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Contraffazione brevetto: limiti di interpretazione

Un’azienda del settore bevande ha citato in giudizio una concorrente per contraffazione brevetto, sostenendo che il design di una sua bottiglia violasse un proprio brevetto. La Corte di Cassazione, confermando le decisioni dei gradi precedenti, ha respinto il ricorso. La sentenza chiarisce che l’ambito di protezione di un brevetto è definito dalle sue rivendicazioni, interpretate restrittivamente alla luce di descrizione e disegni. È stata esclusa anche la contraffazione per equivalenti, poiché la bottiglia concorrente utilizzava una soluzione tecnica diversa, e non equivalente, per ottenere lo stesso risultato di rigidità.

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Pubblicato il 20 novembre 2025 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Contraffazione Brevetto: La Cassazione e i Confini della Tutela

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre importanti chiarimenti sulla contraffazione brevetto e sui criteri per determinare l’ambito di protezione di un’invenzione. La vicenda, che ha visto contrapposte due note aziende del settore delle bevande, si è conclusa con il rigetto del ricorso del titolare del brevetto, stabilendo principi chiave sull’interpretazione delle rivendicazioni e sulla cosiddetta “contraffazione per equivalenti”.

I Fatti di Causa

Una società, leader nella produzione di acque minerali e bevande, citava in giudizio un’azienda concorrente e un distributore, accusandoli di aver violato un suo brevetto europeo relativo a una particolare tipologia di bottiglia di plastica. Secondo l’attrice, le bottiglie commercializzate dalla concorrente riproducevano le caratteristiche essenziali della propria invenzione brevettata, configurando non solo una violazione del brevetto ma anche atti di concorrenza sleale.

Il Tribunale di primo grado, basandosi sulle risultanze di una consulenza tecnica d’ufficio (CTU), respingeva le domande. Il giudice riteneva che la bottiglia della convenuta, caratterizzata da una struttura con due corpi cilindrici uniti da una porzione di impugnatura intermedia, non interferisse con l’ambito di protezione del brevetto dell’attrice. Questa decisione veniva integralmente confermata dalla Corte d’Appello. Il titolare del brevetto decideva quindi di ricorrere in Cassazione, articolando sette diversi motivi di doglianza.

L’Analisi della Corte sulla Contraffazione Brevetto

La Corte di Cassazione ha esaminato e respinto tutti i motivi del ricorso, fornendo una disamina dettagliata dei principi che regolano la materia della contraffazione brevetto.

L’Interpretazione delle Rivendicazioni Brevettuali

Il primo motivo di ricorso lamentava un’interpretazione eccessivamente restrittiva del brevetto. La Corte ha ribadito un principio fondamentale: l’ambito della protezione conferita da un brevetto è determinato dalle sue rivendicazioni. Tuttavia, ai sensi dell’art. 52 del Codice della Proprietà Industriale, queste devono essere interpretate alla luce della descrizione e dei disegni allegati. Questo processo interpretativo, hanno chiarito i giudici, può legittimamente portare a una definizione più circoscritta della tutela, senza che ciò violi il diritto del titolare a un'”equa protezione”. L’obiettivo è bilanciare la tutela dell’inventore con la certezza giuridica per i terzi.

La Contraffazione per Equivalenti e le Soluzioni Tecniche Diverse

Un altro punto cruciale riguardava la presunta violazione per equivalenti. Il ricorrente sosteneva che, anche se non identica, la bottiglia concorrente raggiungeva lo stesso risultato tecnico con mezzi simili. La Corte ha respinto anche questa tesi, precisando che la contraffazione brevetto per equivalenti si configura solo quando si utilizza una soluzione tecnica sostanzialmente simile. Nel caso di specie, invece, il giudice di merito aveva accertato che la bottiglia concorrente adottava una soluzione tecnica diversa (l’inserimento di una porzione cilindrica ristretta per conferire rigidità) rispetto all’idea inventiva del brevetto (inframmezzare fasce sagomate e cilindriche). La semplice identità del problema tecnico da risolvere non è sufficiente a integrare la violazione se le soluzioni adottate sono differenti.

Il Valore delle Perizie di Parte nel Processo

La Corte ha anche affrontato la questione del valore probatorio delle consulenze tecniche di parte. Il ricorrente si doleva del fatto che i giudici di merito non avessero adeguatamente considerato una perizia da lui prodotta. La Cassazione ha chiarito che una perizia di parte, anche se redatta da un tecnico di fama, costituisce una mera allegazione difensiva. Il giudice non è tenuto a confutarla punto per punto se fonda la propria decisione su altre prove, come la CTU, le cui conclusioni sono incompatibili con quelle della perizia di parte.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte Suprema si fondano su un consolidato orientamento giurisprudenziale che mira a garantire un equilibrio tra la protezione dell’innovazione e la libertà di concorrenza. La decisione sottolinea che l’interpretazione del brevetto non può estendersi oltre ciò che le rivendicazioni, lette insieme a descrizione e disegni, consentono. Inoltre, viene ribadito che la domanda per concorrenza sleale, se basata sugli stessi identici fatti della contraffazione (cioè la presunta imitazione del prodotto brevettato), è destinata a cadere insieme a quest’ultima qualora la violazione del brevetto venga esclusa. La Corte ha quindi ritenuto che i giudici di merito avessero applicato correttamente questi principi, respingendo il ricorso e condannando il ricorrente al pagamento delle spese legali.

Conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un’importante guida per le imprese che operano in settori ad alta innovazione. Essa conferma che la tutela brevettuale, per quanto essenziale, ha confini precisi delineati dalle rivendicazioni. Non è sufficiente che un prodotto concorrente risolva lo stesso problema tecnico per essere considerato una violazione; è necessario che lo faccia utilizzando la stessa idea inventiva o una sua stretta equivalenza. La sentenza ribadisce l’importanza di una redazione chiara e precisa delle domande di brevetto e offre una lezione pratica sui limiti della contraffazione brevetto e sulle strategie processuali in materia di proprietà industriale.

Come si interpreta l’ambito di protezione di un brevetto?
L’ambito di protezione è determinato dal tenore delle rivendicazioni, le quali devono essere interpretate alla luce della descrizione e dei disegni allegati al brevetto. Questa interpretazione può portare a definire in senso restrittivo la portata della tutela, al fine di bilanciare la protezione dell’inventore con la certezza giuridica per i terzi.

Quando si configura una contraffazione per equivalenti?
Si configura quando un prodotto, pur non riproducendo letteralmente le caratteristiche rivendicate, utilizza una soluzione tecnica diversa ma funzionalmente e sostanzialmente equivalente per ottenere lo stesso risultato dell’invenzione. Tuttavia, come chiarito dalla sentenza, non c’è contraffazione per equivalenti se il problema tecnico viene risolto con una soluzione inventiva diversa e non riconducibile a quella brevettata.

Una perizia tecnica di parte può essere considerata un “fatto decisivo” il cui omesso esame vizia la sentenza?
No. Secondo la Corte, una perizia stragiudiziale o una consulenza di parte costituisce un mero argomento di prova e un’allegazione difensiva. Il suo omesso esame non integra il vizio di omesso esame di un fatto storico decisivo, in quanto il giudice non è tenuto a confutare specificamente tali deduzioni se pone a fondamento della sua decisione considerazioni incompatibili, come le conclusioni della consulenza tecnica d’ufficio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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