La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16079/2025, ha stabilito un principio fondamentale a tutela del nucleo familiare. La Corte ha chiarito che il divieto temporaneo di espulsione, previsto per la madre nei sei mesi successivi al parto, si estende anche al padre convivente, pur se non sposato. Il caso riguardava un cittadino straniero, padre di un neonato, il cui ricorso era stato inizialmente respinto a causa di un errore sulla data di nascita del figlio. La Cassazione ha cassato la decisione, affermando che il giudice deve valutare l’effettività e la stabilità del legame familiare, superando il formalismo del vincolo matrimoniale per proteggere l’interesse superiore del minore. La sentenza ribadisce l’importanza del divieto di espulsione del padre convivente per garantire l’unità familiare nella sua fase formativa.
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