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La “novazione” nel rapporto obbligatorio

La “novazione” è una causa estintiva di un rapporto obbligatorio, a carattere non satisfativo, per il creditore, che si verifica qualora le parti sulla base di un accordo convenzionale, estinguono il precedente rapporto, creandone un nuovo completamente diverso, sia nell’oggetto che nel titolo.La volontà di estinguere l’obbligazione precedente deve risultare in modo non equivoco. Elementi […]

Pubblicato il 23 July 2007 in Diritto Civile

La “novazione” è una causa estintiva di un rapporto obbligatorio, a carattere non satisfativo, per il creditore, che si verifica qualora le parti sulla base di un accordo convenzionale, estinguono il precedente rapporto, creandone un nuovo completamente diverso, sia nell’oggetto che nel titolo.La volontà di estinguere l’obbligazione precedente deve risultare in modo non equivoco. Elementi essenziali, necessari affinchè si possa parlare della fattispecie in esame sono: 1)“animus novandi”, ossia la volontà di creare una nuova obbligazione in sostituzione a quella originaria; 2)“aliquid novi”, ossia il mutamento del titolo e dell’oggetto; (nel caso si parla di novazione oggettiva) 3)“obligatio novanda”, ossia l’obbligazione originaria da novare. Con l’estinzione del primo rapporto obbligatorio, salvo che le parti, debitore e creditore, non abbiano convenuto diversamente e, mantenendoli così, per il nuovo credito, si estinguono anche gli accessori del credito: privilegi, pegno ed ipoteche. Se la novazione si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, i privilegi, il pegno e le ipoteche del credito anteriore possono essere riservati soltanto sui beni del debitore che fa la novazione. La novazione è senza effetto, se non esisteva l’obbligazione originaria. Qualora l’obbligazione originaria derivi da un titolo annullabile il mutamento del rapporto obbligatorio è valido se il debitore ha assunto validamente il nuovo debito conoscendo il vizio del titolo originario. Oltre alla “novazione oggettiva”, fin ora esaminata, si può avere anche la cd “novazione soggettiva”, che si configura nel caso in cui un nuovo debitore è sostituito, mediante la stipula di un negozio giuridico, a quello originario che, di conseguenza, viene liberato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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