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Foro del creditore: Cassazione chiarisce competenza

Una società creditrice ha impugnato la decisione di un tribunale che si era dichiarato incompetente a decidere su un mancato pagamento. La Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di inadempimento nel pagamento di forniture di beni mobili, si applica il foro del creditore, ovvero la competenza territoriale del tribunale del luogo in cui il venditore ha il proprio domicilio, ribaltando la decisione precedente e affermando un principio chiave in materia di competenza territoriale.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Foro del creditore: la Cassazione fa chiarezza sulla competenza territoriale

In un recente provvedimento, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale per le controversie commerciali, specificando quale sia il tribunale competente in caso di mancato pagamento di forniture. La decisione chiarisce l’applicazione del foro del creditore, una regola cruciale per le aziende che necessitano di recuperare i propri crediti. Questa ordinanza fornisce indicazioni preziose per imprenditori e professionisti, delineando con precisione il percorso giudiziario da intraprendere contro i debitori inadempienti.

I Fatti di Causa

Una società operante nel settore grafico aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti di una pasticceria per il mancato pagamento di una fornitura di materiali, per un importo di circa 26.000 euro. L’azione era stata intentata presso il tribunale nel cui circondario la società creditrice aveva la propria sede legale.

La pasticceria e la sua socia accomandataria si erano opposte al decreto, sollevando in via preliminare un’eccezione di incompetenza territoriale. Sostenevano che il giudice competente non fosse quello adito dalla società creditrice, ma quello del luogo in cui la pasticceria stessa aveva la propria sede legale, ovvero il foro del debitore.

L’Eccezione di Incompetenza e la Decisione del Tribunale

Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva accolto l’eccezione della pasticceria. Il giudice aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale, indicando come competente il tribunale della sede legale della società debitrice. La motivazione si basava su due punti principali:

1. Il forum destinatae solutionis (il foro del luogo dove l’obbligazione deve essere adempiuta) doveva essere identificato nel luogo di consegna della merce.
2. L’obbligazione non poteva considerarsi “liquida”, poiché l’importo era stato determinato unilateralmente dal creditore, rendendo insufficiente la semplice indicazione della somma in fattura. Di conseguenza, non potendosi applicare il foro del luogo di pagamento, doveva prevalere il criterio generale del foro del debitore.

Il Regolamento di Competenza e il Principio del Foro del Creditore

Insoddisfatta della decisione, la società grafica ha proposto un regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione. Il punto centrale del ricorso era la violazione delle norme che regolano il luogo di adempimento delle obbligazioni pecuniarie, in particolare l’art. 1498 del codice civile. La società ricorrente ha sostenuto che, in caso di inadempimento dell’acquirente, la regola da applicare non è quella generale del foro del debitore, ma la disciplina specifica che individua il luogo del pagamento presso il domicilio del venditore, stabilendo così la competenza del foro del creditore.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte Suprema ha ritenuto fondato il ricorso della società creditrice, accogliendolo e cassando la decisione del tribunale. I giudici di legittimità hanno chiarito un aspetto fondamentale della compravendita di beni mobili. La regola secondo cui il pagamento deve avvenire nel luogo in cui si trova l’acquirente al momento della consegna vale solo nell’ipotesi di regolare adempimento.

Al contrario, quando si verifica un inadempimento e il venditore è costretto ad agire in giudizio per ottenere il pagamento, riprende vigore la regola generale stabilita dall’art. 1498, terzo comma, del codice civile. Tale norma prevede che, se il pagamento non deve avvenire al momento della consegna, esso deve essere effettuato al domicilio del venditore. Questo principio trasforma l’obbligazione in portable, con la conseguenza che la competenza territoriale si radica presso il tribunale del luogo in cui il creditore ha il proprio domicilio.

La Corte ha quindi affermato che il tribunale di primo grado ha errato nel non applicare il foro speciale previsto dalla legge per le obbligazioni di questo tipo, basando invece la sua decisione sulla distinzione generica tra obbligazioni portable e querable di cui all’art. 1182 c.c.

Le Conclusioni

Con questa ordinanza, la Cassazione ha stabilito che, in caso di azione giudiziale per il recupero di un credito derivante da una compravendita, la competenza territoriale spetta al giudice del luogo del domicilio del venditore-creditore. La decisione rafforza la tutela del creditore, consentendogli di avviare l’azione legale presso il proprio foro, con evidenti vantaggi in termini di costi e logistica. Viene così chiarito che l’inadempimento del debitore attiva una regola speciale che prevale sui criteri generali, orientando la competenza verso il domicilio di chi ha subito il mancato pagamento.

Qual è il tribunale competente in caso di mancato pagamento del prezzo di una fornitura di beni mobili?
In caso di inadempimento seguito da un’azione giudiziale del venditore, il luogo del pagamento coincide con il domicilio del venditore-creditore. Di conseguenza, il tribunale territorialmente competente è quello del luogo in cui il creditore ha il proprio domicilio (foro del creditore).

La regola del foro del creditore si applica anche se il debito non è considerato ‘liquido’ dal giudice di primo grado?
Sì. La Corte di Cassazione, accogliendo il motivo di ricorso, ha di fatto superato la valutazione del primo giudice sulla liquidità del credito. Ha stabilito che, nell’ipotesi di inadempimento, riprende vigore la normativa speciale (art. 1498, terzo comma, c.c.) che individua il luogo di pagamento presso il domicilio del venditore, indipendentemente da altre considerazioni.

Quando si applica il foro del debitore in una controversia sul pagamento del prezzo?
Secondo l’ordinanza, il criterio che favorisce il debitore (come il luogo di consegna della merce) opera solo nell’ipotesi di normale adempimento del contratto. Se il debitore non paga e il creditore è costretto a ricorrere al giudice, la competenza si sposta al foro del creditore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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