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Costo assicurazione usura: va incluso nel calcolo?

La Corte di Cassazione ha stabilito che, per la verifica del superamento del tasso soglia di usura, il costo dell’assicurazione collegata a un finanziamento deve essere sempre incluso nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG). L’ordinanza conferma che la legge primaria (art. 644 c.p.) prevale sulle normative secondarie, come le istruzioni della Banca d’Italia, che potrebbero escludere tali costi. La decisione è scaturita dal ricorso di un istituto di credito contro la condanna a restituire a una cliente somme indebitamente riscosse per un finanziamento risultato usurario proprio a causa del calcolo del costo assicurazione usura.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Bancario, Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Costo Assicurazione Usura: La Cassazione Conferma l’Inclusione nel Calcolo del TEG

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale in materia di contratti di finanziamento: il costo assicurazione usura deve essere sempre considerato nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG) per verificare il rispetto delle soglie anti-usura. Questa decisione consolida un orientamento giurisprudenziale a tutela dei consumatori, chiarendo che la legge primaria prevale su qualsiasi disposizione secondaria, incluse le istruzioni della Banca d’Italia.

I Fatti del Caso

Una cliente aveva ottenuto una sentenza favorevole sia in primo grado che in appello, con la quale un istituto di credito era stato condannato a restituirle oltre 5.000 euro. Tale somma era stata ritenuta indebitamente riscossa nell’ambito di un contratto di finanziamento che, secondo i giudici di merito, presentava un tasso di interesse usurario. La controversia verteva su un punto cruciale: per determinare se il tasso fosse superiore alla soglia legale, era necessario includere nel conteggio anche i costi della polizza assicurativa stipulata contestualmente al finanziamento.
La banca, non accettando la decisione della Corte d’Appello, ha proposto ricorso per cassazione. La sua difesa si basava sull’argomento che, al tempo della stipula del contratto, le istruzioni della Banca d’Italia e un decreto ministeriale escludevano esplicitamente tali oneri assicurativi dal calcolo del TEG.

La Decisione della Corte di Cassazione e il costo assicurazione usura

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della banca, confermando integralmente le sentenze dei gradi precedenti. Gli Ermellini hanno stabilito che la pretesa dell’istituto di credito era infondata. La Corte ha ribadito che, ai fini della valutazione della natura usuraria di un tasso di interesse, il criterio da seguire è quello onnicomprensivo dettato dall’articolo 644 del Codice Penale. Questo articolo impone di considerare tutte le commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese collegate all’erogazione del credito, ad eccezione di imposte e tasse.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della motivazione risiede nella gerarchia delle fonti del diritto. La Corte di Cassazione ha spiegato che la disciplina anti-usura è contenuta in una norma primaria, l’articolo 644 c.p., integrato dalla Legge n. 108/1996. Le istruzioni emanate dalla Banca d’Italia, invece, sono norme di rango secondario.
Di conseguenza, queste istruzioni non possono derogare o modificare quanto previsto dalla legge. Se una norma secondaria si pone in contrasto con una norma primaria, essa deve essere disapplicata in quanto priva di efficacia vincolante. Il principio onnicomprensivo dell’art. 644 c.p. è chiaro: ogni costo che il cliente deve sostenere per ottenere il credito deve essere incluso nel calcolo del TEG. Questo vale a maggior ragione per una polizza assicurativa quando, come nel caso di specie, essa è di fatto una condizione per l’ottenimento del finanziamento stesso. Pertanto, il costo assicurazione usura diventa un elemento essenziale per la corretta determinazione del costo totale del credito.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame rafforza un principio cardine a protezione dei debitori: la valutazione dell’usura deve basarsi sul costo effettivo e totale del credito, senza esclusioni arbitrarie dettate da regolamenti amministrativi. La decisione chiarisce che la sostanza prevale sulla forma: se un costo è funzionale all’ottenimento del finanziamento, deve rientrare nel calcolo del TEG. Per i consumatori, questo significa una maggiore tutela contro pratiche finanziarie potenzialmente vessatorie. Per gli intermediari finanziari, rappresenta un monito a conformarsi scrupolosamente alla legge primaria, evitando di fare affidamento su istruzioni secondarie che potrebbero rivelarsi inefficaci in sede giudiziaria.

Il costo della polizza assicurativa abbinata a un finanziamento va calcolato per verificare se il tasso è usurario?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che il costo dell’assicurazione, se sostenuto dal debitore per ottenere il credito, deve essere incluso nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG) ai fini della verifica del superamento del tasso soglia di usura.

Le Istruzioni della Banca d’Italia possono escludere dei costi dal calcolo del TEG per la verifica dell’usura?
No. Le Istruzioni della Banca d’Italia sono norme secondarie e non possono derogare alla legge primaria (art. 644 del codice penale). Se le istruzioni contrastano con il principio onnicomprensivo della legge, che impone di includere tutte le spese collegate al credito, esse sono prive di efficacia vincolante e non devono essere applicate.

Qual è il principio fondamentale per determinare il tasso di interesse usurario secondo la Cassazione?
Il principio fondamentale è quello dell’onnicomprensività. Ai sensi dell’art. 644 del codice penale, per la determinazione del tasso di interesse usurario si deve tenere conto di tutte le commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse solo quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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