decisa dal Giudice amministrativo, poiché la rideterminazione del canone implicava una modifica dell’atto di concessione originario. La società ha quindi riassunto il giudizio davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), limitando la propria domanda all’accertamento dell’errata quantificazione del canone.

Il Conflitto sulla Giurisdizione del Canone Suolo Pubblico

Sorprendentemente, anche il TAR ha negato la propria competenza. Il giudice amministrativo ha osservato che la controversia non riguardava atti discrezionali o autoritativi del Comune, come il regolamento COSAP o l’atto di concessione in sé. La domanda verteva esclusivamente sull’esatta perimetrazione del canone e sul suo corretto ammontare (quantum debeatur). Si è così creato un “conflitto negativo di giurisdizione”, in cui sia il giudice ordinario che quello amministrativo si ritenevano incompetenti. La questione è stata quindi rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per una decisione definitiva.

Le Motivazioni della Cassazione sulla Giurisdizione

La Corte di Cassazione ha risolto il conflitto affermando la giurisdizione del giudice ordinario, accogliendo le conclusioni del Procuratore Generale. Le motivazioni si fondano su un principio consolidato, quello del “petitum sostanziale”.

Il Principio del “Petitum Sostanziale”

Per determinare la giurisdizione, non bisogna guardare solo a ciò che la parte chiede formalmente (petitum formale), ma all’oggetto reale e alla natura della controversia (petitum sostanziale). Questo si individua analizzando la posizione giuridica che si vuole tutelare e i fatti posti a fondamento della domanda (causa petendi). Nel caso di specie, la società non contestava il potere del Comune di imporre un canone o la validità della concessione, ma unicamente l’errore nel calcolo dell’importo dovuto. La sua pretesa aveva quindi un carattere puramente patrimoniale.

Controversie Patrimoniali vs. Potere Autoritativo

La Cassazione ha ribadito la distinzione fondamentale:
1. Le controversie che coinvolgono l’esercizio del potere autoritativo e discrezionale della Pubblica Amministrazione (es. la modifica di un atto concessorio, la validità di un regolamento) rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo.
2. Le controversie che riguardano esclusivamente aspetti patrimoniali, come la determinazione di indennità, canoni o altri corrispettivi, senza che venga in rilievo un potere d’intervento della P.A. a tutela di interessi generali, spettano alla giurisdizione del giudice ordinario.

Nel caso analizzato, la domanda era chiaramente circoscritta all’accertamento del quantum debeatur, ovvero alla corretta applicazione dei criteri di calcolo del canone sulla base della superficie effettivamente occupata. Non essendo in discussione l’azione autoritativa del Comune, la giurisdizione non poteva che essere quella del giudice ordinario.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza fornisce un’indicazione pratica di grande valore per cittadini e imprese. Se si riceve una richiesta di pagamento per un canone di occupazione di suolo pubblico e si ritiene che l’importo sia errato per un errore di calcolo (es. superficie, tariffe applicate), senza voler contestare la concessione stessa, l’azione legale va intrapresa davanti al Tribunale civile. Ricorrere al giudice sbagliato può comportare una declaratoria di difetto di giurisdizione e un allungamento notevole dei tempi per ottenere giustizia. La chiarezza sulla giurisdizione del canone suolo pubblico permette quindi di incanalare correttamente il contenzioso fin dal principio, garantendo una maggiore efficienza del sistema giudiziario.

A quale giudice devo rivolgermi se ritengo che l’importo del canone per l’occupazione di suolo pubblico sia sbagliato?
Se la contestazione riguarda esclusivamente l’ammontare del canone dovuto (il cosiddetto quantum debeatur), ad esempio per un errore nel calcolo della superficie, e non si mette in discussione la validità dell’atto di concessione, la competenza è del giudice ordinario (Tribunale civile).

Qual è la differenza tra una controversia sul ‘quantum’ del canone e una che riguarda l’atto di concessione?
Una controversia sul ‘quantum’ ha natura puramente patrimoniale e riguarda solo la correttezza dell’importo richiesto. Una controversia che riguarda l’atto di concessione, invece, coinvolge la legittimità di un atto autoritativo della Pubblica Amministrazione e rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo.

Cosa significa ‘petitum sostanziale’ e perché è importante per determinare la giurisdizione?
Il ‘petitum sostanziale’ è l’oggetto reale della pretesa, al di là della sua formulazione formale. È importante perché la giurisdizione si determina in base alla vera natura della controversia. Se la lite è di natura patrimoniale, come nel caso esaminato, la competenza spetta al giudice ordinario, anche se la vicenda ha origine da un rapporto con la Pubblica Amministrazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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