LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Diritto Bancario

Saldaconto, prova scritta idonea

Infondata è l’eccezione in merito all’inidoneità del c.d. saldaconto a fungere da prova scritta idonea all’emissione del decreto ingiuntivo.

Continua »
TAEG, errata indicazione, invalidità del contratto

L’errata indicazione del TAEG non comporta l’invalidità del contratto, non rientra tra le condizioni contrattuali la cui assenza è sanzionata.

Continua »
Fideiussore, diritto di richiedere gli estratti conto

Il diritto del cliente di richiedere in ogni tempo la documentazione degli estratti conto deve ritenersi esteso anche al fideiussore.

Continua »
Tasso soglia, periodo anteriore al 1 gennaio 2010

Contratti bancari, rapporti svoltisi, in tutto o in parte, nel periodo anteriore all’entrata in vigore (il 1 gennaio 2010), superamento del tasso soglia dell’usura presunta.

Continua »
Danni subiti dall'investitore, azioni di responsabilità

In materia di intermediazione finanziaria, dettata dal Decreto Legislativo n. 58 del 1998, articolo 23, comma 6, l’intermediario ha l’onere di provare l’avvenuto puntuale adempimento degli obblighi informativi posti a suo carico, ma l’investitore non è dispensato dall’onere di allegare l’inadempimento delle predette obbligazioni, nonché di fornire la prova del pregiudizio patrimoniale derivante dall’investimento eseguito e del nesso causale tra l’inadempimento ed il danno lamentato (cfr. 30 ottobre 2001, n. 13533) che l’investitore dovrà allegare l’inadempimento di quelle obbligazioni disciplinate dal t. u. f. e dalla normativa regolamentare, e dovrà fornire la prova del danno e del nesso di causalità tra questo e l’inadempimento.

Continua »
Benchmark, valutare l'operato del gestore

Nei contratti aventi a oggetto la gestione di portafogli di valori mobiliari gli obblighi comportamentali normativamente posti a carico dell’intermediario prevedono, tra l’altro, la preventiva indicazione del grado di rischio di ciascuna linea di gestione patrimoniale proprio col fine di indicare all’investitore un parametro oggettivo coerente dei rischi connessi (v. di recente Sez. Come è stato ritenuto dalla Suprema Corte, il benchmark, se anche non impone al gestore di acquistare titoli nelle proporzioni indicate, costituisce un modo per valutare la razionalità e l’adeguatezza dell’attività dell’intermediario, per cui, ove la gestione sia risultata in contrasto con il predetto parametro e, quindi, con i rischi contrattualmente assunti dagli investitori, l’intermediario risponde delle perdite che gli stessi abbiano, per l’effetto, subito (Cass.

Continua »
Fideiussioni omnibus, nullità parziale, esclusione

Sono nulle le fideiussioni prestate a garanzia delle operazioni bancarie (c.d. fideiussioni omnibus) conformi allo schema predisposto dall’A.B.I.

Continua »
Recesso del fideiussore dalla garanzia prestata

Recesso del fideiussore dalla garanzia prestata per i debiti di un terzo, derivanti da un rapporto di apertura di credito bancario in conto corrente.

Continua »
Apertura di credito in conto corrente

Apertura di credito in conto corrente, presupposto per la restituzione dell’indebito è che esista un pagamento, chiusura del conto

Continua »
Responsabilità da prospetto, illecito aquiliano autonomo

La responsabilità da prospetto nasce all’atto della propalazione di notizie, informazioni, indicazioni false o fuorvianti.

Continua »
Segnalazione alla Centrale Rischi

Danno all’immagine ed alla reputazione per illegittima segnalazione alla Centrale Rischi costituisce pur sempre danno conseguenza.

Continua »
Estratto conto non impugnato nei termini

L’estratto conto comunicato dalla banca al debitore principale e dal medesimo non impugnato nei termini assume carattere di incontestabilità.

Continua »
Fideiussione omnibus, nullità parziale

Fideiussione omnibus, nullità alle sole clausole riconosciute come espressione dell’illecito accordo lesivo della concorrenza.

Continua »
Recesso della banca, rapporto di apertura di credito

In tal caso, sebbene sussistente una giusta causa tipizzata dalle parti del rapporto contrattuale, il giudice non deve limitarsi al riscontro obiettivo della sussistenza o meno dell’ipotesi tipica di giusta causa ma, alla stregua del principio per cui il contratto deve essere eseguito secondo buona fede, deve accertare, quindi, che il recesso non sia esercitato con modalità impreviste ed arbitrarie. Tuttavia, è altrettanto vero che il giudice deve verificare che le previsioni di esercizio della giusta causa siano tali da risultare non impreviste o arbitrarie, tenuto conto, ad esempio, che il correntista non ha mai superato il limite dell’affidamento concesso dall’istituto di credito, tenendo pertanto un comportamento corretto e rispettoso dell’accordo negoziale.

Continua »
Interessi corrispettivi e quelli moratori

Nei rapporti bancari, gli interessi corrispettivi e quelli moratori contrattualmente previsti non si possono fra loro cumulare.

Continua »
Servizi di investimento, obblighi d'informazione

Consob n. 11522 del 1998, articolo 28 prevede un obbligo di diligenza a carico degli intermediari, atteso che, come precisato dalla Consob (comunicazione n. 30396 del 21 aprile 2000),”gli intermediari sono tenuti ad effettuare la valutazione di adeguatezza dell’operazione disposta dal cliente tenendo conto di tutte le notizie di cui l’intermediario sia in possesso (es. Gli intermediari autorizzati, inoltre, quando ricevono da un investitore disposizioni relative ad un’operazione non adeguata, lo informano di tale circostanza e delle ragioni per cui non è opportuno procedere alla sua esecuzione.

Continua »
Banca, rimesse prescritte, singoli versamenti

Rimesse prescritte, natura ripristinatoria o solutoria dei singoli versamenti, estratti-conto, produzione in giudizio, onere della prova

Continua »
Fideiussore, interessi moratori maturati

Gli interessi moratori maturati a causa del mancato tempestivo adempimento imputabile (anche) allo stesso fideiussore restano a suo carico.

Continua »
Conto corrente, cointestazione, titolarità del credito

La cointestazione di un conto corrente, salvo prova di diversa volontà delle parti, è di per sé atto unilaterale idoneo a trasferire la legittimazione ad operare sul conto (e, quindi, rappresenta una forma di procura), ma non anche la titolarità del credito. Su detto presupposto avevano dunque chiesto la condanna dei convenuti al pagamento della quota di 2/3 delle predette somme, corrispondenti alla quota ereditaria di loro spettanza, oltre al risarcimento del danno.

Continua »
Assegno bancario, falsificazione o alterazione

Banca trattaria cui sia presentato per l’incasso un assegno bancario, ha il dovere di pagarlo se l’eventuale irregolarità dei requisiti esteriori non sia rilevabile con la normale diligenza

Continua »