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Esperto stimatore: no contraddittorio nelle perizie

Un debitore ha impugnato una procedura esecutiva immobiliare sostenendo la nullità della perizia, poiché l’esperto stimatore non lo aveva informato dell’ispezione. La Corte di Cassazione, pur dichiarando il ricorso inammissibile, ha enunciato un importante principio di diritto: il ruolo dell’esperto stimatore è diverso da quello del CTU. Le sue operazioni non richiedono il contraddittorio con le parti, le quali possono presentare osservazioni solo dopo il deposito della relazione finale.

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Esperto Stimatore: la perizia non richiede il contraddittorio

L’esperto stimatore nominato nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare ha l’obbligo di comunicare alle parti la data di inizio delle operazioni peritali, come l’accesso all’immobile? A questa domanda cruciale ha risposto la Corte di Cassazione con una recente ordinanza, chiarendo in modo definitivo la natura del suo incarico e le differenze con il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU).

I fatti del caso

La vicenda trae origine dall’opposizione agli atti esecutivi presentata da un debitore, proprietario di alcuni terreni agricoli pignorati. Il debitore lamentava la nullità della perizia di stima, in quanto l’esperto nominato dal giudice non aveva comunicato né a lui né al suo difensore il giorno, l’ora e il luogo di inizio delle operazioni peritali e del sopralluogo. A suo avviso, tale omissione violava il principio del contraddittorio e il suo diritto di difesa.

Il Tribunale di merito rigettava l’opposizione, sostenendo che l’obiezione fosse tardiva. Nel merito, il giudice evidenziava una distinzione fondamentale: l’esperto stimatore in una procedura esecutiva ha un ruolo diverso e più limitato rispetto a un CTU in un processo di cognizione. Le sue operazioni non sono finalizzate a risolvere una controversia, ma a fornire al giudice gli elementi per la vendita forzata. Pertanto, non richiedono necessariamente lo svolgimento in contraddittorio con le parti.

La decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso del debitore inammissibile a causa della sua genericità. Tuttavia, riconoscendo l’importanza della questione e l’assenza di precedenti specifici, ha colto l’occasione per esercitare la sua funzione nomofilattica, enunciando un principio di diritto nell’interesse della legge.

Il principio stabilito è netto: le operazioni dell’esperto stimatore non devono necessariamente svolgersi in contraddittorio con le parti del processo esecutivo. Di conseguenza, le parti non hanno un diritto a ricevere la comunicazione della data del sopralluogo, né alla nomina di consulenti di parte che assistano a tali operazioni.

Le motivazioni

La Corte ha basato la sua decisione su un’analisi approfondita della natura e della funzione dell’esperto stimatore, distinguendolo nettamente dalla figura del CTU.

La differenza tra Esperto Stimatore e CTU

Il CTU, nel processo di cognizione, aiuta il giudice ad accertare la verità dei fatti per risolvere una controversia. Il suo compito è contribuire alla formazione del sapere su cui si baserà la decisione. Per questo, le sue operazioni devono svolgersi nel pieno rispetto del contraddittorio, con la partecipazione attiva delle parti e dei loro consulenti.

L’esperto stimatore, invece, opera nel processo esecutivo. Il suo scopo non è risolvere una lite, ma acquisire e illustrare dati oggettivi (valore di mercato, conformità urbanistica, ecc.) per rendere la vendita forzata più efficiente e proficua. Si tratta di un’attività preparatoria e unilaterale, svolta come longa manus del giudice dell’esecuzione.

Il contraddittorio “attenuato” e “posticipato”

Nel processo esecutivo, il principio del contraddittorio è “qualitativamente attenuato”. Non si esplica durante lo svolgimento delle operazioni peritali, ma in un momento successivo. La legge (art. 173-bis disp. att. c.p.c.) prevede infatti che le parti possano inviare all’esperto osservazioni sulla bozza della relazione e, successivamente, contestare la perizia depositata.

Questo contraddittorio è definito “eventuale e posticipato”: si attiva solo se le parti decidono di formulare osservazioni dopo aver preso visione dell’elaborato. La comunicazione preventiva del sopralluogo, pur potendo agevolare le operazioni, non è un diritto delle parti, ma una scelta funzionale all’attività dell’esperto stesso.

Le conclusioni

L’ordinanza della Cassazione offre un chiarimento fondamentale per la prassi delle esecuzioni immobiliari. Si stabilisce che il diritto di difesa delle parti è pienamente tutelato dalla possibilità di contestare la relazione di stima una volta depositata, e non dalla partecipazione diretta alle fasi di indagine dell’esperto. Questa interpretazione mira a snellire le procedure e a rafforzare l’efficienza della vendita forzata, confermando il carattere pubblicistico e non contenzioso dell’incarico affidato all’esperto stimatore.

L’esperto stimatore nominato in un pignoramento immobiliare deve comunicare al debitore la data e l’ora dell’ispezione?
No. Secondo la Corte di Cassazione, non è prescritto che le operazioni dell’esperto si svolgano in contraddittorio con le parti. Pertanto, queste non hanno un diritto a ricevere la comunicazione di giorno, ora e luogo dell’inizio delle attività o del sopralluogo.

Qual è la principale differenza tra l’esperto stimatore e il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU)?
La differenza fondamentale risiede nello scopo del loro incarico. Il CTU opera in un processo di cognizione per aiutare il giudice a risolvere una controversia tra le parti. L’esperto stimatore, invece, agisce in un processo esecutivo con un incarico di natura pubblicistica, finalizzato a fornire gli elementi per rendere più proficua la vendita forzata, non a dirimere una lite.

Come viene garantito il diritto di difesa del debitore se non può partecipare alle operazioni peritali?
Il diritto di difesa è garantito in un momento successivo. La legge prevede un contraddittorio “eventuale e posticipato”, che si realizza attraverso la facoltà delle parti di presentare osservazioni scritte sulla relazione di stima una volta che questa è stata depositata dall’esperto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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