La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27580/2024, ha chiarito i requisiti per l'ammissibilità dell'azione di riduzione. Il caso riguarda una disputa ereditaria in cui alcuni eredi legittimari contestavano vendite immobiliari effettuate dal defunto, ritenendole donazioni dissimulate. La Corte ha stabilito che, per agire in riduzione, non è necessario quantificare aritmeticamente la lesione della quota di legittima nella domanda iniziale, ma è sufficiente fornire un quadro patrimoniale (beni relitti e donati) che renda verosimile la lesione stessa. La sentenza ha rigettato il ricorso, confermando la decisione di merito che aveva accolto l'azione di riduzione.
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