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Garanzia finanziaria stranieri: la Cassazione attende

La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha sospeso la decisione su un ricorso del Ministero dell’Interno contro la mancata convalida di un provvedimento di trattenimento di un cittadino straniero. Il trattenimento era basato sulla nuova normativa che prevede una garanzia finanziaria per stranieri in alternativa alla consegna del passaporto. Poiché la compatibilità di tale norma con il diritto europeo è già stata sottoposta alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in un altro procedimento, la Cassazione ha disposto il rinvio della causa, attendendo la pronuncia europea che sarà decisiva.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Garanzia Finanziaria Stranieri: La Cassazione Sospende il Giudizio in Attesa dell’Europa

Con una recente ordinanza interlocutoria, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno messo in pausa una decisione cruciale riguardante la normativa sulla garanzia finanziaria stranieri. La questione, di grande attualità, verte sulla legittimità del trattenimento di un migrante sprovvisto di passaporto e impossibilitato a versare la somma richiesta come alternativa. La Suprema Corte ha scelto di attendere il verdetto della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, a cui è già stata posta una domanda simile.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un provvedimento del Questore di Ragusa, che aveva disposto il trattenimento di un cittadino straniero giunto sul territorio nazionale a Lampedusa. La misura era stata adottata ai sensi del nuovo articolo 6-bis del d.lgs. 142/2015. Questa norma prevede il trattenimento del richiedente asilo che non abbia consegnato il passaporto o un documento equipollente, a meno che non presti un’idonea garanzia finanziaria stranieri.

Il Tribunale di Catania, in prima istanza, aveva rifiutato di convalidare il trattenimento, ritenendolo illegittimo. Contro questa decisione, il Ministero dell’Interno e la Questura di Ragusa hanno proposto ricorso per Cassazione, sostenendo la piena legittimità della procedura accelerata e della misura adottata.

L’Intervento delle Sezioni Unite

Data la particolare importanza della questione, il caso è stato assegnato alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Il cittadino straniero, costituitosi in giudizio, ha depositato un controricorso, chiedendo la conferma della decisione del Tribunale di Catania.

La Sospensione del Giudizio in attesa della CGUE

Il punto di svolta del procedimento è rappresentato da un evento esterno. La Corte di Cassazione ha rilevato che, in data 8 febbraio 2024, erano state pubblicate altre due ordinanze (n. 3562 e n. 3563) in casi analoghi. Con tali provvedimenti, era stata sollevata una questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ai sensi dell’articolo 267 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

La domanda posta alla CGUE riguarda proprio la compatibilità della normativa italiana sulla garanzia finanziaria stranieri con le direttive europee in materia di accoglienza e procedure di asilo. La decisione della Corte europea, quindi, avrà un impatto diretto e risolutivo anche sul caso in esame.

Le Motivazioni

La motivazione alla base dell’ordinanza delle Sezioni Unite è chiara e fondata sui principi del diritto dell’Unione Europea e sull’economia processuale. I giudici hanno ritenuto che la decisione della CGUE sulla questione pregiudiziale sollevata in altri procedimenti ‘assume rilievo dirimente anche ai fini della pronuncia sul ricorso in esame’. In altre parole, la risposta che arriverà da Lussemburgo sarà fondamentale e vincolante per risolvere la controversia. Pertanto, proseguire nel giudizio nazionale senza attendere tale pronuncia sarebbe stato inopportuno e avrebbe rischiato di creare un contrasto con il diritto europeo. La scelta di ‘disporre il rinvio a nuovo ruolo della causa’ è, dunque, una scelta di coerenza e di rispetto del dialogo tra le corti nazionali e quella europea.

Le Conclusioni

In conclusione, l’ordinanza delle Sezioni Unite non decide nel merito la legittimità del trattenimento legato alla garanzia finanziaria stranieri, ma sospende il giudizio. La palla passa ora alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Le future decisioni dei tribunali italiani su casi simili sono di fatto congelate in attesa di questo fondamentale chiarimento. Questa vicenda sottolinea ancora una volta la profonda integrazione tra l’ordinamento giuridico nazionale e quello europeo, specialmente in materie sensibili come l’immigrazione e la protezione dei diritti fondamentali.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha sospeso la decisione perché su una questione identica, relativa alla compatibilità della normativa italiana con il diritto UE, è già stato richiesto un parere alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La risposta della Corte UE sarà decisiva anche per questo caso.

Cos’è il provvedimento di trattenimento che è stato contestato?
È una misura amministrativa di detenzione applicata a un cittadino straniero che, al suo arrivo in Italia, non ha consegnato il passaporto o un documento valido e non ha versato una specifica garanzia finanziaria prevista dalla legge come alternativa.

Qual è la conseguenza pratica di questa ordinanza?
La causa è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi. La decisione finale sulla legittimità del trattenimento basato sulla mancanza della garanzia finanziaria avverrà solo dopo che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si sarà pronunciata sulla questione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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