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Deroga giurisdizione: clausola sempre esclusiva

In un contratto di agenzia internazionale, la clausola di deroga alla giurisdizione a favore di un tribunale straniero è stata ritenuta esclusiva e non facoltativa. La Corte di Cassazione ha stabilito che tale patto vincola entrambe le parti, precludendo l’azione legale in Italia e determinando il difetto di giurisdizione del giudice italiano, con conseguente nullità degli atti processuali compiuti.

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Pubblicato il 22 novembre 2025 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Deroga alla Giurisdizione: Clausola Esclusiva e Vincolante per Tutti

Nei contratti internazionali, la scelta del tribunale competente a decidere eventuali controversie è un elemento cruciale. Una recente ordinanza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: la clausola di deroga alla giurisdizione a favore di un giudice straniero ha, di regola, natura esclusiva e vincola entrambe le parti. Questo significa che nessuna delle due parti può decidere unilateralmente di rivolgersi a un tribunale diverso, come quello italiano, a meno che il contratto non lo preveda espressamente.

I Fatti di Causa

Una società con sede negli Emirati Arabi Uniti otteneva un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Lucca contro una società italiana per il mancato pagamento di provvigioni derivanti da un contratto di agenzia. Il contratto, stipulato tra le due parti, conteneva all’articolo 18 una clausola che designava il Tribunale di Dubai come unico foro competente per “qualsiasi controversia relativa al presente contratto”.

La società italiana si opponeva al decreto ingiuntivo, eccependo proprio il difetto di giurisdizione del giudice italiano in virtù di tale clausola. Il Tribunale di Lucca accoglieva l’opposizione, confermando la competenza del giudice di Dubai.

La Decisione della Corte d’Appello e la deroga alla giurisdizione

La società straniera impugnava la decisione davanti alla Corte d’Appello di Firenze. Quest’ultima ribaltava la sentenza di primo grado, affermando la sussistenza della giurisdizione italiana. Secondo i giudici d’appello, la clausola andava interpretata come una facoltà attribuita alla società straniera, la quale avrebbe potuto scegliere se avvalersene o se, come in questo caso, optare per il giudice italiano. Di conseguenza, avendo la società straniera citato in giudizio la controparte in Italia, la giurisdizione italiana doveva considerarsi valida.

La Decisione della Corte di Cassazione

La società italiana ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando l’errata interpretazione della clausola di deroga alla giurisdizione. Le Sezioni Unite hanno accolto il ricorso, cassando senza rinvio la sentenza d’appello e dichiarando nullo il decreto ingiuntivo.

Il Principio di Esclusività della Clausola

La Suprema Corte ha chiarito che, secondo la Legge n. 218/1995, le parti possono accordarsi per derogare alla giurisdizione italiana a favore di un giudice straniero. Tale accordo, una volta provato per iscritto, ha un effetto “negativo”: esclude la competenza del giudice italiano e lo obbliga a dimettere la propria giurisdizione, senza alcuna valutazione sulla scelta operata dalle parti.

La clausola contenuta nel contratto di agenzia, che prevedeva la competenza del Tribunale di Dubai, è stata interpretata come una clausola di deroga alla giurisdizione di natura esclusiva, e non meramente facoltativa o concorrente. Ciò significa che essa investe i giudici degli Emirati Arabi Uniti della competenza esclusiva a decidere le controversie nascenti da quel rapporto.

Le Motivazioni

La Corte ha specificato che la natura esclusiva di una convenzione di scelta del foro straniero è la regola, a meno che le parti non esprimano chiaramente un’intesa diversa, ovvero un carattere opzionale. Nel caso di specie, mancava qualsiasi elemento che potesse far pensare a una clausola “asimmetrica” o “unilaterale”, che vincolasse solo una parte a rivolgersi al foro straniero, lasciando l’altra libera di scegliere. La pattuizione era chiara nell’attribuire la giurisdizione al Tribunale di Dubai per “qualsiasi controversia”, vincolando così entrambe le parti in egual misura. Pertanto, la società straniera non aveva la facoltà di scegliere il tribunale italiano, e il giudice italiano adito era privo di giurisdizione.

Le Conclusioni

Questa pronuncia rafforza la certezza del diritto nei rapporti commerciali internazionali. Le imprese devono prestare la massima attenzione nella redazione delle clausole sulla giurisdizione, poiché esse sono considerate vincolanti ed esclusive per tutti i contraenti, salvo che non sia esplicitamente prevista una facoltà di scelta. Una clausola ben scritta evita incertezze e lunghi contenziosi preliminari sulla competenza, garantendo che eventuali dispute vengano risolte nel foro prescelto dalle parti al momento della stipula del contratto. La decisione unilaterale di adire un tribunale diverso da quello pattuito comporta l’invalidità del procedimento.

Una clausola che indica un tribunale straniero per le controversie è sempre vincolante per entrambe le parti?
Sì, secondo la Corte di Cassazione, una clausola di deroga alla giurisdizione a favore di un giudice straniero è di norma esclusiva e vincola entrambe le parti, a meno che non sia chiaramente espressa nel contratto la sua natura opzionale o facoltativa.

La parte a cui la clausola di deroga alla giurisdizione sembra non favorire può comunque decidere di agire in un altro tribunale?
No. La clausola è vincolante per tutti i contraenti. L’accordo sulla scelta del foro straniero esclude la giurisdizione di altri tribunali, compreso quello italiano, e tale scelta non può essere disattesa unilateralmente da una delle parti.

Cosa succede se una parte inizia una causa in Italia nonostante una clausola di deroga alla giurisdizione a favore di un giudice straniero?
La controparte può eccepire il difetto di giurisdizione del giudice italiano. Se l’eccezione è fondata, il giudice italiano deve dichiarare il proprio difetto di giurisdizione e il procedimento avviato in Italia viene annullato, come accaduto nel caso di specie con la nullità del decreto ingiuntivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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