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Contratto a termine acausale: legittimo per i postali

Un lavoratore ha impugnato un contratto a termine acausale stipulato con un’azienda di servizi postali, contestandone la validità e l’errato calcolo del limite di assunzioni del 15%. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, affermando la legittimità del contratto a termine acausale per questo specifico settore, in virtù di una scelta precisa del legislatore. Inoltre, ha chiarito che il limite percentuale del 15% va calcolato sull’intero organico aziendale e non solo su una parte di esso.

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Contratto a Termine Acausale: La Cassazione Conferma la Legittimità per i Servizi Postali

Il contratto a termine acausale rappresenta una delle figure più dibattute nel diritto del lavoro italiano, ponendo un’eccezione alla regola generale che impone una giustificazione per l’apposizione di un termine. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 8204/2019, ha fornito chiarimenti cruciali sulla sua applicazione nel settore dei servizi postali, affrontando due temi centrali: la legittimità di tali contratti e i criteri per il calcolo del limite percentuale di assunzioni.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dall’impugnazione di un contratto a tempo determinato da parte di un lavoratore, assunto per un breve periodo da una nota società di servizi postali. Il lavoratore sosteneva la nullità del contratto poiché privo della specifica indicazione delle ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive, come richiesto in via generale dal D.Lgs. 368/2001. Dopo aver visto respinte le sue domande sia in primo grado che in appello, il lavoratore ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, sollevando diverse questioni, tra cui la presunta illegittimità della norma che consente contratti acausali nel settore postale e l’errato calcolo del tetto massimo di assunzioni a termine.

L’Analisi della Corte: Legittimità del Contratto a Termine Acausale

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione dell’art. 2, comma 1-bis, del D.Lgs. 368/2001. Questa norma, introdotta dalla legge finanziaria del 2006, prevede una disciplina speciale per le aziende che forniscono servizi postali, consentendo la stipula di contratti a termine senza l’obbligo di specificare la causale. La Corte di Cassazione ha rigettato le censure del ricorrente, ribadendo un orientamento ormai consolidato. Secondo gli Ermellini, questa eccezione non viola i principi comunitari. Si tratta, infatti, di una scelta discrezionale del legislatore che ha effettuato una valutazione ‘ex ante’ (cioè a priori), ritenendo che le specificità del settore postale giustificassero un regime di maggiore flessibilità. La giustificazione del contratto è, in questo caso, insita nella legge stessa, rendendo superflua la sua esplicitazione nel singolo contratto di lavoro.

Il Calcolo del Contingentamento: L’Organico Aziendale Completo

Un altro motivo di ricorso riguardava la violazione del limite quantitativo del 15% per le assunzioni a termine. Il lavoratore sosteneva che tale percentuale dovesse essere calcolata unicamente sul personale impiegato nel ‘servizio postale in senso stretto’, escludendo altri settori dell’azienda. Anche su questo punto, la Cassazione ha dato torto al lavoratore. I giudici hanno chiarito che, ai fini del rispetto del limite percentuale, si deve fare riferimento all’intero organico aziendale. La norma anti-abuso che fissa il tetto massimo di assunzioni ha una finalità generale e deve essere applicata all’impresa nel suo complesso. Calcolare il limite su una base più ristretta rischierebbe di vanificare lo scopo della legge, permettendo un facile aggiramento del vincolo. La Corte ha inoltre sottolineato che il lavoratore aveva contestato i dati forniti dall’azienda in modo generico, senza fornire prove concrete a sostegno della sua tesi.

La Questione Procedurale delle Pagine Mancanti

In via preliminare, il ricorrente aveva lamentato la nullità della sentenza d’appello perché gli era stata notificata priva di due pagine. La Corte ha respinto anche questa doglianza, osservando che, nonostante la mancanza, l’iter logico-giuridico della decisione era pienamente comprensibile dalle parti restanti. Pertanto, l’incompletezza materiale non era tale da inficiare la validità del provvedimento.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano su due pilastri principali. Il primo è il rispetto della discrezionalità del legislatore, che ha il potere di individuare settori meritevoli di una disciplina speciale, come quella del contratto a termine acausale per i servizi postali. Questa scelta è stata ritenuta conforme ai principi europei, come già stabilito in precedenti e autorevoli pronunce, anche delle Sezioni Unite. Il secondo pilastro è un’interpretazione sistematica e finalistica della norma sul contingentamento. Per garantire l’efficacia della limitazione anti-abuso, la base di calcolo deve essere la più ampia possibile, ovvero l’intera forza lavoro dell’impresa, per evitare che la frammentazione in diversi settori possa eludere il rispetto del limite legale.

Conclusioni

La sentenza n. 8204/2019 consolida un importante principio: la legittimità dei contratti a termine acausali nei settori specificamente previsti dalla legge, come quello postale, non può essere messa in discussione sulla base di un presunto contrasto con la normativa generale o europea. Inoltre, fornisce un’indicazione operativa chiara per le aziende: il calcolo del limite percentuale di assunzioni a termine va effettuato sull’organico complessivo. Per i lavoratori, la decisione chiarisce che le contestazioni su questi punti hanno scarse probabilità di successo, a meno che non si dimostri in modo specifico e documentato il superamento effettivo dei limiti quantitativi imposti dalla legge.

È valido un contratto a termine senza una causale specifica stipulato con un’azienda di servizi postali?
Sì. La Corte di Cassazione ha confermato che la legge (art. 2, comma 1-bis, D.Lgs. 368/2001) consente legittimamente a queste aziende di stipulare contratti a termine acausali, poiché il legislatore ha già valutato a priori le ragioni che giustificano questa eccezione.

Come si calcola il limite del 15% per le assunzioni a tempo determinato in una grande azienda con diversi settori?
Il limite percentuale del 15% deve essere calcolato sull’intero organico aziendale e non solo sul personale addetto a un settore specifico (come quello postale in senso stretto). La base di calcolo, come chiarito dalla Corte, è l’intera impresa.

Una sentenza notificata con delle pagine mancanti è sempre nulla?
No, non necessariamente. Secondo la Corte, se la motivazione della decisione rimane comprensibile e l’iter logico del giudice è ricostruibile dalle parti restanti del testo, la mancanza di alcune pagine (in questo caso, quelle relative alla narrazione dei fatti) non è sufficiente a causare la nullità della sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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