La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 27018/2024, ha stabilito che la legittimità amministrativa di un'opera edilizia, come una sopraelevazione, non esclude la sua illegittimità sotto il profilo civilistico se viola le norme a tutela della sicurezza e della stabilità dell'edificio. Nel caso di specie, un proprietario aveva realizzato una nuova superficie all'ultimo piano, ma la Corte ha confermato la condanna al risarcimento del danno in favore dei vicini, ritenendo prevalenti le norme sulla sicurezza strutturale e la normativa antisismica rispetto al mero possesso del titolo edilizio.
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