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Decadenza ricorso agricolo: la notifica telematica

La Corte di Cassazione ha rigettato l’appello di una lavoratrice agricola, confermando che il termine di 120 giorni per impugnare il disconoscimento delle giornate lavorative decorre dalla pubblicazione telematica del provvedimento sul sito dell’ente previdenziale. La Corte ha stabilito che questa modalità di notifica è valida anche per i periodi lavorativi antecedenti l’introduzione della norma, sancendo la decadenza del ricorso agricolo presentato oltre i termini.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Decadenza Ricorso Agricolo: La Notifica Online è Valida anche per il Passato

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di contenzioso previdenziale agricolo: la pubblicazione del provvedimento di disconoscimento delle giornate lavorative sul sito dell’ente fa scattare il termine perentorio di 120 giorni per agire in giudizio. La decadenza del ricorso agricolo è una conseguenza diretta del mancato rispetto di tale termine, anche se il disconoscimento riguarda periodi antecedenti alla legge che ha introdotto la notifica telematica. Analizziamo insieme la vicenda e le importanti conclusioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

Una lavoratrice del settore agricolo si è vista disconoscere un cospicuo numero di giornate lavorative relative all’anno 2007. L’ente previdenziale, conformemente alla normativa vigente, ha pubblicato il provvedimento di cancellazione dagli elenchi nominativi sul proprio sito internet nel giugno 2014. La lavoratrice, tuttavia, ha avviato l’azione giudiziaria per contestare tale provvedimento solo un anno dopo, nel giugno 2015, ben oltre il termine di 120 giorni previsto dalla legge. La Corte d’Appello, riformando la decisione di primo grado, ha accolto l’eccezione dell’ente e ha dichiarato il ricorso tardivo, respingendo la domanda della lavoratrice per intervenuta decadenza.

La Decisione della Corte di Cassazione

La lavoratrice ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo principalmente due motivi: l’errata applicazione della norma sulla notifica telematica a giornate lavorative antecedenti la sua entrata in vigore e la presunta incostituzionalità della stessa. La Suprema Corte ha esaminato congiuntamente i motivi e li ha ritenuti infondati, rigettando il ricorso e confermando la decisione della Corte d’Appello.

Le Motivazioni della Corte sulla decadenza ricorso agricolo

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione dell’articolo 38 del D.L. n. 98 del 2011, che ha introdotto, a partire dal 1° gennaio 2011, la pubblicazione telematica sul sito dell’ente come unica modalità di notificazione dei provvedimenti di disconoscimento.

Secondo la Cassazione, questa norma disciplina la forma della notificazione, un atto procedurale, e non la sostanza del diritto. Pertanto, essa si applica a tutte le notificazioni effettuate dopo la sua entrata in vigore, indipendentemente dall’anno a cui si riferiscono le giornate lavorative oggetto del provvedimento. Il fatto che il disconoscimento riguardasse l’anno 2007 non è rilevante, poiché la notifica è avvenuta nel 2014, quando la legge sulla pubblicazione telematica era pienamente in vigore.

La Corte ha inoltre richiamato una propria consolidata giurisprudenza (in particolare la sentenza n. 37974 del 2022) e una pronuncia della Corte Costituzionale (n. 45 del 2021). Quest’ultima ha già stabilito che il sistema di notificazione tramite pubblicazione sul sito dell’INPS è una forma di pubblicità idonea a integrare la conoscenza legale dell’atto (erga omnes) e, di conseguenza, a far decorrere il termine decadenziale per l’impugnazione. Viene così esclusa ogni illegittimità costituzionale della disposizione.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame consolida un orientamento giurisprudenziale di estrema importanza pratica. I lavoratori del settore agricolo devono essere consapevoli che la pubblicazione online dei provvedimenti che li riguardano sul portale dell’ente previdenziale ha pieno valore di notifica legale. Non è più possibile attendere una comunicazione individuale cartacea. La conseguenza di questa evoluzione normativa e giurisprudenziale è che diventa onere del lavoratore (o del suo patronato/consulente) monitorare costantemente il sito dell’ente per verificare la propria posizione ed evitare la decadenza del ricorso agricolo. La mancata consultazione del sito non costituisce una scusante e il decorso del termine di 120 giorni senza aver proposto azione giudiziaria comporta la perdita definitiva del diritto di contestare il provvedimento.

Quando inizia a decorrere il termine di 120 giorni per impugnare un disconoscimento di giornate agricole?
Il termine inizia a decorrere dal momento della notifica. La Corte di Cassazione conferma che la pubblicazione telematica del provvedimento sul sito internet dell’ente previdenziale per quindici giorni costituisce una forma di notificazione valida a tutti gli effetti.

La notifica telematica si applica anche a disconoscimenti relativi a periodi lavorativi precedenti l’introduzione di tale modalità?
Sì. Secondo la Corte, la norma sulla notificazione (art. 38, D.L. n. 98/2011) riguarda la procedura e si applica a tutte le notifiche effettuate dopo la sua entrata in vigore (1° gennaio 2011), a prescindere dall’anno a cui si riferiscono le giornate lavorative contestate.

Il sistema di notifica tramite pubblicazione online sul sito dell’ente è costituzionale?
Sì. La Corte, richiamando una precedente sentenza della Corte Costituzionale (n. 45/2021), afferma che tale sistema è una forma di pubblicità idonea a garantire la conoscenza legale dell’atto (erga omnes) e a far decorrere legittimamente il termine perentorio di impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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