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Foro erariale: la competenza per debiti della P.A.

Un consorzio in stato di fallimento ha impugnato una decisione del Tribunale di una grande città che negava la propria competenza in una causa contro una Pubblica Amministrazione. La Corte di Cassazione, applicando il principio del foro erariale, ha annullato la decisione, stabilendo che per i debiti pecuniari degli enti pubblici la competenza spetta al tribunale del luogo in cui si trova l’ufficio di tesoreria dell’ente debitore.

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Pubblicato il 16 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Foro erariale: la Cassazione stabilisce la competenza per i debiti della Pubblica Amministrazione

L’Ordinanza n. 13908 del 20 maggio 2024 della Corte di Cassazione offre un importante chiarimento sul criterio di competenza territoriale nelle cause contro la Pubblica Amministrazione. La decisione riafferma la centralità del foro erariale e del principio del forum destinatae solutionis, ovvero il luogo dove l’obbligazione di pagamento deve essere adempiuta, identificandolo con la sede della tesoreria dell’ente pubblico debitore. Questa pronuncia è fondamentale per chiunque abbia rapporti di credito con lo Stato o altri enti pubblici.

I Fatti del Caso: una controversia sulla competenza territoriale

Un consorzio, dichiarato fallito, aveva promosso un’azione legale contro il Ministero dell’Istruzione e un Istituto Comprensivo per ottenere il pagamento di somme dovute. L’azione era iniziata con un’opposizione a decreto ingiuntivo davanti al Tribunale della capitale.

Tuttavia, il Tribunale adito si era dichiarato territorialmente incompetente. La sua motivazione si basava sul fatto che, essendo convenuta un’Amministrazione dello Stato, la competenza andava determinata in base al luogo dove era sorta l’obbligazione. Poiché il contratto originario prevedeva un foro esclusivo in una città del sud Italia, il giudice riteneva che la causa dovesse essere trasferita lì.

La decisione del fallimento e il ricorso in Cassazione

Insoddisfatto della decisione, il consorzio fallito ha proposto ricorso per regolamento di competenza alla Corte di Cassazione, sostenendo che il Tribunale avesse interpretato erroneamente le norme procedurali. Il ricorrente ha argomentato che, trattandosi di un debito pecuniario della Pubblica Amministrazione, la competenza doveva essere radicata presso il Tribunale della capitale, luogo in cui il Ministero convenuto ha la propria tesoreria e dove, di conseguenza, il pagamento doveva essere eseguito.

Il consorzio ha sottolineato che le norme speciali sul foro erariale (art. 25 c.p.c.) sono inderogabili e prevalgono su eventuali clausole contrattuali che indichino un foro diverso. In sostanza, quando si chiede un pagamento allo Stato, non conta dove è stato firmato il contratto, ma dove lo Stato paga i suoi debiti.

L’applicazione del Foro erariale e il Forum Destinatae Solutionis

Il cuore della questione giuridica risiedeva nell’individuazione del corretto criterio di competenza. Il ricorrente ha invocato il combinato disposto dell’art. 1182 c.c., che stabilisce che le obbligazioni pecuniarie si adempiono al domicilio del creditore, e dell’art. 25 c.p.c., che per le cause contro lo Stato individua un foro speciale. La giurisprudenza consolidata ha da tempo chiarito che, per i debiti dello Stato, questo luogo coincide con la sede degli uffici di tesoreria dell’ente debitore.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, affermando la competenza territoriale del Tribunale della capitale. Gli Ermellini hanno ribadito un principio consolidato: nelle cause relative a obbligazioni pecuniarie di pubbliche amministrazioni, la competenza territoriale, secondo il criterio del forum destinatae solutionis, spetta all’autorità giudiziaria del luogo in cui l’ente debitore ha i propri uffici di tesoreria.

La Corte ha specificato che questo principio si applica non solo allo Stato, ma a tutti gli enti pubblici, e prescinde da pattuizioni contrattuali diverse. La natura speciale e inderogabile delle norme sulla competenza nelle cause contro la P.A. mira a centralizzare le controversie di questo tipo presso il foro dove l’amministrazione ha la sua struttura finanziaria principale. Pertanto, la clausola contrattuale che indicava un’altra città come foro esclusivo è stata considerata inefficace di fronte alla norma speciale sul foro erariale.

Conclusioni

La decisione della Corte di Cassazione rafforza la certezza del diritto per i creditori della Pubblica Amministrazione. Stabilisce in modo inequivocabile che, per richiedere il pagamento di somme di denaro, il foro competente è quello del luogo in cui si trova la tesoreria dell’ente pubblico debitore. Nel caso di un Ministero, questo luogo è quasi sempre la capitale. Questa ordinanza serve come un promemoria fondamentale: le regole procedurali che coinvolgono lo Stato seguono logiche specifiche e inderogabili, che non possono essere modificate dalla volontà delle parti espressa in un contratto.

In quale tribunale si deve avviare una causa contro una Pubblica Amministrazione per il pagamento di una somma di denaro?
La causa deve essere avviata presso il tribunale del luogo in cui l’ente pubblico debitore ha sede con i propri uffici di tesoreria, poiché è lì che l’obbligazione di pagamento si considera da adempiere.

Una clausola contrattuale che stabilisce un foro esclusivo diverso prevale sulle norme di competenza per le cause contro lo Stato?
No. Secondo la Corte di Cassazione, le norme sulla competenza territoriale nelle cause in cui è parte lo Stato (foro erariale) sono speciali e inderogabili. Pertanto, prevalgono su qualsiasi diversa pattuizione contrattuale.

Che cos’è il ‘forum destinatae solutionis’ nei debiti degli enti pubblici?
È il criterio che individua la competenza territoriale nel luogo in cui l’obbligazione deve essere eseguita. Per i debiti pecuniari degli enti pubblici, questo luogo coincide con la sede degli uffici di tesoreria dell’ente debitore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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