LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Correzione errore materiale: la Corte corregge sé stessa

La Corte di Cassazione ha accolto un’istanza di correzione errore materiale presentata da un’Università. L’ordinanza originale conteneva diversi errori, tra cui i nomi dei ricorrenti, i legali della controparte e la sede della Corte d’Appello. La Cassazione ha riconosciuto le sviste come evidenti e ha disposto la modifica del provvedimento, chiarendo che tale procedura, avendo natura amministrativa, non prevede la condanna alle spese.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Correzione Errore Materiale: L’Importanza della Precisione negli Atti Giudiziari

Nel complesso mondo del diritto, la precisione è fondamentale. Ogni parola, nome e riferimento in un atto giudiziario ha un peso. Tuttavia, anche i giudici possono commettere sviste. L’istituto della correzione errore materiale serve proprio a sanare queste imprecisioni senza alterare la sostanza della decisione. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come funziona questo meccanismo, sottolineando l’importanza della pignoleria formale per la certezza del diritto.

Il Caso in Esame: Una Catena di Sviste

La vicenda trae origine da un’istanza presentata da un importante Ateneo statale, parte di un precedente giudizio. L’Università lamentava la presenza di diversi errori in un’ordinanza della Corte di Cassazione che aveva definito il ricorso. Nello specifico, gli errori segnalati erano tre:

1. Errata indicazione dei difensori: Nell’epigrafe del provvedimento, la difesa dell’Ateneo era stata attribuita all’Avvocatura Generale dello Stato, mentre in realtà era assistito da avvocati del libero foro.
2. Errata indicazione della sede giudiziaria: In un passaggio del testo, si faceva riferimento alla Corte d’Appello di Napoli, quando invece la decisione impugnata era stata emessa dalla Corte d’Appello di Roma.
3. Errata indicazione dei nomi dei ricorrenti: I nomi di due dei tre ricorrenti erano stati riportati con evidenti errori di battitura.

Questi errori, sebbene non incidenti sul merito della decisione (che rimaneva invariata), creavano una discrepanza tra l’atto e la realtà processuale.

La Procedura di Correzione Errore Materiale in Cassazione

La Corte di Cassazione, esaminata l’istanza, ha riconosciuto l’evidenza degli errori. Gli sbagli erano facilmente riscontrabili confrontando l’ordinanza con gli atti del fascicolo, come il ricorso originale e il controricorso. Per questo motivo, la Corte ha disposto la correzione del proprio provvedimento, ordinando alla Cancelleria di annotare le modifiche sull’originale.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha stabilito che:

* Nell’epigrafe, i nomi dei ricorrenti dovevano essere corretti per rispecchiare fedelmente quelli reali.
* Sempre nell’epigrafe, l’indicazione dei difensori dell’Università doveva essere sostituita con i nomi e il domicilio dei legali effettivi, eliminando il riferimento errato all’Avvocatura dello Stato.
* Nel corpo del testo, il riferimento alla “Corte d’appello di Napoli” doveva essere sostituito con “La Corte d’appello di Roma”.

Un punto cruciale della decisione riguarda le spese del procedimento di correzione. La Corte ha chiarito che, avendo tale procedura natura amministrativa e non giurisdizionale, non vi è luogo a provvedere sulle spese. Questo principio, supportato da una precedente pronuncia delle Sezioni Unite, sottolinea che la correzione è un atto dovuto per ripristinare la correttezza formale, non una nuova fase di contenzioso tra le parti.

Conclusioni: La Funzione della Correzione

Questo caso dimostra come l’ordinamento preveda uno strumento agile ed efficace per rimediare a sviste che, pur essendo puramente formali, potrebbero generare confusione o problemi pratici nell’esecuzione del provvedimento. La correzione errore materiale garantisce l’accuratezza e la coerenza degli atti giudiziari, rafforzando la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario. Ribadisce, inoltre, che l’obiettivo è ripristinare la verità formale senza riaprire il dibattito sul merito della causa, separando nettamente l’attività di emendamento dall’attività decisoria vera e propria.

Cosa si intende per “errore materiale” in un’ordinanza giudiziaria?
Per errore materiale si intende una svista, un’omissione o un errore di calcolo che non incide sul contenuto logico-giuridico della decisione. Nel caso specifico, si trattava di nomi trascritti in modo errato, di un’errata indicazione dei difensori e della sede del tribunale d’appello.

Chi può avviare il procedimento per la correzione di un errore materiale?
Il procedimento può essere avviato su istanza di una delle parti che rileva l’errore, come ha fatto l’Università in questo caso. Tuttavia, la Corte può anche procedere alla correzione d’ufficio, cioè di propria iniziativa, qualora si accorga della svista.

La procedura di correzione di un errore materiale comporta l’addebito di spese legali?
No. L’ordinanza chiarisce che il procedimento di correzione ha natura amministrativa e non giurisdizionale. Di conseguenza, non si procede alla liquidazione delle spese legali, poiché non si tratta di una nuova fase del contenzioso ma di un’attività volta a ripristinare la correttezza formale dell’atto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati