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Donazione di modico valore: la consegna è sufficiente?

Il Tribunale di Bari ha stabilito che una donazione di modico valore di titoli azionari è valida con la semplice consegna materiale (traditio), senza necessità di un atto formale. Tuttavia, ha chiarito che questa validità non è sufficiente per obbligare la banca emittente a registrare il trasferimento di proprietà. Per il transfert di titoli nominativi è necessario seguire la procedura formale prevista dalla legge, come un atto autentico. L’appello principale è stato rigettato, mentre quello incidentale sulle spese è stato accolto.

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Pubblicato il 31 ottobre 2024 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Donazione di Modico Valore di Titoli Azionari: Quando la Sola Consegna Non Basta

Una recente sentenza del Tribunale di Bari chiarisce un punto fondamentale in materia di donazione di modico valore, in particolare quando l’oggetto del dono sono titoli azionari. Sebbene la semplice consegna del bene possa rendere valida la donazione, non è sempre sufficiente per ottenere il trasferimento formale della proprietà. Vediamo insieme cosa ha deciso il Tribunale.

Il Caso: Una Donazione di Azioni tra Familiari

La vicenda ha origine da una donazione di titoli azionari nominativi ricevuti da una persona da parte dei suoi nonni. La donazione era avvenuta tramite la semplice consegna materiale dei certificati azionari, senza alcun atto formale. Successivamente, la beneficiaria si era rivolta alla società emittente per ottenere l’annotazione del trasferimento a suo nome, ma la richiesta era stata respinta.

Di fronte al rifiuto, la donataria aveva avviato una causa presso il Giudice di Pace per ottenere un ordine giudiziale di annotazione del trasferimento.

La Decisione del Giudice di Pace

In primo grado, il Giudice di Pace aveva rigettato la domanda. La motivazione principale era che, in assenza di un’accettazione formale, non si poteva considerare concluso un contratto di donazione. Inoltre, il giudice aveva erroneamente applicato l’articolo 782 del Codice Civile, che richiede l’atto pubblico per le donazioni, senza considerare l’eccezione per quelle di modico valore.

L’Analisi del Tribunale in Appello sulla donazione di modico valore

La beneficiaria ha impugnato la decisione dinanzi al Tribunale di Bari, lamentando sia errori procedurali (mancata ammissione di prove) sia errori di diritto. Il Tribunale, in funzione di giudice d’appello, ha riesaminato l’intera questione.

Il Tribunale ha prima di tutto corretto l’errore del Giudice di Pace, affermando che il caso in esame rientrava nella fattispecie della donazione di modico valore (art. 783 c.c.). Per questo tipo di donazione, la legge non richiede l’atto pubblico né un’accettazione formale, ma considera sufficiente la traditio, ovvero la consegna materiale del bene. Poiché la beneficiaria aveva materialmente ricevuto i titoli, la donazione doveva considerarsi valida ed efficace.

L’Appello Incidentale sulle Spese di Lite

La società emittente, costituitasi in giudizio, non solo si è opposta all’appello principale ma ha anche proposto un appello incidentale. Lamentava che il Giudice di Pace avesse ingiustamente compensato le spese legali, nonostante la sua vittoria in primo grado. Il Tribunale ha accolto questo appello, ritenendo che la compensazione delle spese non fosse giustificata e che, secondo il principio di soccombenza, dovessero essere a carico della parte che aveva perso la causa.

Le Motivazioni della Decisione

Nonostante abbia riconosciuto la validità della donazione, il Tribunale ha comunque rigettato l’appello principale. La motivazione risiede nella distinzione fondamentale tra la proprietà del bene e la legittimazione a esercitare i diritti incorporati nel titolo.

Il Tribunale ha spiegato che, per i titoli nominativi come le azioni, la legge (in particolare l’art. 2022 del Codice Civile) prevede una procedura specifica e inderogabile per il trasferimento. Il trasferimento si opera tramite l’annotazione del nome del nuovo titolare sul titolo e nel registro dell’emittente. Questa annotazione può avvenire solo presentando un atto autentico di trasferimento o tramite un accertamento giudiziale.

La semplice traditio, pur essendo sufficiente a perfezionare la donazione di modico valore e a trasferire la proprietà dei certificati, non costituisce quell'”atto autentico” richiesto dalla legge per legittimare il nuovo titolare ed obbligare la società emittente a procedere con l’annotazione. La consegna è un “fatto” giuridico, non un “atto” formale. Pertanto, il rifiuto della società emittente di procedere al trasferimento sulla base della sola dichiarazione della donataria era legittimo.

Le Conclusioni: Proprietà vs. Legittimazione

In conclusione, la sentenza traccia una linea netta: una cosa è essere proprietari di un bene, un’altra è essere legittimati a esercitare i diritti ad esso connessi. La donataria è diventata a tutti gli effetti proprietaria dei titoli azionari con la consegna, ma per far valere i suoi diritti nei confronti della società (e di terzi), deve seguire le formalità previste dalla legge per il trasferimento dei titoli nominativi.

Il Tribunale ha quindi rigettato la richiesta di ordinare alla società di procedere all’annotazione, indicando però la strada corretta: la donataria avrebbe potuto ottenere il trasferimento dimostrando il suo diritto tramite un atto autentico proveniente dagli eredi dei donanti o attraverso un’azione giudiziaria di accertamento della donazione rivolta contro tutti gli eredi stessi.

Una donazione di titoli azionari di scarso valore è valida se avviene solo con la consegna fisica, senza un atto del notaio?
Sì, la sentenza chiarisce che una donazione di modico valore si perfeziona con la semplice consegna materiale (traditio) del bene, come previsto dall’art. 783 del Codice Civile, e non richiede un atto pubblico.

Se ho ricevuto in dono dei titoli azionari, la loro consegna è sufficiente per obbligare la banca a registrarmi come nuovo proprietario?
No. Secondo la decisione, anche se la donazione è valida, la semplice consegna non è un atto idoneo a ottenere il trasferimento (transfert) dei titoli nominativi. Per questo è necessario un atto autentico o un accertamento giudiziale, come richiesto dall’art. 2022 del Codice Civile.

Cosa succede se l’appello principale viene respinto ma viene accolto un appello incidentale sulle spese legali?
In questo caso, la sentenza di primo grado viene modificata solo per quanto riguarda la ripartizione delle spese. La parte che ha perso l’appello principale e a cui è stato accolto contro l’appello incidentale viene condannata a pagare le spese legali del primo grado di giudizio, che originariamente erano state compensate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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