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Garanzia fideiussoria: quando si estingue?

In una controversia relativa a un appalto pubblico, una società garante eccepiva l’estinzione della polizza per il ritardo dell’ente pubblico nell’effettuare il collaudo dei lavori. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello che aveva condannato la garante, non per aver deciso nel merito dell’estinzione, ma per aver completamente omesso di pronunciarsi su questa specifica eccezione. La Suprema Corte ha affermato che il silenzio del giudice su una difesa ritualmente proposta costituisce un vizio procedurale che impone la cassazione della sentenza, rinviando il caso per un nuovo esame che valuti l’estinzione della garanzia fideiussoria.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Garanzia Fideiussoria e Collaudo Tardivo: la Cassazione sanziona l’omissione del Giudice

La garanzia fideiussoria rappresenta un pilastro negli appalti pubblici, assicurando alla stazione appaltante il corretto adempimento delle obbligazioni da parte dell’impresa. Ma cosa accade se l’ente pubblico ritarda le procedure di verifica finale dei lavori? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale non tanto sulla sostanza della questione, quanto sul dovere del giudice di esaminare tutte le difese delle parti. Il caso analizzato evidenzia come l’omessa pronuncia su un’eccezione di estinzione della garanzia per tardivo collaudo porti inevitabilmente alla cassazione della sentenza.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da un contratto di appalto per opere di urbanizzazione stipulato da un Comune con un’associazione temporanea di imprese (ATI). A garanzia degli obblighi contrattuali, era stata prestata una garanzia fideiussoria da parte di una compagnia di assicurazioni. A seguito di gravi inadempienze dell’ATI, il Comune aveva rescisso il contratto e avviato un’azione legale per ottenere il pagamento delle somme garantite dalla polizza.
Nel corso del lungo e complesso iter giudiziario, la società garante (e le sue cessionarie succedutesi nel tempo) si era difesa sollevando una specifica eccezione: l’estinzione della garanzia per violazione dei termini di legge previsti per il collaudo delle opere.
Nonostante l’eccezione fosse stata costantemente riproposta in primo e secondo grado, la Corte d’Appello, nel condannare la società garante, aveva completamente ignorato tale difesa, senza fornire alcuna motivazione al riguardo. Di qui il ricorso in Cassazione.

La Garanzia Fideiussoria e l’Eccezione di Estinzione per Collaudo Tardivo

Il cuore della difesa della società garante si basava sull’articolo 5 della Legge n. 741 del 1981. Questa norma stabilisce termini precisi per il collaudo dei lavori pubblici:

* Il collaudo deve concludersi entro sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori.
* Il certificato di collaudo deve essere approvato entro i due mesi successivi.

Se questi termini non vengono rispettati per cause non imputabili all’impresa, la legge prevede una conseguenza drastica: l’estinzione automatica delle garanzie fideiussorie. La società garante sosteneva che, essendo i lavori ultimati da anni e non essendo stato effettuato il collaudo nei termini, la sua obbligazione si fosse estinta di diritto.

La Decisione della Cassazione: L’Omessa Pronuncia è Vizio insanabile

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della società garante, ma non entrando nel merito della fondatezza dell’eccezione. Il punto focale della decisione è stato, invece, un vizio procedurale: l’omissione di pronuncia da parte della Corte d’Appello, in violazione dell’art. 112 del codice di procedura civile.
Secondo la Cassazione, il giudice ha il dovere di esaminare e decidere su tutte le domande ed eccezioni sollevate dalle parti. Ignorare completamente una linea difensiva, ritualmente proposta e mantenuta ferma per tutto il giudizio, costituisce una violazione del diritto di difesa e del principio del contraddittorio. Tale silenzio non può essere interpretato come un rigetto implicito, specialmente quando, come in questo caso, la questione giuridica sottostante (l’applicabilità dei termini di collaudo in caso di risoluzione per inadempimento) è oggetto di dibattito giurisprudenziale.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che l’eccezione di estinzione della garanzia fideiussoria era stata chiaramente e tempestivamente formulata sin dal primo grado di giudizio e diligentemente riproposta in appello. Di fronte a una difesa così specifica, il giudice d’appello aveva l’obbligo di prenderla in considerazione e di spiegare le ragioni per cui la riteneva, eventualmente, infondata. Non facendolo, ha emesso una sentenza viziata, poiché priva di una motivazione su un punto cruciale della controversia. La Cassazione ha quindi cassato la sentenza impugnata, rinviando la causa alla Corte d’Appello in diversa composizione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre due importanti spunti di riflessione. Il primo, di natura sostanziale, è un monito per le stazioni appaltanti: il ritardo ingiustificato nelle operazioni di collaudo può comportare la perdita della garanzia fideiussoria, uno strumento essenziale di tutela. Il secondo, di natura processuale, riafferma un principio cardine del nostro ordinamento: ogni difesa merita una risposta. Il giudice non può ignorare le argomentazioni delle parti. La causa tornerà ora davanti alla Corte d’Appello, che dovrà finalmente pronunciarsi sull’eccezione di estinzione, decidendo se, nel caso specifico, il ritardo nel collaudo abbia o meno liberato il garante dai suoi obblighi.

Cosa succede alla garanzia fideiussoria se il collaudo di un’opera pubblica avviene in ritardo?
Secondo la Legge n. 741 del 1981, se il certificato di collaudo non viene approvato entro otto mesi dalla fine dei lavori (sei mesi per le operazioni di collaudo e due per l’approvazione) per ragioni non imputabili all’impresa, la garanzia fideiussoria si estingue automaticamente.

Se un giudice non risponde a una difesa specifica sollevata da una parte, cosa accade alla sentenza?
La sentenza è viziata da ‘omissione di pronuncia’. Questo vizio procedurale può portare la Corte di Cassazione ad annullare (cassare) la sentenza e a rinviare il caso a un altro giudice per una nuova decisione che prenda in esame anche la difesa che era stata ignorata.

La risoluzione del contratto per colpa dell’appaltatore impedisce l’estinzione della garanzia fideiussoria per collaudo tardivo?
Questa ordinanza della Cassazione non fornisce una risposta definitiva sul punto, ma evidenzia che la questione è oggetto di dibattito giurisprudenziale. Proprio a causa di questa incertezza, il giudice di merito avrebbe dovuto esaminare l’eccezione e motivare la sua decisione, cosa che non ha fatto, determinando così la cassazione della sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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