LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Estinzione giudizio Cassazione: rinuncia e accordo

L’ordinanza analizza un caso di estinzione giudizio Cassazione a seguito della rinuncia al ricorso da parte degli appellanti e della contestuale accettazione da parte della controparte. La Corte Suprema ha dichiarato l’estinzione del processo, stabilendo che, in virtù dell’accordo tra le parti, non si procede alla condanna alle spese legali, applicando l’articolo 391 del codice di procedura civile.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 5 settembre 2025 in Diritto Fallimentare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Estinzione del Giudizio in Cassazione: Analisi di una Rinuncia Accettata

L’estinzione del giudizio in Cassazione rappresenta una delle possibili conclusioni del processo di legittimità, alternativa alla sentenza di merito. Questo esito si verifica quando sopravviene un evento, come la rinuncia al ricorso, che pone fine alla controversia prima che la Corte si pronunci sul suo contenuto. Un’ordinanza recente offre un chiaro esempio di questa dinamica procedurale, evidenziando le conseguenze di un accordo tra le parti in merito alla chiusura del contenzioso.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da due soggetti contro un decreto emesso dal Tribunale di Torino. La controparte nel giudizio era il fallimento di una società di costruzioni. Tuttavia, prima che la Corte potesse esaminare il merito della questione, le parti hanno compiuto un passo decisivo: con un atto congiunto, i ricorrenti hanno formalmente dichiarato di rinunciare al proprio ricorso. Nello stesso atto, il fallimento controricorrente ha dichiarato di accettare tale rinuncia, manifestando un consenso pieno alla chiusura anticipata del procedimento.

La Decisione della Corte e l’Estinzione del Giudizio in Cassazione

Preso atto della volontà concorde delle parti, la Corte di Cassazione, riunita in camera di consiglio, ha proceduto a dichiarare l’estinzione del giudizio. La decisione non entra nel merito delle ragioni del ricorso, ma si limita a registrare l’evento processuale che impedisce la prosecuzione del giudizio. Questo meccanismo, previsto dal codice di procedura civile, permette alle parti di porre fine a una lite in modo autonomo, evitando i tempi e i costi di un’ulteriore fase processuale.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte si fonda su un principio chiaro, sancito dall’articolo 391 del codice di procedura civile. La norma stabilisce che la rinuncia al ricorso, se accettata dalla controparte, comporta l’estinzione del giudizio. Un aspetto fondamentale di questa dinamica riguarda la gestione delle spese legali. La Corte ha infatti sottolineato che, proprio in virtù dell’accettazione della rinuncia da parte della controparte, non si deve pronunciare una condanna alle spese. Questo significa che, salvo diversi accordi privati tra le parti, ciascuna di esse sostiene i propri costi legali. L’adesione della controparte alla rinuncia è interpretata come un accordo sulla chiusura del processo, che include implicitamente una rinuncia alla pretesa di rimborso delle spese.

Conclusioni

L’ordinanza in esame conferma un importante principio di economia processuale e di autonomia delle parti. La possibilità di concordare la rinuncia e la sua accettazione offre uno strumento efficace per chiudere una controversia in Cassazione in modo rapido e senza ulteriori strascichi economici legati alle spese di lite. Per gli operatori del diritto, questa decisione ribadisce l’importanza di formalizzare correttamente l’accordo sulla rinuncia per beneficiare dell’effetto automatico previsto dalla legge sull’estinzione del giudizio in Cassazione e sulla mancata pronuncia delle spese, favorendo così soluzioni consensuali anche nell’ultimo grado di giudizio.

Cosa succede se un ricorrente rinuncia al ricorso in Cassazione?
Se un ricorrente presenta una rinuncia al ricorso e la controparte la accetta, il giudizio di cassazione si estingue. Questo significa che il processo si conclude senza che la Corte emetta una sentenza sul merito della questione.

Perché la Corte non ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese legali?
La Corte non ha emesso una condanna alle spese perché la controparte (il controricorrente) ha formalmente accettato la rinuncia. Secondo l’art. 391 c.p.c., l’adesione della controparte alla rinuncia impedisce la pronuncia di condanna alle spese.

Qual è l’esito finale del procedimento descritto nell’ordinanza?
L’esito finale è la dichiarazione di estinzione del giudizio di cassazione. La causa è quindi definitivamente chiusa senza una decisione nel merito da parte della Corte Suprema.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati