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Delibera supercondominio: annullabilità, non nullità

La Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale sulla validità della delibera supercondominio. In un caso riguardante la mancata nomina del rappresentante di un edificio in un supercondominio con più di 60 partecipanti, la Suprema Corte ha stabilito che tale vizio procedurale non comporta la nullità della delibera, bensì la sua semplice annullabilità. La decisione ribalta i giudizi di merito e specifica che la sanzione per la mancata nomina è il ricorso all’autorità giudiziaria per la designazione, non l’invalidità assoluta delle decisioni prese. Viene inoltre precisato che un singolo condomino può impugnare la delibera solo se il rappresentante del suo edificio era assente, dissenziente o astenuto.

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Delibera Supercondominio: Annullabile, Non Nulla, Senza Rappresentante

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su un aspetto cruciale della vita nei grandi complessi immobiliari: la validità di una delibera supercondominio in assenza di un rappresentante designato da uno degli edifici. La Suprema Corte ha stabilito che tale mancanza non rende la delibera nulla, ma semplicemente annullabile, correggendo l’orientamento dei giudici di merito e definendo con precisione i confini tra le due forme di invalidità.

I Fatti del Caso

Una società, proprietaria di alcuni posti auto all’interno di un grande complesso immobiliare (un supercondominio), ha impugnato diverse delibere assembleari. Il motivo della contestazione era la mancata designazione, da parte di uno degli edifici del complesso, del proprio rappresentante obbligatorio per partecipare all’assemblea del supercondominio, come previsto dalla legge per le realtà con più di sessanta partecipanti.

Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano dato ragione alla società, dichiarando la nullità delle delibere. Secondo i giudici di merito, la norma che impone la nomina di un rappresentante è inderogabile e la sua violazione determina un vizio nella costituzione stessa dell’assemblea, con la conseguenza della nullità assoluta delle decisioni prese. Il supercondominio ha quindi presentato ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla Delibera Supercondominio

La Suprema Corte ha accolto il ricorso del supercondominio, cassando la sentenza d’appello e fornendo due principi di diritto fondamentali.

Nullità vs. Annullabilità: la Corretta Sanzione

Il cuore della decisione risiede nella distinzione tra nullità e annullabilità. La Cassazione, richiamando sue precedenti pronunce a Sezioni Unite, ha chiarito che la nullità è una sanzione riservata ai vizi più gravi: oggetto impossibile o illecito, mancanza degli elementi costitutivi essenziali.

La violazione delle norme procedurali, come quelle relative alla convocazione o alla costituzione dell’assemblea, porta invece all’annullabilità. La mancata nomina del rappresentante è un vizio che si colloca in un momento anteriore alla deliberazione e non incide sulla sua sostanza. Pertanto, la sanzione corretta e proporzionata è l’annullabilità, che deve essere fatta valere entro i termini di legge (ex art. 1137 c.c.), e non la nullità, che è imprescrittibile e può essere fatta valere da chiunque.

Legittimazione ad Agire del Singolo Condomino

Il secondo punto affrontato riguarda il diritto del singolo condomino a impugnare la delibera supercondominio. La Corte ha stabilito che l’impugnazione è possibile solo a una condizione precisa: che il rappresentante del proprio edificio, in sede di assemblea del supercondominio, sia risultato assente, dissenziente o astenuto.

Nel caso specifico, la Corte d’Appello non aveva verificato se il rappresentante dell’edificio a cui apparteneva la società ricorrente avesse votato a favore delle delibere. Se avesse votato a favore, la società non avrebbe avuto l’interesse e la legittimazione per agire in giudizio. La Cassazione ha quindi rinviato la causa alla Corte d’Appello per effettuare questa verifica cruciale.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Suprema Corte si fondano su un principio di proporzionalità e conservazione degli atti giuridici. Considerare nulla una delibera per un vizio procedurale sanabile (la nomina del rappresentante può essere richiesta anche all’autorità giudiziaria) creerebbe una grave incertezza nei rapporti giuridici all’interno dei supercondomini. La distinzione tra vizi che portano alla nullità (gravissimi e insanabili) e vizi che portano all’annullabilità (procedurali e sanabili) serve a garantire stabilità e a sanzionare le irregolarità in modo adeguato, senza paralizzare l’attività gestoria del complesso immobiliare. La Corte sottolinea che la sanzione per la mancata nomina non è l’invalidità automatica, ma il meccanismo previsto dalla legge stessa: il ricorso al giudice per la nomina. L’annullabilità, da far valere entro termini precisi, è la conseguenza equilibrata per il vizio procedurale.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un importante vademecum per amministratori e condomini di supercondomini. Le conclusioni pratiche sono due:
1. Una delibera adottata senza la presenza di tutti i rappresentanti nominati non è nulla, ma solo annullabile. Chi intende contestarla deve agire entro i brevi termini previsti dalla legge.
2. Un singolo condomino non può impugnare una delibera del supercondominio se il rappresentante del suo edificio ha votato a favore. Questo principio mira a evitare impugnazioni pretestuose, limitando il diritto di contestazione a chi ha effettivamente subito una decisione contraria alla propria volontà, espressa tramite il proprio rappresentante.

Cosa succede se un edificio in un supercondominio non nomina il suo rappresentante per l’assemblea?
La delibera adottata dall’assemblea non è nulla, ma solo annullabile. La legge prevede che, in caso di inerzia, si possa ricorrere all’autorità giudiziaria per ottenere la nomina del rappresentante.

Una delibera supercondominio adottata senza tutti i rappresentanti è automaticamente nulla?
No. Secondo la Corte di Cassazione, questo è un vizio procedurale che comporta l’annullabilità della delibera, non la sua nullità. La nullità è riservata a vizi molto più gravi, come l’illiceità dell’oggetto della decisione.

Un singolo condomino può sempre impugnare una delibera del supercondominio?
No. Può farlo solo se il rappresentante del suo edificio, durante l’assemblea del supercondominio, si è astenuto, ha votato contro la delibera oppure era assente. Se il rappresentante ha votato a favore, il singolo condomino non ha la legittimazione per impugnare.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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