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Esenzione ticket per disoccupati: sì anche a chi cerca

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per disoccupazione spetta a chiunque sia privo di impiego e dichiari la propria disponibilità a lavorare. La sentenza chiarisce che la nozione di “disoccupato” include anche chi non ha mai avuto un precedente rapporto di lavoro (inoccupato). Questo principio si applica anche ai cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, come i richiedenti asilo, in virtù del principio di parità di trattamento nell’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. La Corte ha respinto il ricorso di un’azienda sanitaria che sosteneva una visione più restrittiva, confermando che l’esenzione ticket per disoccupati è una prestazione di carattere sociale.

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Pubblicato il 21 agosto 2025 in Diritto Civile, Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Esenzione Ticket per Disoccupati: La Cassazione Estende il Diritto a chi non ha Mai Lavorato

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale in materia di esenzione ticket per disoccupati, stabilendo che il diritto si estende anche a coloro che non hanno mai avuto un precedente impiego. Questa decisione, di grande rilevanza sociale, afferma che la qualifica di “disoccupato” ai fini del beneficio non dipende dalla perdita di un lavoro passato, ma dalla condizione attuale di assenza di occupazione e disponibilità a lavorare. Vediamo nel dettaglio i fatti e le motivazioni di questa importante pronuncia.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine dal ricorso di un cittadino straniero, richiedente asilo, a cui era stata negata l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. L’azienda sanitaria locale (A.T.S.) sosteneva che il beneficio fosse riservato solo ai “disoccupati” in senso stretto, ovvero a coloro che avevano perso un precedente lavoro, escludendo quindi gli “inoccupati”, cioè chi non aveva mai lavorato prima. La Corte d’Appello di Milano aveva già dato ragione al cittadino, riconoscendone il diritto all’esenzione. L’azienda sanitaria, non soddisfatta, ha portato la questione davanti alla Corte di Cassazione.

La Questione Giuridica: Chi è “Disoccupato” ai Fini dell’Esenzione?

Il nodo centrale della controversia era l’interpretazione del termine “disoccupati” contenuto nella legge che istituisce l’esenzione (L. 537/1993). L’azienda sanitaria proponeva un’interpretazione restrittiva, legata alla vecchia definizione che distingueva tra chi perdeva il lavoro e chi lo cercava per la prima volta. Al contrario, la difesa del cittadino si basava sulla normativa più recente in materia di politiche del lavoro (D.Lgs. 150/2015), che ha introdotto una nozione unitaria e più ampia di stato di disoccupazione.

L’esenzione ticket per disoccupati secondo la Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso dell’azienda sanitaria, confermando la decisione della Corte d’Appello. I giudici hanno chiarito che per definire chi ha diritto all’esenzione, è necessario fare riferimento alla legislazione vigente in materia di lavoro, che oggi fornisce una definizione onnicomprensiva.

L’Interpretazione Sistematica delle Norme

La Corte ha adottato un’interpretazione sistematica, collegando la norma sull’esenzione sanitaria con quella sulle politiche attive del lavoro. Ha evidenziato come il D.Lgs. 150/2015 abbia superato la vecchia distinzione tra “disoccupato” e “inoccupato”, stabilendo che “sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano… la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa”. Questa definizione unificata deve essere applicata a tutte le normative che fanno riferimento allo stato di disoccupazione, inclusa quella sull’esenzione dal ticket. Non si tratta, quindi, di un’interpretazione estensiva non consentita, ma della corretta applicazione della legge vigente.

Parità di Trattamento per i Cittadini Stranieri

Un altro punto cruciale toccato dalla Corte riguarda la posizione dei cittadini stranieri. I giudici hanno ribadito che, in base alle direttive europee e alla normativa nazionale, i richiedenti asilo e gli stranieri regolarmente soggiornanti, iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, hanno diritto alle prestazioni sanitarie alle stesse condizioni dei cittadini italiani. Negare loro l’esenzione ticket per disoccupati creerebbe una discriminazione ingiustificata e violerebbe il principio di parità di trattamento.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte si fonda sulla necessità di garantire coerenza all’interno dell’ordinamento giuridico. Se il legislatore ha modernizzato e unificato la nozione di disoccupato per le politiche del lavoro, questa nuova definizione deve logicamente estendersi a tutti i benefici sociali ad essa collegati. L’esenzione dal ticket non è vista come una mera prestazione sanitaria, ma come una prestazione di carattere sociale, volta a sostenere chi si trova in una condizione di debolezza economica a causa della mancanza di lavoro. In quest’ottica, distinguere tra chi ha perso un lavoro e chi non l’ha mai trovato sarebbe irragionevole e contrario alla finalità della norma, che è quella di tutelare il diritto alla salute delle persone in difficoltà.

Le Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione ha importanti implicazioni pratiche. In primo luogo, consolida un principio di equità sociale: l’accesso all’esenzione sanitaria dipende dalla condizione oggettiva di assenza di lavoro e non dal percorso lavorativo passato. In secondo luogo, rafforza la tutela dei cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio, garantendo loro un accesso paritario al sistema sanitario. In conclusione, chiunque sia privo di occupazione e registrato come disponibile al lavoro presso un centro per l’impiego ha diritto a richiedere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, senza alcuna distinzione basata sulla sua precedente storia lavorativa o sulla sua nazionalità.

Chi ha diritto all’esenzione dal ticket sanitario per disoccupazione?
Hanno diritto tutti i soggetti privi di impiego che dichiarano la propria immediata disponibilità a lavorare presso un centro per l’impiego, indipendentemente dal fatto che abbiano perso un lavoro precedente o che non ne abbiano mai avuto uno.

Un cittadino straniero richiedente asilo ha diritto all’esenzione ticket per disoccupati?
Sì. Se è regolarmente soggiornante in Italia e iscritto al Servizio Sanitario Nazionale, ha diritto all’esenzione alle stesse condizioni di un cittadino italiano, in base al principio di parità di trattamento.

L’esenzione dal ticket è considerata una prestazione sanitaria o sociale?
Secondo la Corte, pur tutelando il diritto alla salute, l’esenzione dal ticket è una prestazione di carattere sociale. È una deroga alla partecipazione alla spesa sanitaria, giustificata da una condizione di bisogno economico derivante dalla mancanza di occupazione lavorativa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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