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Errore Targa ZTL: la negligenza non scusa la multa

Un automobilista riceve 61 multe per aver circolato in ZTL con un veicolo la cui targa differiva per un solo numero da quella autorizzata. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’errore sulla targa ZTL è da attribuire alla negligenza del conducente, che aveva l’obbligo di verificare la corrispondenza tra i documenti forniti e il veicolo. Di conseguenza, la sua buona fede non è stata riconosciuta come scusante e tutte le sanzioni sono state confermate.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Errore Targa ZTL e Multe a Raffica: La Cassazione Conferma la Responsabilità del Conducente

Un semplice errore targa ZTL può costare molto caro. È quanto emerge da una recente ordinanza della Corte di Cassazione, che ha affrontato il caso di un automobilista sanzionato ben 61 volte per aver comunicato un numero di targa errato all’ente comunale. Questa decisione chiarisce un punto fondamentale: la negligenza nella verifica dei documenti non può essere invocata come scusante per evitare le sanzioni. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante pronuncia.

I Fatti del Caso: Un Errore di un Solo Numero

Un automobilista, dipendente di una società e residente nel centro storico di un comune, si trovava nella necessità di transitare in una Zona a Traffico Limitato (ZTL). Aveva quindi richiesto al Comune il rilascio di un permesso di transito per la sua autovettura aziendale. A causa di un disguido, presumibilmente legato alla società di leasing, l’uomo comunicava un numero di targa errato, diverso da quello del veicolo che gli era stato effettivamente consegnato per un solo carattere numerico.

Convinto di essere in regola, l’uomo attraversava la ZTL per 61 volte nell’arco di circa due mesi, ricevendo altrettanti verbali di accertamento. Di fronte a questa pioggia di multe, decideva di opporsi, sostenendo l’assenza di dolo e la sua buona fede, derivante da un errore incolpevole.

La Decisione dei Giudici di Merito: Tra Colpa e Buona Fede

Il percorso giudiziario è stato altalenante. In primo grado, il Giudice di Pace rigettava l’opposizione, confermando le multe. In appello, invece, il Tribunale accoglieva le ragioni dell’automobilista. Secondo il giudice di secondo grado, l’uomo si era “falsamente rappresentato il fatto”, credendo inconsapevolmente di circolare con un’autorizzazione valida. L’errore era stato considerato scusabile, escludendo quindi l’elemento soggettivo della colpa necessario per la configurabilità dell’illecito amministrativo.

L’Errore Targa ZTL e il Principio di Responsabilità: La Decisione della Cassazione

Il Comune, non accettando la sentenza di appello, ha presentato ricorso in Cassazione, che ha ribaltato completamente la decisione. La Suprema Corte ha accolto i motivi del Comune, fornendo chiarimenti cruciali sulla responsabilità del conducente e sulla natura dei permessi ZTL.

Le Motivazioni della Corte Suprema

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su alcuni pilastri giuridici fondamentali, analizzando sia gli aspetti oggettivi dell’autorizzazione sia quelli soggettivi della condotta del trasgressore.

Il Permesso ZTL: Un Atto Vincolato al Veicolo

In primo luogo, i giudici hanno sottolineato che l’autorizzazione a circolare in una ZTL è strettamente legata al veicolo e non alla persona. La residenza in una zona a traffico limitato è un requisito per poter richiedere il permesso, ma non conferisce un diritto automatico a circolare. L’autorizzazione viene rilasciata per una targa specifica, dopo che l’amministrazione ha verificato la sussistenza di tutti i requisiti, sia soggettivi (del richiedente) che oggettivi (del veicolo). Circolare con un veicolo diverso, anche se di proprietà dello stesso soggetto autorizzato, costituisce un illecito.

La Negligenza del Conducente: Quando l’Errore Non è Scusabile

Il punto centrale della sentenza riguarda la colpa. La Cassazione ha stabilito che l’errore commesso dall’automobilista non era incolpevole né inevitabile. Rientra nell’ordinaria diligenza di un conducente, definito dalla legge come un “esercente qualificato”, verificare la corrispondenza tra la targa del veicolo che guida e quella riportata sui documenti di circolazione che ha presentato per ottenere il permesso. Non aver effettuato questo semplice controllo costituisce una condotta negligente. La “buona fede” può escludere la responsabilità solo quando l’errore è causato da fattori esterni e imprevedibili, non quando deriva da una propria omissione.

Violazioni Multiple in ZTL: Nessuna Sanzione Unica

Infine, la Corte ha respinto la tesi secondo cui le 61 violazioni dovessero essere considerate come un’unica infrazione continuata. L’articolo 198 del Codice della Strada stabilisce espressamente che, per le violazioni dei divieti di accesso nelle ZTL, il trasgressore “soggiace alle sanzioni previste per ogni singola violazione”. Ogni transito non autorizzato sotto il varco elettronico costituisce un illecito a sé stante.

Le Conclusioni: Cosa Imparare da Questa Sentenza

L’ordinanza della Cassazione riafferma un principio di auto-responsabilità per ogni conducente. La gestione dei documenti del proprio veicolo e la verifica della loro correttezza sono doveri imprescindibili. Un errore targa ZTL dovuto a distrazione o mancato controllo non è sufficiente a giustificare l’annullamento delle sanzioni. Questa sentenza serve da monito: prima di inoltrare qualsiasi richiesta di autorizzazione e prima di circolare in aree soggette a restrizioni, è fondamentale un controllo meticoloso di tutti i dati del veicolo per evitare conseguenze economiche significative.

Un errore nella comunicazione della targa per il permesso ZTL giustifica l’annullamento delle multe?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’errore è imputabile alla negligenza del conducente, il quale ha il dovere di usare l’ordinaria diligenza per verificare la corrispondenza tra i documenti presentati, la targa del veicolo e l’autorizzazione ricevuta. L’errore derivante da tale omissione non è considerato scusabile.

Se ricevo più multe per l’accesso in ZTL nello stesso periodo, posso pagarne solo una?
No. L’articolo 198, comma 2, del Codice della Strada stabilisce una deroga specifica per le violazioni dei divieti di accesso nelle ZTL. A differenza di altri illeciti, ogni singola violazione viene sanzionata autonomamente, quindi si dovranno pagare tutte le multe corrispondenti a ogni singolo transito non autorizzato.

La residenza in una ZTL mi autorizza automaticamente a circolarvi?
No. La residenza in una ZTL è solo un presupposto che consente di richiedere un permesso di transito. Non costituisce di per sé un’autorizzazione a circolare. È sempre necessario ottenere un provvedimento amministrativo formale, rilasciato dal Comune, che abilita uno specifico veicolo, identificato dalla sua targa, a transitare nella zona.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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