LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Crediti prededucibili e continuità della crisi

Un fornitore vedeva negato il carattere prededucibile del proprio credito in una liquidazione coatta amministrativa. Il credito era sorto durante una precedente procedura di concordato, ma la Cassazione ha confermato la decisione di merito, escludendo la continuità della crisi tra le due procedure. Un intervallo di quasi due anni di attività d’impresa, con la creazione di nuovi debiti, è stato ritenuto sufficiente a interrompere il nesso causale necessario per la prededuzione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Crediti Prededucibili: La Cassazione Nega la Continuità della Crisi tra Procedure Diverse

L’ammissione dei crediti prededucibili in una procedura concorsuale rappresenta una tutela fondamentale per i creditori che forniscono beni o servizi a un’impresa già in crisi. Ma cosa succede quando un’impresa attraversa più procedure concorsuali nel tempo? Un credito sorto nella prima procedura mantiene la sua priorità anche nella seconda? Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha fornito un importante chiarimento sul concetto di “continuità della crisi”, un requisito essenziale per il riconoscimento di tale priorità.

I Fatti del Caso: La Nascita del Credito

La vicenda ha origine dalla richiesta di un’azienda fornitrice di tubi di vedere riconosciuto il proprio credito come prededucibile nell’ambito della Liquidazione Coatta Amministrativa di una grande società cooperativa. Il credito era sorto in esecuzione di un contratto di vendita stipulato nel marzo 2013. All’epoca, la cooperativa aveva già depositato, nel febbraio 2013, una domanda di concordato “in bianco”, comunicando ai creditori che i debiti sorti successivamente sarebbero stati considerati, appunto, prededucibili.

La Traiettoria dell’Impresa: Dalla Ristrutturazione alla Nuova Crisi

La prima procedura non si è evoluta in un concordato pieno. La cooperativa ha invece optato per la richiesta di omologa di una serie di accordi di ristrutturazione dei debiti, ottenendola nel luglio 2013. Per quasi due anni, l’azienda ha continuato a operare, acquisendo nuove commesse e, al contempo, accumulando un nuovo e ingente indebitamento.

Questo periodo di apparente normalità si è concluso nel maggio 2015, quando, a fronte di una nuova e più grave crisi, la società ha depositato una seconda domanda di concordato, sfociata poi nella procedura definitiva di Liquidazione Coatta Amministrativa. È in questa fase che il fornitore di tubi ha chiesto che il suo vecchio credito, risalente al 2013, fosse pagato in via prioritaria.

Il Dibattito sulla Continuità e i Crediti Prededucibili

Il Tribunale di merito ha respinto la richiesta del fornitore. La motivazione principale si è basata sulla mancanza di un “collegamento causale” tra la prima procedura del 2013 e quella finale del 2015. Secondo i giudici, i quasi due anni intercorsi, la prosecuzione dell’attività d’impresa e la significativa alterazione del passivo (con un aumento dei debiti di 187 milioni di euro) dimostravano che la seconda crisi era un evento nuovo e distinto, non una mera prosecuzione della prima. Di conseguenza, il credito sorto in funzione della prima procedura non poteva essere considerato prededucibile nella seconda.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione, investita della questione, ha dichiarato il ricorso del fornitore inammissibile, confermando la linea del Tribunale. Gli Ermellini hanno ribadito un principio fondamentale: l’accertamento della continuità o discontinuità di uno stato di insolvenza è un “giudizio di fatto”, riservato al giudice di merito e non sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici che in questo caso non sono stati riscontrati.

Nel merito, la Corte ha sottolineato come la valutazione del Tribunale non si fosse basata solo sul fattore tempo, ma su un’analisi complessiva che includeva la prosecuzione dell’attività e l’evoluzione negativa del patrimonio. Ancor più decisivo, secondo la Cassazione, è stato il passaggio attraverso l’omologazione degli accordi di ristrutturazione nel 2013. Tale evento ha, di fatto, interrotto la continuità dell’insolvenza, determinando un “ritorno in bonis” della società, anche se solo temporaneo. Questa cesura ha reciso il legame che avrebbe potuto giustificare la prededucibilità del credito nella procedura successiva.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Creditori

La decisione offre una lezione importante per chi opera con imprese in difficoltà. La prededuzione non è un’etichetta permanente che un credito si porta dietro attraverso le vicissitudini di un’impresa. Il diritto a essere pagati con priorità è strettamente legato alla specifica procedura in funzione della quale il credito è sorto.

Se tra una procedura e l’altra intercorre un periodo di tempo significativo in cui l’azienda torna a operare, contraendo nuovi debiti e alterando la propria struttura finanziaria, il nesso di continuità si spezza. I creditori, pertanto, non possono dare per scontato che la priorità acquisita in una prima fase di crisi si estenda automaticamente a una crisi successiva e autonoma, anche se riguarda lo stesso soggetto.

Un credito sorto durante un ‘concordato in bianco’ è sempre prededucibile in una successiva procedura di liquidazione?
No. Secondo la decisione in esame, se tra la prima procedura e quella successiva intercorre un lasso di tempo significativo durante il quale l’impresa prosegue la propria attività, generando una nuova e distinta crisi, il nesso causale si interrompe e il credito perde il suo carattere prededucibile.

Cosa interrompe la ‘continuità della crisi’ tra due procedure concorsuali?
La continuità è interrotta da fattori quali un notevole intervallo temporale, la prosecuzione dell’attività d’impresa, la contrazione di nuove e significative obbligazioni e una modifica sostanziale dello stato passivo. In particolare, l’omologazione di accordi di ristrutturazione del debito può segnare un ‘ritorno in bonis’ che recide il legame con la crisi precedente.

La valutazione sulla continuità della crisi è una questione di diritto o di fatto?
È un ‘giudizio di fatto’, ovvero una valutazione basata sulle circostanze specifiche del caso, che spetta al giudice di merito (es. il Tribunale). La Corte di Cassazione può intervenire solo se la decisione del giudice di merito presenta errori di diritto o vizi di motivazione evidenti, ma non può riesaminare i fatti per giungere a una diversa conclusione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati