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Finanziamento soci e prescrizione: la Cassazione chiarisce

Un socio, dopo aver pagato personalmente i debiti di due società, ha chiesto il rimborso agli altri soci. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16122/2024, ha stabilito che l’azione per la restituzione di un finanziamento soci si prescrive in dieci anni e non nel termine breve di cinque anni. Quest’ultimo, infatti, si applica solo agli obblighi derivanti direttamente dal contratto sociale o da delibere societarie, e non a un prestito che, sebbene erogato da un socio, resta un rapporto autonomo. La Corte ha quindi cassato la sentenza d’appello che aveva erroneamente applicato la prescrizione quinquennale, rinviando la causa per un nuovo esame.

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Finanziamento Soci: Quando si Applica la Prescrizione Ordinaria di 10 Anni?

La distinzione tra obblighi derivanti dal contratto sociale e accordi autonomi, come il finanziamento soci, è cruciale per determinare il corretto termine di prescrizione per il rimborso. Con la recente ordinanza n. 16122/2024, la Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale: il diritto alla restituzione di un finanziamento erogato da un socio si prescrive nel termine ordinario di dieci anni, e non in quello breve di cinque anni previsto dall’art. 2949 c.c., a meno che tale finanziamento non derivi da un obbligo statutario o da una delibera societaria.

I Fatti del Caso: Un Socio Paga i Debiti della Società

Un socio accomandatario di una s.a.s., che era anche socio di due s.n.c., agiva in giudizio contro gli altri soci di queste ultime. L’attore sosteneva di aver pagato personalmente, con fondi propri, alcuni debiti delle due s.n.c. e chiedeva, pertanto, la condanna degli altri soci a rimborsargli la loro quota parte. La società s.a.s. da lui amministrata era anch’essa parte attrice nel giudizio.

La Decisione dei Giudici di Merito e il Problema della Prescrizione

Sia il Tribunale che la Corte di Appello avevano respinto la domanda. In particolare, la Corte territoriale aveva qualificato l’operazione come un finanziamento soci e aveva ritenuto applicabile la prescrizione breve di cinque anni prevista dall’art. 2949 c.c. per i “rapporti sociali”. Di conseguenza, la richiesta di rimborso nei confronti di uno dei soci convenuti era stata dichiarata prescritta, poiché erano trascorsi più di cinque anni tra i pagamenti e la data della domanda giudiziale.

L’Analisi della Cassazione sul finanziamento soci e la Prescrizione

La questione centrale portata all’attenzione della Suprema Corte riguardava proprio la corretta individuazione del termine di prescrizione. Il ricorrente sosteneva che la Corte d’Appello avesse errato nel qualificare la sua azione come derivante da un rapporto sociale, insistendo sul fatto che si trattava di un’azione di regresso per un finanziamento, soggetta quindi alla prescrizione ordinaria decennale.

La Distinzione Cruciale: Rapporto Sociale vs. Rapporto di Finanziamento

La Cassazione ha accolto il motivo di ricorso, ribaltando la decisione dei giudici di merito. Gli Ermellini hanno chiarito che la nozione di “rapporti sociali”, a cui fa riferimento l’art. 2949 c.c., deve essere interpretata in modo restrittivo. Essa include solo le obbligazioni che nascono direttamente dal contratto sociale o da una delibera societaria, ovvero quelle che regolano le relazioni interne tra la società e i suoi organi (soci, amministratori).
Un finanziamento soci, eseguito senza una previa autorizzazione o una successiva ratifica da parte della società (attraverso una delibera), non trova la sua fonte nel contratto sociale. Si tratta, invece, di un rapporto autonomo, assimilabile a un contratto di mutuo, che ha una natura occasionale e non è legato da un vincolo di “consequenzialità genetica” con il rapporto sociale.

Le Motivazioni

La Corte ha stabilito che, affinché un finanziamento di un socio possa essere considerato derivante dal rapporto sociale, è necessario dimostrare che la sua fonte risieda in una delibera societaria, espressa nelle forme previste dalla legge per quel tipo di società. In assenza di tale delibera, il rapporto è meramente di fatto: la società è la beneficiaria del pagamento, ma non esiste alcun “rapporto sociale” invocabile. La relazione è tra il socio-creditore e la società-debitrice, e l’azione di regresso verso gli altri soci si fonda su questo rapporto esterno al contratto sociale. Di conseguenza, non si può applicare la prescrizione breve, che ha carattere eccezionale e non può essere interpretata estensivamente.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha affermato il seguente principio di diritto: la prescrizione abbreviata di cinque anni prevista dall’art. 2949 c.c. non si applica all’azione di regresso spettante al socio che, avendo assunto un debito per finanziare la società, si rivolga agli altri soci per recuperare la loro quota. Tale azione è soggetta al termine di prescrizione ordinario di dieci anni. La sentenza è stata quindi cassata con rinvio alla Corte d’Appello, che dovrà riesaminare la causa applicando il corretto principio sulla prescrizione.

Qual è il termine di prescrizione per l’azione di rimborso di un finanziamento soci?
Secondo la sentenza, l’azione per il rimborso di un finanziamento soci è soggetta al termine di prescrizione ordinario di dieci anni, a meno che il finanziamento non derivi da un obbligo specifico previsto dal contratto sociale o da una delibera societaria.

Quando un finanziamento soci rientra nei “rapporti sociali” soggetti a prescrizione breve di cinque anni?
Un finanziamento soci rientra nei “rapporti sociali” e si prescrive in cinque anni solo se l’obbligazione di finanziamento deriva direttamente dal contratto sociale o da una formale deliberazione della società, presa secondo le forme previste dalla legge.

Se un socio paga un debito della società, l’azione per il rimborso contro gli altri soci si prescrive in cinque o dieci anni?
Si prescrive in dieci anni. La Corte chiarisce che il pagamento di un debito sociale da parte di un socio, non basato su una decisione societaria, non rientra nel “rapporto sociale” ai fini della prescrizione. Pertanto, l’azione di regresso verso gli altri soci è soggetta al termine ordinario decennale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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