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Danni da infiltrazioni condominio: la responsabilità

Una sentenza del Tribunale di Roma affronta il tema dei danni da infiltrazioni condominio. Il caso riguarda un proprietario che ha subito danni al proprio appartamento a causa della cattiva manutenzione dei cornicioni e dei canali di gronda comuni. Il Tribunale, basandosi sulla consulenza tecnica, ha affermato la responsabilità oggettiva del condominio ai sensi dell’art. 2051 c.c., condannandolo non solo all’esecuzione dei lavori di ripristino e al risarcimento dei danni materiali, ma anche a rimborsare il proprietario per la perdita economica derivante dalla riduzione del canone di locazione che ha dovuto concedere al proprio inquilino.

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Pubblicato il 17 novembre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Danni da infiltrazioni condominio: chi paga i danni e la perdita di affitto?

I danni da infiltrazioni condominio rappresentano una delle problematiche più frequenti e spinose nella vita condominiale. Quando l’acqua proveniente da parti comuni, come tetti o cornicioni, danneggia una proprietà privata, si pone il problema di determinare le responsabilità e l’entità del risarcimento. Una recente sentenza del Tribunale di Roma offre importanti chiarimenti, condannando un condominio non solo a ripristinare i danni materiali ma anche a risarcire il proprietario per la perdita di guadagno derivante dalla riduzione del canone di locazione.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla richiesta di una società proprietaria di un appartamento di pregio, situato in un elegante stabile. La società lamentava gravi danni da infiltrazioni condominio provenienti dai cornicioni e dai canali di gronda dell’edificio. Tali infiltrazioni avevano causato il degrado dei muri, dei sottobalconi e di altre parti dell’immobile, rendendo il terrazzo di proprietà quasi inutilizzabile.
La situazione era aggravata dal continuo distacco di intonaco e calcinacci, creando un pericolo per persone e cose. La società conduttrice dell’appartamento, a fronte dell’impossibilità di godere pienamente del terrazzo, aveva richiesto e ottenuto una significativa riduzione del canone di locazione. Di fronte all’inerzia del condominio, la proprietaria si è rivolta al Tribunale per chiedere la condanna dell’ente alla messa in sicurezza delle parti comuni e al risarcimento di tutti i danni subiti, inclusi quelli derivanti dal mancato guadagno.

La Posizione del Condominio e lo Svolgimento del Processo

Il Condominio, costituitosi in giudizio, ha respinto ogni addebito, eccependo la genericità delle richieste e tentando di chiamare in causa l’impresa che aveva eseguito dei lavori in passato. Il Tribunale, tuttavia, ha rigettato tale istanza, ritenendola non necessaria ai fini della decisione.
Il punto di svolta del processo è stata la nomina di un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), un esperto incaricato dal giudice di accertare le cause e l’entità dei danni. L’indagine peritale ha confermato pienamente quanto lamentato dalla proprietaria.

L’Analisi della CTU sui danni da infiltrazioni condominio

La relazione del CTU è stata determinante. L’esperto ha accertato che i canali di gronda, inglobati nei cornicioni, erano ostruiti da detriti e vegetazione spontanea. Questa ostruzione impediva il normale deflusso dell’acqua piovana, che, ristagnando, si infiltrava nella struttura del cornicione e tracimava sul terrazzo dell’appartamento sottostante. La CTU ha concluso che la causa delle criticità era da imputare esclusivamente alla scarsa manutenzione delle parti comuni da parte del Condominio. La perizia ha inoltre quantificato i costi necessari per il ripristino dei danni materiali subiti dalla proprietà privata.

Le Motivazioni della Decisione

Il Tribunale ha accolto integralmente le domande della società proprietaria, fondando la sua decisione sulla responsabilità da cose in custodia, prevista dall’articolo 2051 del Codice Civile. Secondo tale norma, il custode di un bene (in questo caso, il Condominio per le parti comuni) è responsabile dei danni causati dal bene stesso, a meno che non provi il caso fortuito, ovvero un evento imprevedibile e inevitabile.
Nel caso di specie, i danni da infiltrazioni condominio erano diretta conseguenza dell’omessa manutenzione, un fattore del tutto imputabile al Condominio. Il giudice ha quindi ritenuto provato il nesso di causalità tra la condotta negligente dell’ente e i danni subiti dall’attrice.
Il Tribunale ha quindi condannato il Condominio a:
1. Eseguire tutte le opere di riparazione e messa in sicurezza dei cornicioni, come indicate dalla CTU.
2. Risarcire i danni materiali all’appartamento, quantificati in euro 3.890,72.
3. Risarcire il danno da mancato guadagno, corrispondente alla riduzione del canone di locazione che la proprietaria ha dovuto concedere al suo inquilino. Tale importo è stato stimato in euro 27.600,00, calcolato sulla base di una riduzione mensile di 600 euro per un periodo di 46 mesi. Il giudice ha ritenuto la documentazione prodotta (la scrittura privata di riduzione del canone) un parametro oggettivo e congruo per la quantificazione del danno.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: il Condominio ha un preciso dovere di custodia e manutenzione delle parti comuni. L’inadempimento di tale dovere comporta una responsabilità diretta per tutti i danni che ne derivano, sia quelli materiali che quelli patrimoniali, come la perdita di reddito da locazione. Per i proprietari, questa decisione conferma la possibilità di ottenere un risarcimento integrale quando la negligenza del condominio incide sul valore locativo del proprio immobile. Per gli amministratori di condominio, essa rappresenta un monito sull’importanza di una manutenzione costante e tempestiva, al fine di prevenire danni e le conseguenti, onerose, azioni legali.

Chi è responsabile per i danni da infiltrazioni provenienti dalle parti comuni di un edificio?
Secondo la sentenza, la responsabilità ricade sul condominio in qualità di custode delle parti comuni, ai sensi dell’art. 2051 del Codice Civile. Tale responsabilità sorge a causa dell’omessa o insufficiente manutenzione dei beni comuni che hanno causato il danno.

Il proprietario di un immobile locato ha diritto a un risarcimento dal condominio se le infiltrazioni causano una riduzione del canone di locazione?
Sì. Il Tribunale ha stabilito che il proprietario ha diritto al risarcimento per il danno da mancato guadagno. La riduzione del canone di locazione, documentata e concordata con l’inquilino a causa dell’inagibilità parziale dell’immobile, costituisce un danno patrimoniale diretto che il condominio responsabile è tenuto a rimborsare.

Le spese di mediazione sono sempre rimborsabili in una causa contro il condominio?
No. In questo caso specifico, il Tribunale ha negato il rimborso delle spese di mediazione perché la procedura era stata attivata in un caso in cui non era una condizione di procedibilità obbligatoria per legge, non trattandosi di ‘materia condominiale’ ai sensi della normativa specifica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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