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Codice Civile
Codice Penale

Diritto di Famiglia

Revisione assegno divorzile, morte del coniuge ricorrente

La L. 10 dicembre 1970, n. 898, articolo 4, commi 12, 13 e 14, (articolo sostituito dal Decreto Legge 14 marzo 2005, n. 35, conv. A sua volta, la L. n. 898 del 1970, articolo 9, prevede che, qualora sopravvengano “giustificati motivi”, dopo la sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, il tribunale, con procedimento in camera di consiglio, può, su istanza di parte, disporre la revisione delle disposizioni sulla misura e sulle modalità dell’assegno.

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Diritto della ex-moglie all'assegno di mantenimento

Nel caso esaminato, il ricorrente si duole che la Corte di appello abbia ritenuto sussistere il diritto della ex-moglie di ricevere l’assegno di mantenimento, senza una prova positiva dell’impossibilità di quest’ultima di procurarsi i mezzi adeguati per vivere autonomamente, per ragioni oggettive, avendo escluso la effettiva attitudine lavorativa della ex-moglie con un richiamo al fatto notorio, di cui però non vi sarebbe riscontro, all’età e alla mancanza di titolo di studio.

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Separazione dei coniugi, trasferimento in altra città

Il coniuge separato che intenda trasferire la sua residenza lontano da quella dell’altro coniuge, non perde – per ciò solo – l’idoneità ad avere in affidamento i figli minori o ad esserne collocatario, in quanto “stabilimento e trasferimento della propria residenza e sede lavorativa costituiscono oggetto di libera e non coercibile opzione dell’individuo, espressione di diritti fondamentali di rango costituzionale”. In definitiva, la soluzione adottata dalla Corte di appello aveva inteso operare un bilanciamento fra gli interessi e le esigenze dei due genitori che teneva conto, da un lato, delle prospettive lavorative della madre e, dall’altro, della possibilità per il padre di regolare in modo elastico gli incontri col minore, ormai ben inserito nel nuovo contesto territoriale e scolastico.

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Assegno di divorzio, presupposti nel corso del giudizio

Assegno di divorzio, deve escludersi la preclusione nel caso in cui i presupposti del diritto all’assegno maturino nel corso del giudizio.

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Affidamento condiviso, elevata conflittualità tra i genitori

L’affidamento condiviso è da ritenersi il regime ordinario, anche nel caso in cui i genitori abbiano cessato il rapporto di convivenza, ed il grave conflitto fra gli stessi non è, di per sé solo, idoneo ad escluderlo (cfr. La mera conflittualità, infatti, non preclude il ricorso al regime preferenziale dell’affidamento condiviso, ove si mantenga nei limiti di un tollerabile disagio per la prole, mentre può assumere connotati ostativi alla relativa applicazione ove si esprima in forme atte ad alterare e a porre in serio pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli, e, dunque, tali da pregiudicare il loro interesse (cfr.

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Legittimazione iure proprio, assegno di mantenimento

Legittimazione iure proprio, genitore separato (divorziato), figlio affidato durante la minore età, divenuto maggiorenne.

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Mantenimento dei figli, spese straordinarie

Mantenimento dei figli, spese straordinarie, per la loro rilevanza, la loro imprevedibilità esulano dall’ordinario regime di vita dei figli

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Domanda di divorzio, indagini di polizia tributaria

Domanda di divorzio, lacune probatorie in tema di effettiva capacità patrimoniale e reddituale, indagini di polizia tributaria.

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Nonni di un minore, idonee figure vicariali

I nonni di un minore possono essere valutati come idonee figure vicariali, se hanno rapporti significativi con il nipote

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Assegno di divorzio, caducazione automatica

Nel caso esaminato, la Corte di appello aveva ritenuto che la situazione di convivenza instaurata dalla controricorrente col nuovo compagno fosse in sé idonea ad escludere la spettanza dell’intero importo dell’assegno divorzile: ciò in applicazione del principio – enunciato da Cass.

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Revoca dell'assegnazione della casa familiare

Secondo la consolidata giurisprudenza della Suprema Corte, in materia di divorzio, l’assegnazione della casa familiare all’ex coniuge affidatario prevista dalla L. 1 dicembre 1970, n. 898, articolo 6, comma 6 (come sostituito dalla L. 6 marzo 1987, n. 74, articolo 11) risponde all’esigenza di conservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare.

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Assegno divorzile, squilibrio economico e alto livello reddituale

Assegno divorzile, lo squilibrio economico e l’alto livello reddituale del coniuge non costituiscono elementi decisivi per l’attribuzione.

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Separazione personale dei coniugi, domanda di mantenimento

Domanda di mantenimento, il parametro dell’adeguatezza dei redditi del coniuge richiedente, mancanza di redditi sufficienti ad assicurargli il tenore di vita goduto.

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Figlio maggiorenne, diritto al mantenimento

Già si era chiarito che l’obbligo del genitore non convivente di contribuire al mantenimento del figlio maggiorenne non può essere protratto oltre ragionevoli limiti di tempo e di misura, poiché il diritto del figlio si giustifica nei limiti del perseguimento di un progetto educativo e di un percorso di formazione, nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni e (purché compatibili con le condizioni economiche dei genitori) aspirazioni” (Cass.

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Assegno di divorzio, autosufficienza economica

Assegno di divorzio, misura adeguata a garantire, in funzione assistenziale, l’indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge.

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Assegno divorzile, funzione equilibratrice del reddito

Assegno divorzile, funzione equilibratrice del reddito, contributo fornito dall’ex patrimonio della famiglia e di quello personale degli ex coniugi.

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Cessazione obbligo di mantenimento figli maggiorenni

Cessazione obbligo di mantenimento figli maggiorenni non autosufficienti, accertamento di fatto, competenza professionale, impegno rivolto verso la ricerca di un’occupazione.

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Sentenza di divorzio, morte di una delle parti

Sentenza dichiarativa della cessazione degli effetti civili del matrimonio intervenuta successivamente alla morte di una delle parti.

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Modifica condizioni patrimoniali imposte con sentenza di divorzio

Modifica delle condizioni patrimoniali imposte con sentenza di divorzio, mantenimento dei figli minori, intervento obbligatorio del P.M.

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Convivenza divenuta oggettivamente intollerabile

Non occorre espletare una specifica istruttoria allo scopo di verificare se la convivenza sia divenuta oggettivamente intollerabile.

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