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Giuramento decisorio: quando si perde il diritto alla prova

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di due lavoratori che contestavano la decadenza dal diritto di utilizzare la prova del giuramento decisorio. La Corte ha stabilito che l’assenza ingiustificata della parte all’udienza fissata per l’assunzione della prova comporta correttamente la perdita di tale facoltà, in ossequio al principio di celerità del processo e all’onere di diligenza che grava sulle parti processuali.

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Giuramento Decisorio: L’Inerzia in Causa Costa Cara

Nel processo civile, la gestione delle prove è un’attività cruciale che richiede attenzione e rispetto delle scadenze. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione illumina le conseguenze dell’inerzia di una parte, in particolare riguardo a uno strumento probatorio potente come il giuramento decisorio. Questa ordinanza chiarisce che la mancata comparizione all’udienza fissata per l’assunzione della prova può portare alla decadenza da tale diritto, un principio fondamentale per garantire la celerità del giudizio.

I Fatti del Processo: Una Prova Mancata

La vicenda nasce da una controversia di lavoro. Due lavoratori domestici avevano ottenuto in Corte d’Appello il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato. Nel corso del giudizio di appello, i lavoratori avevano chiesto l’ammissione di un giuramento decisorio per provare determinati fatti. La Corte d’Appello aveva ammesso la prova, fissando un’udienza per la sua assunzione.

Tuttavia, a quell’udienza, nessuna delle parti interessate si presentava. Alla successiva udienza, i lavoratori si vedevano dichiarare decaduti dalla possibilità di avvalersi della prova a causa della loro precedente assenza. Contro questa decisione, i lavoratori hanno proposto ricorso in Cassazione, lamentando un’errata applicazione delle norme processuali.

La Decisione della Corte di Cassazione sul giuramento decisorio

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso, confermando la correttezza della decisione della Corte territoriale. Secondo gli Ermellini, i giudici di merito hanno applicato correttamente le regole processuali che disciplinano l’assunzione delle prove. L’ordinanza che aveva fissato la data per il giuramento era stata letta in udienza; pertanto, le parti, anche se assenti, avevano l’onere di informarsi e di essere presenti alla data stabilita. La loro assenza ingiustificata ha legittimamente portato alla pronuncia di decadenza.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su un’analisi combinata di diverse norme del codice di procedura civile. In primo luogo, ha sottolineato che, sebbene il giuramento decisorio possa essere deferito in ogni stato e grado del processo, la sua ammissione e assunzione seguono regole precise.

Il provvedimento spiega che, una volta ammessa la prova, la parte che l’ha richiesta ha l’onere di attivarsi per la sua assunzione. L’articolo 208 del codice di procedura civile, applicabile anche in appello, prevede espressamente la decadenza dall’assunzione della prova se la parte istante non si presenta all’udienza fissata, a meno che la controparte non ne richieda comunque l’espletamento.

Nel caso specifico, i lavoratori non solo non si sono presentati all’udienza del 12 giugno, ma all’udienza successiva del 26 giugno non hanno né chiesto la revoca dell’ordinanza di decadenza né fornito una valida giustificazione per la loro assenza, come una causa a loro non imputabile. Questa duplice inerzia è stata fatale.

Le Conclusioni: Principio di Celerità e Onere della Parte

La decisione riafferma un principio cardine del nostro ordinamento processuale: il principio di celerità. L’obiettivo di una ragionevole durata del processo non può essere ostacolato dall’inerzia delle parti. La legge fornisce gli strumenti per difendersi, ma impone anche oneri di diligenza.

In conclusione, chi richiede una prova, come il giuramento decisorio, deve essere parte attiva nel suo svolgimento. La mancata comparizione all’udienza fissata, senza una giustificazione valida e tempestiva, comporta la perdita del diritto a quella prova. Questa ordinanza serve da monito: nel processo, la diligenza non è un’opzione, ma un dovere la cui violazione può avere conseguenze definitive sull’esito della causa.

Cosa succede se la parte che ha richiesto un giuramento decisorio non si presenta all’udienza fissata per la sua assunzione?
La parte viene dichiarata decaduta dal diritto di far assumere la prova. Può evitare questa conseguenza solo se la controparte ne richiede ugualmente l’assunzione, oppure se, in un momento successivo, chiede la revoca del provvedimento di decadenza dimostrando che l’assenza è stata causata da motivi non a lei imputabili.

L’ordinanza che ammette il giuramento deve essere notificata personalmente alla parte assente?
No. Nel caso di specie, l’ordinanza è stata letta in udienza. Questo adempimento è stato ritenuto sufficiente a rendere il provvedimento conoscibile, ponendo a carico delle parti l’onere di informarsi sulle decisioni prese, anche se non erano presenti al momento della lettura.

Perché la Corte ha dato tanta importanza all’inerzia della parte?
La Corte ha sottolineato che il principio di celerità del processo è un obiettivo fondamentale. L’inerzia delle parti non può frustrare questo obiettivo. Le regole processuali, come quelle sulla decadenza, servono a garantire che il giudizio proceda speditamente, bilanciando il diritto di difesa con l’esigenza di una giustizia efficiente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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