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Contratti agrari: la Cassazione rinvia il caso

Due fratelli hanno citato in giudizio un ente pubblico per vedersi riconosciuto lo status di affittuari di alcuni lotti di terreno in virtù di specifici contratti agrari. Dopo la sconfitta sia in primo grado che in appello, hanno presentato ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, ravvisando la complessità e la novità delle questioni legali sollevate, ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la trattazione del caso a una pubblica udienza, senza decidere nel merito.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Contratti agrari: la Cassazione rinvia a pubblica udienza per la novità del caso

L’interpretazione e l’applicazione dei contratti agrari rappresentano un campo del diritto civile denso di tecnicismi e di questioni complesse. Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione (n. 9588/2024) illumina perfettamente questo scenario, decidendo di non risolvere immediatamente una controversia, ma di rinviarla a una pubblica udienza per la sua particolare rilevanza e novità. Analizziamo insieme questo interessante provvedimento.

La vicenda giudiziaria: la richiesta di riconoscimento dello status di affittuari

La controversia ha origine dall’azione legale intrapresa da due fratelli, imprenditori agricoli, contro un’Azienda Speciale che gestisce terreni silvo-pastorali per conto di un Comune. I due fratelli chiedevano al Tribunale di Catania, in sezione specializzata agraria, di accertare il loro status di affittuari di alcuni lotti di terreno. Tale richiesta si fondava su due contratti, uno stipulato nel 2012 e l’altro nel 2015.

L’obiettivo dei ricorrenti era ottenere lo svincolo delle particelle oggetto dei contratti per poter gestire pienamente il loro fascicolo aziendale, proseguire negli impegni assunti per le misure agroambientali e presentare la domanda unica per i contributi.

L’ente pubblico si è costituito in giudizio, opponendosi alla domanda. Sia il Tribunale in primo grado che la Corte d’Appello di Catania hanno respinto le richieste degli agricoltori, condannandoli al pagamento delle spese legali.

Il ricorso in Cassazione e le questioni sui contratti agrari

Contro la sentenza della Corte d’Appello, i due fratelli hanno proposto ricorso per cassazione, articolando le loro difese in cinque motivi. La questione centrale verteva, presumibilmente, sulla natura, validità ed efficacia dei contratti agrari stipulati e sul diritto a essere riconosciuti come legittimi affittuari.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, esaminando il ricorso, ha emesso un’ordinanza interlocutoria, un atto che non definisce il giudizio ma ne governa lo svolgimento. I giudici hanno ritenuto che i motivi del ricorso sollevassero “questioni complesse e rilevanti, caratterizzate anche dalla novità”. Questa valutazione è cruciale: quando un caso presenta profili giuridici non ancora consolidati o particolarmente intricati, la Corte preferisce una discussione più approfondita rispetto a quella, più snella, che avviene in camera di consiglio. Per questo motivo, ha stabilito che la trattazione del ricorso debba avvenire in una pubblica udienza, dove i difensori delle parti potranno esporre oralmente le proprie argomentazioni.

Conclusioni: l’importanza del rinvio a pubblica udienza

La decisione della Cassazione di rinviare il caso non è una semplice formalità procedurale. Essa segnala che la controversia tocca nodi giuridici di particolare importanza nel campo dei contratti agrari, le cui soluzioni potrebbero avere un impatto significativo e costituire un precedente per casi futuri. La pubblica udienza consentirà un esame più completo e un dibattito approfondito, elementi essenziali per giungere a una decisione ponderata su questioni di diritto inedite o particolarmente complesse. Restiamo quindi in attesa della futura sentenza per comprendere come la Corte risolverà le delicate questioni sollevate.

Qual è la decisione presa dalla Corte di Cassazione con questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha deciso il merito della causa, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la trattazione del ricorso a una pubblica udienza.

Per quale motivo il caso è stato rinviato a pubblica udienza?
Il rinvio è stato disposto perché i motivi di ricorso presentati sollevano questioni giuridiche ritenute complesse, rilevanti e caratterizzate da profili di novità, che richiedono quindi una discussione più approfondita.

Cosa chiedevano in origine le parti ricorrenti?
I ricorrenti, due fratelli, chiedevano al giudice di accertare il loro status di affittuari di alcuni lotti di terreno sulla base di due contratti agrari stipulati con un ente pubblico, al fine di poter gestire la loro attività agricola e accedere alle misure di sostegno.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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