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Copertura assicurativa eventi atmosferici: i limiti

Una proprietaria ha citato in giudizio la sua assicurazione per ottenere il risarcimento completo dei danni causati da una tromba d’aria, inclusi i costi di rimozione di numerosi alberi. La compagnia aveva liquidato solo una parte del danno, escludendo proprio tali costi. Il Tribunale di Milano ha dato ragione all’assicurazione, chiarendo che la polizza per la copertura assicurativa eventi atmosferici escludeva espressamente i danni a piante e aree esterne. La compagnia è stata però sanzionata per non aver partecipato alla mediazione obbligatoria.

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Pubblicato il 26 dicembre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Copertura Assicurativa Eventi Atmosferici: Quando il Danno al Parco non è Risarcito

Un violento evento atmosferico può causare danni ingenti a un’abitazione. Ma cosa succede quando a essere danneggiati sono gli alberi secolari del parco di pertinenza? La polizza copre sempre questi costi? Una recente sentenza del Tribunale di Milano fa luce sui limiti della copertura assicurativa eventi atmosferici, sottolineando l’importanza di leggere attentamente ogni clausola del contratto.

I Fatti del Caso: Una Tromba d’Aria e la Richiesta di Risarcimento

La proprietaria di un immobile, a seguito di una violenta tromba d’aria che aveva causato la caduta di venti alberi secolari nel parco di pertinenza, denunciava il sinistro alla propria compagnia assicurativa. Il danno complessivo ammontava a oltre 45.000 euro, comprensivi dei costi di ripristino del tetto del garage, della riparazione di tende da sole e, soprattutto, della rimozione degli alberi sradicati e della conseguente pulizia del parco.

La compagnia, tuttavia, liquidava un indennizzo di soli 13.400 euro circa, trattenuto dalla proprietaria a titolo di acconto. La somma esclusa, pari a circa 31.800 euro, corrispondeva principalmente ai costi sostenuti per la gestione degli alberi caduti. Ritenendo di aver diritto al risarcimento integrale, la proprietaria avviava una causa contro l’assicurazione.

L’Analisi del Giudice sulla Copertura Assicurativa per Eventi Atmosferici

Il Tribunale di Milano ha rigettato la domanda della proprietaria, ritenendo corretta la liquidazione parziale effettuata dalla compagnia assicurativa. Il punto centrale della decisione risiede nell’interpretazione del contratto di polizza.

La copertura invocata dall’assicurata era quella aggiuntiva per “Eventi atmosferici”. Tuttavia, il giudice ha evidenziato come le condizioni contrattuali, sia nel documento informativo che nel testo di polizza, escludessero espressamente dalla copertura “i danni subiti da enti posti all’aperto, alberi, piante, coltivazioni floreali e agricole in genere”.

Di conseguenza, i costi per la rimozione degli alberi abbattuti e per il ripristino del parco, essendo aree pertinenziali esterne all’edificio, non potevano essere rimborsati. La somma già versata dalla compagnia era invece stata calcolata correttamente, coprendo i danni diretti al fabbricato e le spese di demolizione e sgombero nei limiti del 10% previsti dalla polizza, al netto dello scoperto contrattuale.

La Sanzione per Mancata Partecipazione alla Mediazione

Un aspetto interessante della sentenza riguarda la procedura di mediazione. Nonostante avesse ragione nel merito della questione assicurativa, la compagnia è stata sanzionata per non aver partecipato al tentativo di mediazione obbligatoria, pur essendo stata regolarmente invitata.

Il giudice ha condannato la compagnia a versare allo Stato un importo pari al doppio del contributo unificato del giudizio. Questa sanzione dimostra che la partecipazione alla mediazione è un dovere processuale la cui violazione viene punita a prescindere dall’esito finale della causa. Per questa stessa ragione, e per il fatto che la compagnia aveva dettagliato i suoi calcoli solo in corso di causa, il Tribunale ha deciso di compensare integralmente le spese di lite tra le parti.

Le Motivazioni della Decisione

La decisione del Tribunale si fonda su un principio cardine del diritto dei contratti: la polizza assicurativa ha forza di legge tra le parti. Il giudice non può estendere la garanzia oltre i limiti chiaramente pattuiti. Le clausole di esclusione, se formulate in modo chiaro e specifico come nel caso di specie, sono pienamente valide ed efficaci. La richiesta di risarcimento per i danni agli alberi si scontrava direttamente con una precisa esclusione contrattuale, rendendo la domanda infondata.

Conclusioni

Questa sentenza offre un importante monito per chiunque stipuli una polizza assicurativa per la propria abitazione. È fondamentale non dare per scontato che ogni parte della proprietà sia coperta, ma leggere con la massima attenzione le condizioni contrattuali, specialmente le sezioni relative a esclusioni, limiti di indennizzo e scoperti. I danni a giardini, parchi, alberi e altre strutture esterne sono spesso oggetto di specifiche limitazioni. Inoltre, il caso ribadisce l’obbligatorietà e la serietà della procedura di mediazione: ignorarla può costare caro, anche in caso di vittoria nel merito.

I danni causati dalla caduta di alberi in seguito a un evento atmosferico sono sempre coperti dall’assicurazione?
No, non sempre. La copertura dipende dalle specifiche clausole della polizza. Nel caso esaminato, la polizza per “eventi atmosferici” escludeva esplicitamente i danni a enti posti all’aperto, alberi e piante, pertanto il costo per la loro rimozione non è stato risarcito.

Cosa succede se una parte non si presenta alla mediazione obbligatoria?
La parte che non partecipa alla mediazione senza un giustificato motivo può essere sanzionata dal giudice, anche se vince la causa. In questa vicenda, la compagnia assicurativa è stata condannata a pagare all’Erario una somma pari al doppio del contributo unificato versato per il giudizio.

Perché il giudice ha compensato le spese legali tra le parti?
Il giudice ha deciso di compensare le spese, cioè ogni parte ha pagato il proprio avvocato, perché sebbene la domanda dell’assicurato sia stata respinta, la compagnia assicurativa aveva chiarito i criteri di calcolo dell’indennizzo solo in corso di causa e, soprattutto, non aveva partecipato alla procedura di mediazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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