LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Foro erariale: la Cassazione chiarisce la competenza

Una società di factoring cita in giudizio un’amministrazione statale per il recupero di un credito. A seguito di un conflitto di competenza tra due tribunali, la Corte di Cassazione interviene per chiarire le regole del “foro erariale”. La Corte stabilisce che, per i debiti pecuniari della Pubblica Amministrazione, il giudice competente è quello del luogo in cui si trova la sezione di tesoreria provinciale dove il creditore ha il proprio domicilio, confermando la prevalenza di questa norma speciale sulle regole generali.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 12 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Foro Erariale: Come si Determina il Giudice Competente contro la P.A.?

Determinare il tribunale corretto a cui rivolgersi è il primo passo fondamentale in qualsiasi azione legale. Quando la controparte è un’Amministrazione dello Stato, le regole si complicano a causa del cosiddetto foro erariale, una normativa speciale che deroga ai criteri ordinari. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha offerto un importante chiarimento su come individuare il giudice competente nelle cause per debiti pecuniari contro la Pubblica Amministrazione, legando la competenza alla sede della tesoreria provinciale del creditore.

Il Caso: Un Conflitto di Competenza tra Due Tribunali

La vicenda nasce dall’azione di una società di factoring che, in qualità di cessionaria di numerosi crediti, aveva citato in giudizio un’Amministrazione Statale per ottenere il pagamento di quasi 1,5 milioni di euro. La società aveva inizialmente adito il Tribunale della Capitale.

Tuttavia, l’Amministrazione convenuta aveva eccepito l’incompetenza territoriale, sostenendo che la causa dovesse essere trattata dal Tribunale del Nord, luogo in cui aveva sede la società creditrice. Aderendo a tale eccezione, il Tribunale della Capitale si dichiarava incompetente e la causa veniva riassunta dinanzi al Tribunale del Nord.

Sorprendentemente, in quella nuova sede, la stessa Amministrazione Statale sollevava nuovamente un’eccezione di incompetenza, questa volta sostenendo la competenza del Tribunale della Capitale in base alle norme sul foro erariale. Trovandosi di fronte a un evidente conflitto, il Tribunale del Nord ha sospeso il giudizio e ha richiesto l’intervento della Corte di Cassazione per risolvere la questione tramite un regolamento di competenza d’ufficio.

La Questione sul Foro Erariale

Il nucleo del problema risiedeva nell’interpretazione dell’art. 25 del codice di procedura civile e delle leggi speciali collegate. Queste norme stabiliscono che per le cause in cui è parte un’Amministrazione dello Stato, è competente il giudice del luogo dove ha sede l’ufficio dell’Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il giudice che sarebbe competente secondo le norme ordinarie. La competenza ordinaria, a sua volta, si determina in base al luogo in cui l’obbligazione è sorta o deve essere eseguita.

Il punto cruciale era quindi: qual è il luogo di esecuzione di un’obbligazione pecuniaria della Pubblica Amministrazione?

La Decisione della Corte di Cassazione e il Foro Erariale

La Corte di Cassazione ha risolto il conflitto dichiarando la competenza del Tribunale del Nord. Gli Ermellini hanno ribadito che la disciplina del foro erariale è di natura speciale e inderogabile, prevalendo su qualsiasi altra regola di competenza.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha chiarito un principio fondamentale: per determinare il luogo di adempimento dei debiti pecuniari della Pubblica Amministrazione, non si applica l’articolo 1182 del codice civile (che, per i crediti liquidi ed esigibili, indica il domicilio del creditore), ma le specifiche norme di contabilità pubblica.

Queste norme (in particolare il R.D. 2440/1923 e il R.D. 827/1924) stabiliscono che il pagamento deve avvenire presso la sezione di Tesoreria della provincia in cui il creditore è domiciliato. Nel caso di specie, la società di factoring aveva la propria sede legale nella circoscrizione del Tribunale del Nord. Di conseguenza, la Tesoreria provinciale competente per il pagamento era quella situata in quella stessa città. Poiché il luogo di adempimento dell’obbligazione si trovava nel distretto del Tribunale del Nord, è quest’ultimo il giudice territorialmente competente.

La Corte ha anche precisato che questa conclusione non è in contrasto con precedenti decisioni che avevano indicato come competente il Tribunale della Capitale. Tali casi, infatti, riguardavano amministrazioni particolari, come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dispongono di un’unica Tesoreria di riferimento a Roma. Per le altre amministrazioni, invece, vale la regola generale basata sul domicilio del creditore.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza fornisce una guida chiara e pratica per imprese e professionisti che devono recuperare crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Il principio affermato è che, salvo casi specifici di amministrazioni con tesorerie centralizzate, il creditore può agire legalmente presso il tribunale del luogo in cui ha la propria sede.

La decisione rafforza la certezza del diritto, semplificando l’individuazione del giudice competente e riducendo il rischio di lungaggini processuali dovute a conflitti di competenza. Per chiunque vanti un credito verso lo Stato, diventa essenziale verificare non solo le norme generali, ma anche quelle specifiche di contabilità pubblica per radicare correttamente la causa fin dal principio.

Qual è la regola generale per determinare il giudice competente in una causa contro un’amministrazione dello Stato?
Si applica la regola speciale del cosiddetto “foro erariale” (art. 25 c.p.c.), che è di natura generale e inderogabile. Essa prevale su ogni altra norma sulla competenza e individua il giudice competente in base al luogo dove ha sede l’ufficio dell’Avvocatura dello Stato nel cui distretto è sorta o deve eseguirsi l’obbligazione.

Come si individua il luogo di pagamento per un debito pecuniario della Pubblica Amministrazione?
Non si applica l’art. 1182 c.c., ma le norme di contabilità pubblica. Queste indicano come luogo di pagamento la sezione di Tesoreria della provincia in cui il creditore ha il proprio domicilio.

La regola del foro erariale è derogabile dalle parti?
No, la Corte di Cassazione ha ribadito che la competenza del giudice del foro erariale ha natura generale e inderogabile, e non è quindi nella disponibilità delle parti, nemmeno della stessa amministrazione statale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati