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Espulsione e protezione internazionale: cosa succede?

Un cittadino straniero, colpito da un decreto di espulsione per pericolosità sociale, presentava domanda di asilo. Il Giudice di Pace confermava l’espulsione, ma la Cassazione ha annullato tale decisione. Il principio affermato è che la successiva richiesta di asilo sospende l’efficacia del provvedimento di espulsione e protezione internazionale fino alla decisione definitiva sulla domanda, impedendo al giudice di pace una valutazione autonoma nel merito.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Espulsione e Protezione Internazionale: La Cassazione Chiarisce la Sospensione dell’Efficacia

La recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale nel diritto dell’immigrazione: il rapporto tra espulsione e protezione internazionale, in particolare quando la domanda di asilo viene presentata dopo l’emissione del decreto di allontanamento. La Suprema Corte ha stabilito un principio fondamentale: la richiesta di protezione internazionale, anche se successiva, sospende l’efficacia del decreto di espulsione, imponendo al giudice di attendere l’esito della domanda prima di decidere sull’opposizione.

Il Caso: Tra Espulsione e Richiesta di Asilo

Un cittadino straniero, dopo aver scontato una pena detentiva, veniva raggiunto da un decreto di espulsione emesso dal Prefetto. Il provvedimento si basava sulla sua presunta pericolosità sociale, ai sensi dell’art. 13, comma 2, lett. c) del Testo Unico sull’Immigrazione. Trattenuto in un centro per il rimpatrio, lo straniero, prima che l’espulsione venisse eseguita, presentava domanda di protezione internazionale, adducendo ragioni legate all’unione familiare e contestando la propria attuale pericolosità.

La Decisione del Giudice di Pace

Il cittadino si opponeva al decreto di espulsione dinanzi al Giudice di Pace. Quest’ultimo, tuttavia, rigettava l’opposizione. Il giudice di merito riteneva che la domanda di protezione internazionale, essendo stata presentata dopo il decreto di espulsione, non potesse inciderne la validità. Inoltre, considerava superflua ogni ulteriore attività istruttoria volta ad accertare la cessazione della pericolosità del ricorrente.

Il Principio di Diritto sull’Espulsione e Protezione Internazionale

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del cittadino straniero, censurando la decisione del Giudice di Pace. La Suprema Corte ha ribadito un orientamento giurisprudenziale consolidato, fondamentale per la tutela dei diritti dei richiedenti asilo.

Le motivazioni

Il fulcro della decisione risiede nell’interpretazione degli effetti che la presentazione di una domanda di protezione internazionale produce su un decreto di espulsione già emesso. Secondo la Cassazione, la domanda di asilo non rende invalido il decreto di espulsione, ma ne sospende l’efficacia. Questa sospensione perdura fino alla decisione definitiva, amministrativa e giurisdizionale, sulla richiesta di protezione.

Di conseguenza, il Giudice di Pace, investito dell’opposizione al decreto di espulsione, non può ignorare la sopravvenuta domanda di asilo. Anziché decidere nel merito dell’opposizione, egli deve prendere atto della pendenza della procedura di protezione internazionale e dichiarare la sospensione dell’efficacia del decreto di espulsione. Il giudice non ha il potere di compiere una propria e autonoma valutazione prognostica negativa sulla pericolosità del richiedente, bypassando la verifica sull’esito del giudizio sulla protezione internazionale. Un tale modus operandi costituirebbe una violazione di legge, poiché invaderebbe la competenza delle autorità preposte alla valutazione delle domande di asilo.

Le conclusioni

La Corte ha quindi cassato con rinvio l’ordinanza impugnata. Il caso dovrà essere riesaminato dal Giudice di Pace di Lecce, il quale dovrà attenersi al principio di diritto enunciato. In pratica, il giudice dovrà dichiarare sospesa l’efficacia del decreto di espulsione fino a quando non sarà definita la procedura relativa alla protezione internazionale. Questa pronuncia rafforza la garanzia del diritto di asilo, assicurando che lo straniero non possa essere allontanato dal territorio nazionale mentre la sua richiesta di protezione è ancora in fase di valutazione, anche se l’espulsione era stata disposta per motivi di pericolosità sociale.

Cosa accade a un decreto di espulsione se la persona interessata presenta successivamente una domanda di protezione internazionale?
Secondo la Corte di Cassazione, il decreto di espulsione non diventa invalido, ma la sua efficacia viene sospesa fino alla decisione definitiva sulla domanda di protezione internazionale.

Il Giudice di Pace può decidere sull’opposizione a un decreto di espulsione se è pendente una domanda di asilo?
No. Il Giudice di Pace non può decidere nel merito dell’opposizione, né compiere una propria valutazione sulla pericolosità della persona. Deve, invece, dichiarare la sospensione dell’efficacia del decreto di espulsione fino all’esito del procedimento di protezione internazionale.

Qual è stata la conseguenza della decisione della Cassazione nel caso specifico?
La Corte ha annullato (cassato) l’ordinanza del Giudice di Pace e ha rinviato il caso allo stesso giudice per un nuovo esame. Il Giudice di Pace dovrà ora applicare il principio corretto, sospendendo l’efficacia del decreto di espulsione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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