Correzione Errore Materiale: Quando la Corte di Cassazione Interviene d’Ufficio
L’ordinamento giuridico prevede strumenti per garantire non solo la giustizia sostanziale, ma anche la precisione formale delle decisioni. La correzione errore materiale è uno di questi, fondamentale per rimediare a sviste che potrebbero compromettere la chiarezza di un provvedimento. Un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come questo meccanismo funzioni, anche quando attivato d’ufficio dalla stessa Corte.
Il Caso in Esame: Un Errore nel Dispositivo
La vicenda trae origine da un contenzioso tra un istituto di credito e il fallimento di una società cooperativa. La Corte di Cassazione si era già pronunciata sulla questione con una precedente ordinanza. Tuttavia, a seguito di un controllo, il Presidente della Prima Sezione Civile ha rilevato la presenza di un errore materiale proprio nella parte dispositiva di quella decisione, ovvero nella sezione che contiene il comando finale del giudice.
L’errore consisteva in un’inesatta trascrizione dell’esito dei motivi del ricorso. Di fronte a questa discrepanza, è stata avviata la procedura per sanare il vizio.
Il Meccanismo della Correzione Errore Materiale
La correzione errore materiale è una procedura speciale che consente di rettificare errori di calcolo, omissioni o refusi evidenti all’interno di un provvedimento giudiziario. È importante sottolineare che questo strumento non può essere utilizzato per modificare la sostanza della decisione o per rimediare a errori di giudizio. Il suo scopo è unicamente quello di far coincidere il testo scritto del provvedimento con la reale volontà del collegio giudicante.
Questo procedimento può essere attivato su istanza di una delle parti o, come nel caso di specie, d’ufficio dal giudice che ha emesso il provvedimento.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Corte, riunitasi in camera di consiglio, ha confermato la presenza dell’errore e ha disposto la sua correzione. L’intervento è stato rapido e mirato, a dimostrazione dell’efficienza del sistema nel preservare l’integrità dei propri atti.
L’Iter Procedurale d’Ufficio
Il provvedimento datato 8 gennaio 2024, con cui il Presidente ha dato avvio al procedimento, dimostra la capacità del sistema giudiziario di autocorreggersi. Rilevata la ‘materialità dell’errore’, la Corte ha fissato un’udienza per deliberare sulla correzione, garantendo la trasparenza del processo.
L’Importanza della Precisione nei Provvedimenti Giudiziari
Questa ordinanza, sebbene verta su un aspetto prettamente procedurale, ribadisce un principio fondamentale: la chiarezza e l’esattezza dei provvedimenti giudiziari sono essenziali per la certezza del diritto. Un dispositivo errato può generare confusione e ulteriori contenziosi, vanificando l’efficacia della decisione stessa.
Le Motivazioni
La motivazione alla base della decisione è semplice e diretta: la constatazione di una discrepanza materiale tra la volontà del collegio giudicante e la sua trascrizione nel testo dell’ordinanza precedente. L’errore era palese e non richiedeva un riesame del merito della controversia. L’intervento d’ufficio si fonda sul dovere del giudice di assicurare la correttezza formale dei propri atti, un presupposto indispensabile per la loro esecuzione e per la fiducia dei cittadini nella giustizia.
Le Conclusioni
Il caso in esame dimostra come lo strumento della correzione errore materiale sia un presidio di garanzia e di efficienza del sistema legale. La capacità della Corte di Cassazione di intervenire prontamente e d’ufficio per emendare i propri errori rafforza l’autorevolezza delle sue decisioni e assicura che il dettato della giustizia sia non solo equo nella sostanza, ma anche ineccepibile nella forma.
Cosa si intende per correzione di errore materiale?
È una procedura giuridica che permette di correggere errori puramente formali, come sviste di scrittura o errori di calcolo, in un provvedimento giudiziario, senza alterarne il contenuto decisionale sostanziale.
La Corte di Cassazione può avviare la procedura di correzione di propria iniziativa?
Sì, il caso in esame dimostra che la Corte può procedere ‘d’ufficio’, cioè di sua iniziativa, quando rileva la presenza di un errore materiale, senza attendere una richiesta dalle parti coinvolte nel processo.
Qual era l’errore oggetto della correzione in questo specifico caso?
L’errore risiedeva nella parte dispositiva di una precedente ordinanza, dove la decisione sui singoli motivi del ricorso era stata trascritta in modo non corretto rispetto a quanto effettivamente deliberato dal collegio giudicante.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 11605 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 1 Num. 11605 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME
Data pubblicazione: 03/05/2025
ORDINANZA
sul ricorso n. 698/2024 r.g. proposto da:
RAGIONE_SOCIALE, elettivamente domiciliata in ROMA, INDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE, rappresentata e difesa dall’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE
-ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE elettivamente domiciliato in ROMA, INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato NOME (CODICE_FISCALE rappresentato e difeso dall’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE
-controricorrente –
in relazione all ‘ istanza di correzione di errore materiale dell ‘ ordinanza n. 35920/2023, emessa dalla Corte di Cassazione in data 22.12.2023;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 26/3/2026 dal Consigliere dott. NOME COGNOME
RILEVATO CHE
con provvedimento datato 8 gennaio 2024 il Presidente titolare della Prima Sezione Civile disponeva procedersi d’ufficio alla correzione di errore materiale dell ‘ ordinanza indicata in epigrafe;
-stante la materialità dell’errore riscontrato;
P.Q.M.
dispone che laddove nella parte dispositiva dell’ordinanza n. 35920/2023, emessa dalla Corte di Cassazione in data 22.12.2023, è scritto ‘ Accoglie il terzo motivo del ricorso, rigetta il primo e dichiara inammissibili il secondo e il quarto, cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvia alla Corte d’appello di Roma, in diversa composizione, cui demanda di