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Fondo Garanzia TFR: quando è necessario il titolo

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1934/2025, ha stabilito un principio fondamentale per l’accesso al Fondo Garanzia TFR gestito dall’INPS. Il caso riguardava ex dipendenti di una società cancellata dal registro delle imprese che avevano chiesto il pagamento del TFR direttamente al Fondo, senza aver prima ottenuto un titolo esecutivo contro il datore di lavoro o i suoi soci. La Corte ha accolto il ricorso dell’INPS, affermando che l’accertamento giudiziale del credito nei confronti del datore di lavoro (o dei suoi successori legali, come i soci) è un requisito costitutivo e imprescindibile per poter presentare domanda al Fondo. Non è sufficiente dimostrare la mera inutilità di un’azione esecutiva; è necessario possedere un titolo che certifichi l’esistenza e l’ammontare del credito.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Fondo Garanzia TFR: La Cassazione Sottolinea un Requisito Indispensabile

L’accesso al Fondo Garanzia TFR rappresenta una tutela fondamentale per i lavoratori in caso di insolvenza del datore di lavoro. Tuttavia, per attivare questa protezione, è necessario seguire un percorso giuridico preciso. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 1934/2025) ha ribadito un principio cruciale: prima di rivolgersi all’INPS, il lavoratore deve obbligatoriamente ottenere un accertamento giudiziale del proprio credito nei confronti del datore di lavoro. Vediamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Lavoratrici Senza TFR e una Società “Fantasma”

La vicenda ha origine dalla richiesta di un gruppo di lavoratrici che, al termine del loro rapporto di lavoro, non avevano ricevuto il Trattamento di Fine Rapporto. Il problema principale era che la società loro datrice di lavoro era stata cancellata dal registro delle imprese e, di conseguenza, si era estinta. Non essendo più un soggetto giuridico, la società non poteva essere dichiarata fallita.

Le lavoratrici si erano quindi rivolte direttamente all’INPS, chiedendo l’intervento del Fondo di Garanzia. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano dato loro ragione, sostenendo che richiedere un’azione legale preliminare contro una società ormai inesistente sarebbe stato un onere inutile e dispendioso, dato che altre azioni esecutive contro la stessa azienda si erano già dimostrate infruttuose.

Le Motivazioni della Cassazione: Perché il Fondo Garanzia TFR richiede un titolo?

L’INPS ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, che ha completamente ribaltato il verdetto. I giudici supremi hanno chiarito che il diritto alla prestazione del Fondo di Garanzia è un diritto previdenziale, autonomo e distinto dal credito di lavoro vantato verso l’ex datore.

Perché questo diritto sorga, la legge richiede dei presupposti specifici e non derogabili. Il più importante è l’accertamento del credito TFR in una sede giudiziaria adeguata, ovvero in un processo contro il datore di lavoro. Questo accertamento si concretizza in un titolo esecutivo (come una sentenza di condanna).

La Corte ha spiegato che questa non è una mera formalità, ma una necessità logica e giuridica per diverse ragioni:

1. Certezza del Diritto: Il titolo esecutivo definisce in modo incontrovertibile l’esistenza e l’esatto ammontare del credito. L’obbligazione dell’INPS è infatti “modulata” su quanto effettivamente dovuto dal datore di lavoro.
2. Posizione di Terzietà dell’INPS: L’Istituto previdenziale è un soggetto terzo rispetto al rapporto di lavoro originario. Non ha gli strumenti né il titolo per contestare la fondatezza della pretesa del lavoratore. L’accertamento giudiziale serve proprio a risolvere questa potenziale controversia a monte.
3. Tutela del Diritto di Surroga: Una volta pagato il TFR, il Fondo ha il diritto di rivalersi (surrogarsi) sul patrimonio del datore di lavoro insolvente. Un accertamento preciso del credito è funzionale a garantire l’efficacia di questa azione di recupero.

La Soluzione per le Società Estinte: Agire Contro i Soci

La Cassazione ha anche risolto il problema pratico della società estinta. Citando l’articolo 2495 del codice civile e un precedente delle Sezioni Unite, ha specificato che l’estinzione della società non estingue i debiti non pagati. I soci, infatti, succedono alla società nei rapporti debitori, sebbene rispondano solo nei limiti delle somme riscosse durante la liquidazione finale (intra vires).

Pertanto, le lavoratrici avrebbero dovuto e potuto ottenere il loro titolo esecutivo intentando una causa contro i soci della società estinta, i quali hanno piena legittimazione passiva.

Le Conclusioni

La sentenza stabilisce un principio di diritto chiaro e inderogabile: l’accertamento preventivo del credito attraverso un titolo esecutivo ottenuto nei confronti del datore di lavoro (o dei suoi successori, come i soci) non è un’opzione, ma un elemento costitutivo del diritto di accedere al Fondo Garanzia TFR. Anche se l’azione esecutiva successiva potrebbe rivelarsi infruttuosa, il passaggio dell’accertamento giudiziale è un requisito che deve sempre precedere la domanda all’INPS. Questa decisione fornisce una guida preziosa per i lavoratori e i loro legali, tracciando un percorso obbligato per la tutela dei loro diritti in caso di crisi aziendale.

È possibile chiedere il pagamento del TFR al Fondo di Garanzia INPS senza aver prima fatto causa al datore di lavoro insolvente?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che ottenere un preventivo accertamento giudiziale del credito (un titolo esecutivo) contro il datore di lavoro è un requisito imprescindibile per poter presentare domanda al Fondo.

Cosa deve fare un lavoratore se la società per cui lavorava è stata cancellata dal registro delle imprese e quindi è estinta?
Il lavoratore deve agire legalmente contro i soci della società estinta. Essi succedono nei debiti non pagati dalla società e possono essere citati in giudizio per ottenere l’accertamento del credito TFR, anche se la loro responsabilità è limitata a quanto hanno ricevuto dalla liquidazione.

L’accertamento del credito verso il datore di lavoro è solo una formalità o un elemento essenziale per accedere al Fondo Garanzia TFR?
È un elemento costitutivo ed essenziale del diritto. Non è una formalità superflua, ma il presupposto necessario che serve a determinare con certezza l’esistenza e l’importo del credito che il Fondo sarà poi chiamato a garantire.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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