Estinzione del Processo: Quando la Rinuncia Pone Fine alla Causa in Cassazione
L’estinzione del processo rappresenta uno degli esiti possibili di una controversia legale, una chiusura che non entra nel merito della questione ma pone fine al giudizio per ragioni procedurali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 6920/2024, offre un chiaro esempio di come questo istituto funzioni nella pratica, in particolare quando una delle parti decide di fare un passo indietro.
Questo articolo analizza la decisione e le sue implicazioni, spiegando cosa accade quando un ricorso viene abbandonato e quali sono le conseguenze per le parti coinvolte, soprattutto per quanto riguarda le spese legali.
I Fatti di Causa: Dall’Appello alla Rinuncia
Il caso ha origine da un ricorso per cassazione proposto da una società contro una sentenza della Corte d’Appello. La vicenda processuale, giunta al suo grado più alto, ha subito una svolta decisiva non per una valutazione di diritto da parte dei giudici, ma per una scelta strategica della parte ricorrente.
Infatti, dopo aver avviato il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, la stessa società ha depositato un atto di rinuncia al ricorso. Tale rinuncia è stata formalmente accettata dalla controparte, il controricorrente. Questo accordo tra le parti ha cambiato radicalmente il destino del processo, spostandolo da una potenziale decisione sul merito a una conclusione puramente procedurale.
La Decisione della Corte sull’Estinzione del Processo
Preso atto della rinuncia e della sua accettazione, la Corte di Cassazione ha agito in conformità con le disposizioni del Codice di Procedura Civile. I giudici non sono entrati nel vivo delle questioni sollevate nel ricorso originario, ma si sono limitati a constatare il venir meno dell’interesse a proseguire la causa.
Di conseguenza, la Corte ha dichiarato l’estinzione del processo. Questa dichiarazione ha l’effetto di terminare definitivamente il giudizio di cassazione, lasciando immutata la sentenza della Corte d’Appello che era stata impugnata. È importante sottolineare che la decisione riguarda solo la chiusura del procedimento, non la ragione o il torto delle parti.
Le Spese Legali nel Contesto della Rinuncia
Un aspetto cruciale in questi casi riguarda la gestione delle spese legali. Generalmente, la parte che perde la causa è tenuta a rimborsare le spese all’altra. Tuttavia, in caso di rinuncia accettata, la legge prevede una regola specifica. La Corte, citando l’articolo 391, ultimo comma, del Codice di Procedura Civile, ha stabilito che nulla dovesse essere disposto in merito alle spese. Ciò significa che ciascuna parte si fa carico dei propri costi legali, senza alcuna condanna al rimborso.
Le Motivazioni della Decisione
La motivazione della sentenza è estremamente concisa e si basa su un principio cardine del diritto processuale: la volontà delle parti. Quando il ricorrente rinuncia e il controricorrente accetta, viene meno l’oggetto stesso del contendere dinanzi al giudice. Il processo, inteso come strumento per risolvere un conflitto, non ha più ragione di esistere se le parti stesse decidono di non volerlo più proseguire.
La scelta di non pronunciarsi sulle spese deriva direttamente dalla legge, che mira a incentivare soluzioni consensuali e a semplificare la chiusura dei procedimenti in cui si raggiunge un accordo sulla rinuncia. La norma presuppone che l’accettazione della rinuncia possa essere parte di un’intesa più ampia tra le parti, che include anche la gestione dei costi sostenuti.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Rinuncia al Ricorso
La sentenza analizzata mette in luce l’importanza della rinuncia come strumento di definizione delle liti. Per le parti coinvolte, la rinuncia al ricorso, specialmente se accettata, rappresenta una via d’uscita certa e rapida da un contenzioso, evitando i tempi e le incertezze di un giudizio di Cassazione.
Dal punto di vista pratico, questa decisione conferma che:
1. La rinuncia accettata porta inevitabilmente all’estinzione del processo.
2. Salvo accordi diversi tra le parti, in caso di rinuncia al ricorso per cassazione non vi è una condanna alle spese, poiché ogni parte sostiene le proprie.
Per le aziende e i privati, questa opzione strategica deve essere attentamente valutata con il proprio legale, ponderando i benefici di una chiusura immediata della vertenza rispetto alle possibili chance di successo di un lungo e costoso procedimento giudiziario.
Cosa succede quando una parte rinuncia al ricorso in Cassazione e l’altra parte accetta?
Il processo si estingue. Ciò significa che il giudizio termina immediatamente senza che la Corte di Cassazione emetta una sentenza sul merito della questione.
Chi paga le spese legali in caso di estinzione del processo per rinuncia accettata?
Secondo la sentenza, che si basa sull’art. 391 del Codice di Procedura Civile, la Corte non emette alcuna statuizione sulle spese. Di conseguenza, ciascuna parte si fa carico dei costi legali che ha sostenuto.
L’estinzione del processo annulla la sentenza precedente?
No, l’estinzione del processo di cassazione non annulla né modifica la sentenza impugnata (in questo caso, quella della Corte d’Appello), che diventa quindi definitiva.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Civile Sez. L Num. 6920 Anno 2024
Civile Sent. Sez. L Num. 6920 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 14/03/2024
SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 20262/2022 r.g., proposto da
RAGIONE_SOCIALE , in persona del legale rappresentante pro tempore , elett. dom.to in INDIRIZZO, presso AVV_NOTAIO, rappresentato e difeso dall’AVV_NOTAIO.
ricorrente
contro
NOME , elett. dom.to in INDIRIZZO , rappresentato e difeso dall’AVV_NOTAIO.
contro
ricorrente
avverso la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro n. 208/2022 pubblicata in data 25/02/2022, n. r.g. 764/2020.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del giorno 10/01/2024 dal AVV_NOTAIO NOME AVV_NOTAIO.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Avverso la sentenza d’appello indicata in epigrafe la RAGIONE_SOCIALE ha proposto ricorso per cassazione, cui ha resistito COGNOME NOME con controricorso.
OGGETTO:
La società ricorrente ha poi depositato rinunzia, accettata dalla controparte.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Vista la rinunzia accettata, va dichiarata l’estinzione del processo .
N
ulla va disposto sulle spese, ai sensi dell’art. 391, ult. co., c.p.c. P.Q.M.
La Corte dichiara estinto il processo.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della sezione lavoro, in