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Diritto del Lavoro

Sanzioni Gestione Separata: la Cassazione decide
Una professionista si oppone a una richiesta di contributi e sanzioni da parte dell'ente previdenziale per l'iscrizione alla Gestione Separata. La Corte di Cassazione, pur confermando l'obbligo contributivo, ha annullato le sanzioni gestione separata per l'anno 2009. La decisione si fonda su una sentenza della Corte Costituzionale che tutela il legittimo affidamento del professionista riguardo all'incertezza normativa del passato.
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Termine breve impugnazione: appello INPS tardivo
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'appello di un ente previdenziale, rimasto contumace in primo grado, è inammissibile se proposto oltre il termine breve impugnazione di 30 giorni. Tale termine decorre dalla notifica personale della sentenza di primo grado. La Corte d'Appello aveva erroneamente esaminato il merito, ma la Cassazione ha annullato la decisione, ripristinando la vittoria della lavoratrice, a causa del vizio procedurale insanabile.
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Fondo Garanzia INPS: quando si perde il diritto
Una lavoratrice si è vista negare il pagamento dal Fondo Garanzia INPS per crediti di lavoro non pagati da un'azienda fallita. La Cassazione ha confermato la decisione, ritenendo che la lavoratrice non abbia agito con la dovuta diligenza, non avendo promosso un'azione legale per accertare il proprio credito nel periodo in cui l'azienda era tornata in bonis, prima della cancellazione.
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Fondo di Garanzia INPS: vale la conciliazione
Una lavoratrice si è vista negare il pagamento dell'ultima mensilità dal Fondo di Garanzia INPS perché la sua azione giudiziaria era successiva al termine di 12 mesi. La Corte di Cassazione ha accolto il suo ricorso, stabilendo un principio fondamentale: il periodo di dodici mesi, entro cui devono rientrare i crediti del lavoratore, si calcola a ritroso dalla data del tentativo obbligatorio di conciliazione e non dall'avvio della causa. Questa decisione protegge i diritti del lavoratore, evitando che i tempi di una procedura obbligatoria possano pregiudicare il suo accesso alle tutele.
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Prescrizione decennale pensioni: la Cassazione decide
Un professionista ha richiesto la riliquidazione della propria pensione. La Cassa di previdenza si è opposta, invocando un termine di prescrizione quinquennale per gli arretrati. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della Cassa, confermando l'orientamento consolidato secondo cui, in caso di contestazione sull'ammontare del trattamento pensionistico, si applica la prescrizione decennale ordinaria e non quella breve. La Corte ha inoltre ribadito che le modifiche peggiorative ai regolamenti delle Casse privatizzate non possono avere effetto retroattivo su pensioni maturate prima del 1° gennaio 2007.
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Prescrizione rivalutazione amianto: quando inizia?
Un lavoratore si è visto negare la maggiorazione contributiva per esposizione ad amianto a causa della decorrenza dei termini. La Corte di Cassazione ha confermato che la prescrizione rivalutazione amianto, di durata decennale, inizia a decorrere non dalla data del pensionamento, ma dal momento in cui il lavoratore acquisisce la consapevolezza del rischio, un momento che può coincidere con la presentazione della domanda di certificazione all'ente preposto.
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Ricorso per revocazione: quando è inammissibile?
Una lavoratrice ha presentato un ricorso per revocazione contro una precedente ordinanza della Corte di Cassazione che aveva dichiarato inammissibile il suo appello per la regolarizzazione contributiva. La Corte ha dichiarato inammissibile anche il ricorso per revocazione, poiché non contestava tutte le autonome ragioni giuridiche (rationes decidendi) della decisione originale, in particolare quella relativa alla formulazione confusa e promiscua dei motivi di appello.
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Udienza cartolare: note ambigue? Stop alla decisione
La Corte di Cassazione ha stabilito che, nell'ambito dell'udienza cartolare, se le note scritte depositate dalle parti sono ambigue e non esprimono chiaramente la volontà di proseguire il giudizio, il giudice non può decidere la causa nel merito. Deve invece chiedere chiarimenti, fissando una nuova udienza. Procedere comunque costituisce un vizio di nullità che invalida la sentenza, poiché lede il diritto al contraddittorio.
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Fondo Garanzia TFR: no pagamento se il lavoro continua
La Corte di Cassazione ha stabilito che il Fondo Garanzia TFR non interviene per pagare il trattamento di fine rapporto maturato con un'azienda cedente, se quest'ultima diventa insolvente ma il rapporto di lavoro del dipendente prosegue senza interruzioni con la nuova società acquirente. Il diritto al TFR, e la conseguente tutela del Fondo, scattano solo al momento della cessazione definitiva del rapporto di lavoro, e l'obbligato principale è il datore di lavoro in quel momento.
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Iscrizione gestione separata: quando è obbligatoria?
