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Giurisdizione Appalti: quando decide il giudice civile

Una società ha contestato l’aggiudicazione di un appalto per servizi di comunicazione indetto da un’impresa del gruppo ferroviario statale. La Corte di Cassazione ha confermato la giurisdizione del giudice ordinario, chiarendo che, nonostante l’ente sia un’impresa pubblica, l’appalto non rientra nei settori speciali poiché il servizio pubblicitario non è strettamente strumentale all’attività di trasporto. Questa decisione definisce i confini della giurisdizione appalti tra giudice amministrativo e civile.

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Pubblicato il 21 dicembre 2025 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Appalti: Quando il Giudice Civile Decide su Gare Pubbliche

Determinare quale giudice sia competente a decidere una controversia è il primo, fondamentale passo di ogni azione legale. Nel complesso mondo dei contratti pubblici, la linea di demarcazione tra giudice amministrativo (TAR e Consiglio di Stato) e giudice ordinario (Tribunale e Corte d’Appello) può essere sottile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha fornito chiarimenti cruciali sulla giurisdizione appalti, specificando quando le liti relative a gare indette da imprese pubbliche debbano essere portate davanti al giudice civile. Analizziamo insieme questo importante caso.

I Fatti del Caso: Una Gara per Servizi di Comunicazione

La vicenda trae origine da una procedura di gara aperta, indetta da una società di servizi interamente controllata dal gruppo ferroviario statale, per l’affidamento di un ingente contratto quadro del valore di circa 6,8 milioni di euro. L’oggetto dell’appalto era la fornitura di servizi di comunicazione pubblicitaria, gestione dei canali social e elaborazione di piani editoriali per le varie società del gruppo.

Una delle società partecipanti, classificatasi terza, impugnava l’aggiudicazione, lamentando la mancata esclusione di un raggruppamento di imprese concorrenti. La causa veniva inizialmente proposta dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), il quale però declinava la propria giurisdizione, indicando come competente il giudice ordinario. La decisione veniva confermata in appello dal Consiglio di Stato. La società ricorrente, non soddisfatta, portava la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, per risolvere in via definitiva il nodo della giurisdizione.

La Questione di Giurisdizione: Giudice Amministrativo o Ordinario?

Il cuore della questione legale era il seguente: la controversia relativa a questo specifico appalto rientrava nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, come tipicamente accade per le gare pubbliche, o in quella del giudice ordinario? La risposta dipendeva dalla corretta qualificazione giuridica sia della stazione appaltante (la società di servizi del gruppo ferroviario) sia della natura del contratto messo a gara.

La Decisione della Cassazione sulla giurisdizione appalti

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso, confermando la decisione del Consiglio di Stato e dichiarando la giurisdizione del giudice ordinario. La Corte ha stabilito che, per attrarre una controversia nell’alveo della giurisdizione amministrativa, non è sufficiente che la gara sia indetta da un’entità a controllo pubblico, ma è necessario un esame più approfondito sia del soggetto che della tipologia di servizio richiesto.

Le Motivazioni: Analisi della Natura dell’Ente e del Contratto

Il ragionamento della Corte si è sviluppato attraverso alcuni passaggi logici fondamentali.

Impresa Pubblica ma non Organismo di Diritto Pubblico

In primo luogo, la Cassazione ha analizzato la natura della stazione appaltante. Sebbene si tratti di un'”impresa pubblica” in quanto soggetta all’influenza dominante dello Stato tramite la holding ferroviaria, essa non possiede le caratteristiche di un “organismo di diritto pubblico”. Manca, in particolare, il requisito teleologico, ovvero lo scopo di soddisfare esigenze di interesse generale prive di carattere industriale o commerciale. La società, infatti, non opera per la collettività, ma fornisce servizi di supporto su base economica esclusivamente alle altre società del proprio gruppo.

Il Nesso di Strumentalità e la giurisdizione appalti

Il secondo e decisivo punto riguarda la natura del servizio appaltato. La giurisdizione del giudice amministrativo per gli appalti delle imprese pubbliche è limitata ai casi in cui il contratto rientri nei cosiddetti “settori speciali” (come i trasporti) o sia strettamente strumentale a questi. La Corte ha applicato un’interpretazione restrittiva del “nesso di strumentalità”, affermando che un servizio è strumentale solo se è funzionalmente indispensabile per l’esercizio dell’attività principale.

Nel caso di specie, i servizi di comunicazione, pubblicità e gestione social, per quanto utili, non sono stati ritenuti attività strettamente necessarie e funzionali per la gestione della rete ferroviaria o per l’erogazione del servizio di trasporto. Si tratta di attività di natura commerciale che non rappresentano lo strumento realizzativo dei compiti propri del gruppo ferroviario. Di conseguenza, l’appalto è stato qualificato come “estraneo” ai settori speciali.

L’Irrilevanza della Scelta Volontaria delle Regole Pubblicistiche

Infine, la Corte ha sottolineato che la decisione dell’impresa pubblica di seguire volontariamente le procedure ad evidenza pubblica non è un fattore determinante per stabilire la giurisdizione. La giurisdizione è fissata dalla legge in base a criteri oggettivi e soggettivi (natura dell’ente e del contratto) e non può essere modificata dalla volontà delle parti.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per le Imprese

Questa ordinanza consolida un principio di fondamentale importanza pratica. Per le imprese che partecipano a gare indette da società a controllo pubblico, non è automatico che eventuali contenziosi debbano essere portati davanti al TAR. È necessario compiere una valutazione preliminare:

1. Analizzare la stazione appaltante: È un organismo di diritto pubblico o un’impresa pubblica che opera sul mercato?
2. Valutare l’oggetto del contratto: Il servizio richiesto è direttamente connesso e indispensabile per l’attività principale dell’ente nei settori speciali, oppure è un servizio generico di natura commerciale?

La risposta a queste domande determina il giudice competente. Scegliere il percorso giudiziario sbagliato può portare a una dichiarazione di inammissibilità e a una significativa perdita di tempo e risorse. La decisione della Cassazione offre quindi una guida preziosa per orientarsi correttamente nel complesso panorama della giurisdizione appalti.

Quando una gara d’appalto indetta da un’impresa pubblica rientra nella giurisdizione del giudice ordinario anziché del TAR?
Quando il servizio oggetto dell’appalto non è strettamente e funzionalmente necessario all’attività principale dell’impresa che opera nei cosiddetti “settori speciali” (come i trasporti). In questo caso, il servizio è considerato “estraneo” all’attività speciale e la controversia è regolata dal diritto comune e dalla giurisdizione ordinaria.

Qual è la differenza tra “impresa pubblica” e “organismo di diritto pubblico” ai fini della giurisdizione?
Un “organismo di diritto pubblico” è istituito per soddisfare bisogni di interesse generale non commerciali e i suoi appalti ricadono sempre nella giurisdizione amministrativa. Un'”impresa pubblica”, invece, opera sul mercato con logiche di profitto pur essendo sotto influenza pubblica. Per quest’ultima, la giurisdizione amministrativa si applica solo se l’appalto è strumentale all’attività svolta nei settori speciali.

Se un’impresa pubblica decide volontariamente di seguire le procedure di evidenza pubblica per un appalto, questo sposta la giurisdizione al giudice amministrativo?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la scelta volontaria di applicare le regole dell’evidenza pubblica non è sufficiente a radicare la giurisdizione del giudice amministrativo. La giurisdizione dipende dalle caratteristiche oggettive e soggettive stabilite dalla legge (natura dell’ente e del contratto), non dalla volontà della stazione appaltante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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