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Decorrenza assegno invalidità: la data che conta

La Corte d’Appello di Bari ha confermato che la decorrenza dell’assegno di invalidità, quando il requisito sanitario sorge in corso di causa, coincide con la data esatta di insorgenza della patologia. In un caso riguardante un cittadino e un ente previdenziale, è stato stabilito che il pagamento per il primo mese deve essere calcolato pro-rata a partire da tale data, respingendo sia la tesi del pagamento per l’intero mese, sia quella del differimento al mese successivo.

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Pubblicato il 9 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Decorrenza Assegno Invalidità: Vince la Data di Insorgenza della Malattia

La determinazione della decorrenza dell’assegno di invalidità rappresenta un tema cruciale per i cittadini che vedono riconosciuto il proprio diritto nel corso di un procedimento giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Appello di Bari ha ribadito un principio fondamentale: in sede giudiziale, il beneficio previdenziale spetta a partire dal giorno esatto in cui è insorta la condizione invalidante, e non dal primo giorno del mese successivo. Questa decisione chiarisce come il diritto del cittadino sia tutelato contro le lungaggini del processo.

I Fatti di Causa: Dalla Richiesta al Contenzioso Giudiziario

La vicenda trae origine da una sentenza di primo grado che aveva riconosciuto a un cittadino il diritto all’assegno ordinario di invalidità con decorrenza dal 20 maggio 2021. Successivamente, il cittadino otteneva un decreto ingiuntivo per il pagamento del rateo relativo all’intero mese di maggio 2021, pari a € 515,58.

L’ente previdenziale si opponeva a tale decreto, sostenendo che il pagamento dovesse iniziare dal primo giugno 2021. Il Tribunale, in prima istanza, accoglieva parzialmente l’opposizione: revocava il decreto ingiuntivo ma condannava l’ente a pagare una quota parte del rateo, calcolata per il periodo dal 20 al 31 maggio 2021. Insoddisfatte, entrambe le parti proponevano appello.

L’appellante principale (il cittadino) chiedeva il pagamento per l’intero mese di maggio, mentre l’appellante incidentale (l’ente) insisteva per la decorrenza dal mese successivo.

Le Motivazioni della Corte sulla Decorrenza dell’Assegno di Invalidità

La Corte di Appello ha respinto entrambi i ricorsi, confermando integralmente la sentenza di primo grado. Il cuore della decisione risiede nell’applicazione del principio della perpetuatio actionis, consolidato dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione (in particolare, Sezioni Unite n. 12270/2004 e Cass. n. 11259/2010).

Secondo i giudici, la regola che fissa la decorrenza della prestazione al primo giorno del mese successivo all’accertamento (prevista dall’art. 18 del D.P.R. n. 488/1968) si applica esclusivamente al procedimento amministrativo. Nel procedimento giudiziario, invece, vige un principio diverso: la durata del processo non può danneggiare la parte che ha ragione. Di conseguenza, se il requisito sanitario matura nel corso della causa, gli effetti della sentenza retroagiscono al momento esatto dell’insorgenza dello stato invalidante.

La Corte ha specificato che questo orientamento, nato in materia di prestazioni assistenziali, è stato esteso pacificamente anche a quelle previdenziali, come l’assegno ordinario di invalidità. Pertanto, l’ente previdenziale era tenuto a corrispondere la prestazione a partire dal 20 maggio 2021.

Di riflesso, è stata considerata infondata anche la pretesa del cittadino di ricevere l’intera mensilità. Se il diritto sorge il giorno 20 del mese, il pagamento deve essere calcolato in proporzione ai giorni di effettiva spettanza (dal 20 al 31 maggio), non per l’intero mese.

Infine, la Corte ha confermato la compensazione delle spese legali di primo grado, ritenendola giustificata dalla presenza di un, seppur isolato, precedente giurisprudenziale a favore della tesi dell’ente, che creava un margine di incertezza sulla questione.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa sentenza consolida un importante baluardo a tutela dei diritti dei cittadini. Le sue implicazioni sono chiare:

1. Tutela contro i ritardi: Il beneficiario di una prestazione di invalidità riconosciuta in giudizio non viene penalizzato dalla durata del processo. Il suo diritto decorre dal momento effettivo in cui è sorta la necessità, garantendo una protezione economica tempestiva.
2. Certezza del calcolo: Viene stabilito che il calcolo del primo rateo deve essere effettuato pro-rata die. Questo assicura equità, evitando sia un ingiustificato arricchimento del cittadino (che riceverebbe un pagamento per giorni in cui il diritto non era ancora sorto) sia un danno per l’ente.
3. Distinzione tra Sede Amministrativa e Giudiziale: La decisione rafforza la distinzione tra le regole che governano la procedura amministrativa e quelle che tutelano il diritto nel contesto di una causa, dove prevale il principio di non pregiudizio per la parte avente ragione.

In un procedimento giudiziario, da quando inizia a decorrere l’assegno ordinario di invalidità?
L’assegno ordinario di invalidità decorre dalla data di effettiva insorgenza dello stato invalidante, anche se questa cade nel corso del procedimento, e non dal primo giorno del mese successivo all’accertamento.

Se l’assegno di invalidità inizia a metà mese, ho diritto all’intera mensilità?
No, secondo la sentenza, si ha diritto solo alla quota parte del rateo mensile calcolata per i giorni effettivi di spettanza, dal giorno di insorgenza della malattia fino alla fine del mese.

Perché le spese legali sono state compensate tra le parti nonostante la vittoria del cittadino sulla questione principale?
Le spese sono state compensate a causa dell’incertezza sulla questione giuridica della decorrenza. L’esistenza di un precedente, sebbene isolato, della Corte di Cassazione che sosteneva la tesi dell’ente previdenziale ha giustificato la decisione di non far gravare tutte le spese su una sola parte.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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