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Difetto di giurisdizione: RUP risponde alla Corte dei Conti

Un’amministrazione pubblica cita in giudizio i responsabili per i gravi vizi di un’opera pubblica. Il Tribunale, con sentenza parziale, dichiara il proprio difetto di giurisdizione nei confronti del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), affermando la competenza esclusiva della Corte dei Conti per le azioni di responsabilità contro i dipendenti pubblici. La causa prosegue in sede civile solo per gli altri soggetti privati coinvolti.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Difetto di Giurisdizione: Quando il Giudice Civile si Dichiara Incompetente

Il tema del difetto di giurisdizione è un aspetto cruciale del diritto processuale. Una recente sentenza parziale del Tribunale di Venezia offre un’analisi chiara di come la responsabilità di un dipendente pubblico, in questo caso un Responsabile Unico del Procedimento (RUP), debba essere valutata non dal giudice ordinario, ma dalla Corte dei Conti. Questo caso, nato a seguito del malfunzionamento di una complessa opera pubblica, dimostra l’importanza di individuare correttamente il giudice competente sin dall’inizio del contenzioso.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine dalla richiesta di risarcimento danni avanzata da un’Amministrazione Comunale a causa del mancato funzionamento di un “dispositivo traslante”, una sorta di ovovia, installato su un noto ponte cittadino per agevolare il trasporto di persone con difficoltà motorie. L’opera, costata quasi due milioni di euro, presentava gravi vizi che ne impedivano l’utilizzo.

L’Ente Pubblico ha quindi citato in giudizio tutti i soggetti coinvolti: la società che ha curato il progetto definitivo, le imprese costruttrici, e il RUP, all’epoca dipendente dell’ente stesso. Le difese dei convenuti sono state variegate: alcuni hanno negato ogni addebito, altri hanno eccepito la prescrizione, altri ancora, come il RUP, hanno sollevato una questione preliminare fondamentale.

L’Eccezione di Difetto di Giurisdizione del RUP

Il nodo centrale della pronuncia in esame riguarda la posizione del RUP. Quest’ultimo ha sostenuto che il giudice civile ordinario non avesse il potere di giudicare la sua condotta. Essendo un dipendente pubblico che agiva nell’esercizio delle sue funzioni, qualsiasi presunta responsabilità per danno economico arrecato all’ente di appartenenza (danno erariale) doveva essere accertata esclusivamente dalla Corte dei Conti.

Questa eccezione si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento: la separazione delle giurisdizioni. La giurisdizione ordinaria si occupa delle controversie tra privati e, in certi casi, tra privati e pubblica amministrazione. La Corte dei Conti, invece, ha una competenza speciale e esclusiva per giudicare sui conti pubblici e sulla responsabilità amministrativo-contabile dei pubblici funzionari.

La Decisione del Tribunale

Il Tribunale ha accolto l’eccezione, dichiarando il proprio difetto di giurisdizione a decidere sulle domande rivolte contro il RUP. Di conseguenza, ha dichiarato inammissibili anche le domande di manleva che il RUP aveva proposto nei confronti delle sue compagnie assicurative.

Con la stessa sentenza parziale, il giudice ha anche:

* Dichiarato estinto il giudizio verso una delle società convenute a seguito di una rinuncia agli atti.
* Rigettato le domande contro un’altra società, poiché era stato provato che il ramo d’azienda relativo all’appalto in questione era stato ceduto a un’altra impresa, che è quindi subentrata nel rapporto contrattuale.
* Disposto la prosecuzione del processo nei confronti delle altre parti private (progettisti e costruttori).

Le Motivazioni

La motivazione del Tribunale si basa su un orientamento consolidato della Corte di Cassazione (in particolare, la sentenza a Sezioni Unite n. 15288/2001). La giurisdizione della Corte dei Conti non si limita alla gestione di denaro, ma si estende a ogni ipotesi di responsabilità per pregiudizi economici arrecati allo Stato o ad altri enti pubblici da persone legate da un rapporto di servizio. Poiché il RUP era un dipendente pubblico e le presunte mancanze erano state commesse nell’ambito di tale rapporto, la sua responsabilità non poteva che essere valutata dal giudice contabile.

L’accoglimento dell’eccezione del RUP ha comportato, a cascata, l’accoglimento della medesima eccezione sollevata dalle compagnie assicurative chiamate in causa da quest’ultimo. Se il giudice non ha giurisdizione sulla domanda principale (quella contro il RUP), non può averla neanche sulla domanda accessoria di garanzia (quella verso le assicurazioni).

Per quanto riguarda la posizione della società costruttrice che aveva ceduto il ramo d’azienda, il Tribunale ha ritenuto che la società subentrante fosse l’unica legittimata passiva, essendo diventata la nuova titolare di tutti i rapporti giuridici, inclusi i debiti, legati a quel contratto.

Le Conclusioni

Questa sentenza parziale offre importanti spunti pratici. In primo luogo, ribadisce che le azioni di responsabilità per danno erariale contro i dipendenti pubblici devono essere incardinate dinanzi alla Corte dei Conti. Qualsiasi azione promossa davanti al giudice civile è destinata a essere dichiarata inammissibile per difetto di giurisdizione. In secondo luogo, evidenzia come le vicende societarie, come la cessione di un ramo d’azienda, possano spostare la responsabilità contrattuale da un soggetto a un altro, rendendo fondamentale un’analisi preliminare approfondita per individuare correttamente le parti da citare in giudizio. La causa, ora sfrondata di alcune posizioni, proseguirà in sede civile per accertare le responsabilità delle sole società private coinvolte nella progettazione e costruzione dell’opera.

Perché il Tribunale ordinario ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione nei confronti del RUP?
Perché, in qualità di dipendente pubblico, la sua responsabilità per eventuali danni economici causati all’ente di appartenenza (danno erariale) rientra nella giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti e non in quella del giudice ordinario.

Qual è la conseguenza della dichiarazione di difetto di giurisdizione?
La causa intentata davanti al giudice civile contro il RUP e, di conseguenza, contro le compagnie assicurative da lui chiamate in garanzia, viene chiusa. L’ente pubblico, se intende proseguire, dovrà avviare un nuovo procedimento dinanzi alla Corte dei Conti.

Una società che acquista un ramo d’azienda risponde dei debiti relativi a un contratto specifico incluso nella cessione?
Sì, la sentenza conferma che la società acquirente del ramo d’azienda subentra in tutti i rapporti contrattuali, crediti e debiti inclusi. Di conseguenza, diventa l’unica responsabile per gli obblighi derivanti da quel contratto, liberando la società cedente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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