La Cassazione conferma che per l'obbligo di iscrizione gestione separata è cruciale l'esercizio abituale dell'attività. Un reddito sotto i 5.000 euro e la mancanza di prove sulla continuità escludono l'obbligo per una professionista, anche se iscritta all'albo.
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Ricorso per revocazione: inammissibile se confuso
La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per revocazione presentato da un lavoratore contro l'Ente Previdenziale. La decisione si fonda sul fatto che il ricorso era confuso e non contestava una delle due autonome ragioni (doppia ratio decidendi) su cui si basava la precedente ordinanza di inammissibilità, rendendo l'impugnazione inefficace.
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Liquidazione compenso avvocato: quando si conclude?
Un avvocato ha impugnato la liquidazione dei suoi onorari per l'assistenza in una procedura prefallimentare. Il Tribunale aveva applicato una tariffa superata, ritenendo l'attività conclusa prima dell'entrata in vigore della nuova. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che l'attività professionale in tale fase si conclude solo con la sentenza di fallimento. Di conseguenza, la corretta liquidazione compenso avvocato deve basarsi sulla tariffa vigente a quella data.
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Errore di fatto: quando il ricorso è inammissibile
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso per revocazione basato su un presunto errore di fatto. La decisione si fonda sul principio che, se l'ordinanza originale era stata dichiarata inammissibile per motivi procedurali (censure esposte in modo confuso), l'eventuale errore di fatto sui meriti della causa diventa non decisivo. Il ricorrente non aveva contestato la statuizione di inammissibilità procedurale, rendendo il suo tentativo di revocazione infondato.
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Fondo di Garanzia INPS: No alla doppia ritenuta sul TFR
Un lavoratore, dopo l'insolvenza del datore di lavoro, ha richiesto al Fondo di Garanzia INPS il pagamento del TFR basandosi su un'ingiunzione per un importo già al netto delle imposte. L'istituto ha erroneamente trattato tale somma come lorda, applicando una seconda trattenuta fiscale. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'ente, stabilendo che è illegittima la doppia imposizione. Quando la richiesta riguarda un importo netto, l'istituto deve effettuare una 'conversione al lordo' per i suoi adempimenti fiscali, ma deve liquidare al lavoratore l'esatta somma netta spettante.
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Prescrizione pensione: l’eccezione ambigua è inefficace
Un pensionato ha richiesto la rivalutazione dei contributi. L'ente previdenziale si è opposto eccependo la prescrizione pensione in modo ambiguo. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'ente, stabilendo che un'eccezione di prescrizione deve essere chiara, tempestiva e specifica. L'ambiguità tra la prescrizione del diritto alla rivalutazione e quella dei singoli ratei ha reso l'eccezione inefficace, confermando il diritto del pensionato alla ricostituzione della pensione.
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Conciliazione sindacale e lavoro: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha confermato la validità di una conciliazione sindacale con cui due lavoratrici avevano rinunciato a rivendicazioni passate. La Corte ha respinto il loro ricorso, che mirava a far riconoscere la natura subordinata del rapporto di lavoro successivo e a ottenere un trattamento economico superiore, ritenendo inammissibile una rivalutazione dei fatti in sede di legittimità.
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Definizione agevolata: estinzione del giudizio
Un'impresa si opponeva a una cartella di pagamento dell'ente previdenziale. Dopo una sentenza d'appello parzialmente favorevole, l'impresa ha aderito alla definizione agevolata, pagando il dovuto e rinunciando al giudizio. La Corte di Cassazione ha quindi dichiarato estinto il processo per cessata materia del contendere, confermando che l'adesione a tale procedura implica la rinuncia automatica a qualsiasi contenzioso pendente.
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Fondo Garanzia TFR: no alla doppia tassazione INPS
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'INPS, in qualità di gestore del Fondo Garanzia TFR, non può applicare una seconda ritenuta fiscale su una somma già determinata al netto in un decreto ingiuntivo. L'ente deve invece calcolare il lordo corrispondente (procedimento di 'gross-up') per versare al lavoratore la somma netta corretta, evitando così una illegittima doppia imposizione. Il ricorso dell'Istituto è stato quindi rigettato.
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Fondo di Garanzia TFR: quando non interviene?
Un lavoratore ha chiesto l'intervento del Fondo di Garanzia TFR per il TFR maturato con un'azienda fallita, il cui ramo d'azienda era stato ceduto a una nuova società. La Cassazione ha negato l'intervento del Fondo, poiché il rapporto di lavoro è proseguito senza interruzioni con la nuova azienda ai sensi dell'art. 2112 c.c., rendendo il credito per TFR non ancora esigibile.
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Appalto di servizi di trasporto: responsabilità solidale
Una società committente è stata ritenuta solidalmente responsabile per i contributi non versati da un'impresa di trasporti. La Cassazione ha confermato che il rapporto era un appalto di servizi di trasporto, e non un semplice contratto di trasporto, a causa della continuità, sistematicità e organizzazione del servizio, giustificando così l'applicazione della responsabilità solidale.
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