LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Distanze tra costruzioni: la Cassazione chiarisce

In una controversia su una sopraelevazione edilizia, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale sulle distanze tra costruzioni nei centri storici (Zone A). La Corte ha chiarito che le normative urbanistiche speciali, che impongono il mantenimento delle distanze preesistenti, prevalgono sulla norma generale del Codice Civile. Di conseguenza, in caso di violazione, l’unica tutela ammessa è la demolizione (riduzione in pristino) dell’opera illegittima e non il semplice risarcimento del danno.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Distanze tra Costruzioni: La Cassazione e le Regole Inderogabili per i Centri Storici

Le norme sulle distanze tra costruzioni rappresentano un pilastro del diritto immobiliare, finalizzate a garantire un’ordinata urbanizzazione e a tutelare i diritti dei proprietari confinanti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza principi cruciali in materia, in particolare per gli interventi edilizi nei centri storici, noti come Zone A. La decisione chiarisce che, in caso di violazione di tali norme, la demolizione è l’unica via percorribile, escludendo la possibilità di un risarcimento economico sostitutivo.

I Fatti: Una Sopraelevazione Contesa

La vicenda legale ha origine dalla realizzazione di un piano attico e di una pensilina da parte di un proprietario, opere che i vicini ritenevano lesive dei loro diritti perché realizzate in violazione delle normative civili e amministrative. La richiesta principale dei danneggiati era chiara: la demolizione delle opere abusive per ripristinare lo stato dei luoghi.

Il Percorso Giudiziario: Dalla Richiesta di Demolizione alla Cassazione

Il percorso giudiziario è stato lungo e complesso. Inizialmente, il Tribunale aveva respinto le domande. La Corte d’Appello, in un primo momento, aveva riconosciuto l’illegittimità delle opere ma aveva condannato i costruttori a un semplice risarcimento del danno, da liquidarsi in un separato giudizio. Questa decisione è stata impugnata davanti alla Corte di Cassazione che, con una prima sentenza, ha annullato la pronuncia d’appello. La Suprema Corte ha stabilito un principio fondamentale: la tutela dei diritti reali, come quello al rispetto delle distanze, esige la rimozione fisica dell’opera lesiva (tutela ripristinatoria) e non ammette la scorciatoia del risarcimento per equivalente, previsto dall’art. 2058 c.c. solo in casi eccezionali e non applicabile a questa materia.

Il caso è quindi tornato alla Corte d’Appello che, però, ha nuovamente deluso le aspettative dei danneggiati, ordinando la demolizione della sola pensilina ma non della sopraelevazione, ritenendo erroneamente che non violasse le distanze minime. Questa seconda decisione è stata nuovamente portata all’attenzione della Cassazione, che ha emesso la sentenza in commento.

Le Motivazioni della Suprema Corte: L’Importanza delle distanze tra costruzioni in Zona A

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, censurando duramente la decisione della Corte d’Appello. Il cuore della motivazione risiede nella corretta interpretazione delle norme applicabili alle distanze tra costruzioni nei centri storici (Zone A). I giudici di legittimità hanno spiegato che la Corte d’Appello ha commesso un errore fondamentale: si è limitata a verificare il rispetto della distanza generica di tre metri prevista dall’art. 873 del Codice Civile, ignorando la normativa speciale e più restrittiva del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444.

Questo decreto ministeriale, che integra le norme del Codice Civile, stabilisce per le Zone A che le distanze tra edifici, in caso di ristrutturazioni, non possono essere inferiori a quelle già esistenti. Ogni sopraelevazione è considerata una “nuova costruzione” e, come tale, deve sottostare a questi limiti inderogabili. L’obiettivo è preservare l’assetto urbanistico dei centri storici, impedendo la creazione di intercapedini dannose e la riduzione di aria e luce.

La Corte ha quindi affermato che il giudice di merito avrebbe dovuto, prima di tutto, individuare con esattezza le opere realizzate e, successivamente, applicare la normativa specifica per la Zona A, che impone il mantenimento delle distanze preesistenti. Non avendolo fatto, la sentenza impugnata è risultata viziata e in contrasto con i principi di diritto già affermati dalla stessa Cassazione nel precedente giudizio.

Le Conclusioni: Quali Implicazioni Pratiche?

La sentenza ha implicazioni pratiche di notevole importanza. In primo luogo, riafferma che chi costruisce in un centro storico deve prestare la massima attenzione non solo alle norme del Codice Civile, ma anche e soprattutto ai regolamenti urbanistici speciali, che impongono vincoli più stringenti. In secondo luogo, consolida il principio secondo cui la violazione delle distanze legali si sanziona con la demolizione. La tutela ripristinatoria è la regola, poiché il diritto del vicino al rispetto delle distanze è un diritto assoluto che non può essere monetizzato. Questa pronuncia costituisce un monito per costruttori e progettisti: le regole sulle distanze, specialmente in contesti di pregio storico e architettonico, non ammettono deroghe o compromessi.

È possibile ottenere un risarcimento in denaro invece della demolizione per una costruzione che viola le distanze legali?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che per le azioni a tutela di un diritto reale, come quelle sulle distanze, la tutela esige la rimozione del fatto lesivo (tutela ripristinatoria). La possibilità di un risarcimento per equivalente, prevista dall’art. 2058 c.c., non si applica a questi casi.

Quali regole specifiche si applicano alle distanze tra costruzioni nei centri storici (Zone A)?
Nei centri storici (Zone A), si applica il D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, che integra l’art. 873 c.c. Questa normativa prevede che per interventi come ristrutturazioni o risanamenti conservativi, le distanze tra gli edifici non possono mai essere inferiori a quelle già esistenti tra i volumi edificati preesistenti.

Una sopraelevazione è considerata una “nuova costruzione” ai fini delle distanze legali?
Sì. La Corte di Cassazione ha chiarito che la sopraelevazione costituisce a tutti gli effetti una nuova costruzione. Pertanto, è soggetta ai limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra fabbricati previsti dalla legge, in particolare a quelli, più restrittivi, vigenti nei centri storici.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati