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Conguagli regolatori: la Cassazione attende le Sezioni Unite

Una società fornitrice del servizio idrico ha impugnato una sentenza di merito relativa alla legittimità dei conguagli regolatori addebitati a un condominio. La Corte di Cassazione, rilevando che le stesse questioni di diritto sono già state rimesse alle proprie Sezioni Unite per risolvere un contrasto giurisprudenziale, ha emesso un’ordinanza interlocutoria. La Corte ha quindi disposto la sospensione del giudizio, rinviando la causa a nuovo ruolo in attesa della pronuncia chiarificatrice delle Sezioni Unite.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Conguagli Regolatori Idrici: la Cassazione Sospende il Giudizio in Attesa delle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza interlocutoria, ha messo in pausa una controversia sui conguagli regolatori nel servizio idrico. Questa decisione evidenzia la complessità e l’incertezza giuridica che circonda gli addebiti retroattivi in bolletta, rinviando ogni verdetto a una pronuncia delle Sezioni Unite, l’organo supremo di nomofilachia. Analizziamo insieme i dettagli di questo importante provvedimento.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da una società che gestisce il servizio idrico integrato contro la sentenza di un Tribunale. Il giudizio di merito aveva dato ragione a un condominio, contestando la legittimità della richiesta di pagamento per partite pregresse, comunemente note come conguagli regolatori. La società fornitrice, ritenendo la sentenza errata per violazione di numerose normative nazionali ed europee in materia di servizio idrico, ha portato la questione dinanzi alla Suprema Corte.

La Questione Giuridica sui Conguagli Regolatori

Il cuore del problema risiede nella facoltà dei gestori del servizio idrico di richiedere pagamenti per periodi passati, giustificandoli come adeguamenti tariffari imposti dall’autorità di regolazione. La società ricorrente ha fondato il proprio motivo di ricorso su un’ampia serie di norme, tra cui il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) e diverse direttive europee e leggi nazionali.

Tuttavia, la Corte ha rilevato che la questione non è di semplice soluzione. Esiste infatti un dibattito giurisprudenziale ancora aperto sulla legittimità di tali pretese. Proprio su questo tema, la Prima Sezione Civile della stessa Corte, con un’ordinanza precedente (n. 18009/2024), aveva già deciso di rimettere la questione alle Sezioni Unite per fare chiarezza definitiva.

La Decisione della Corte di Cassazione

Preso atto della pendenza della questione dinanzi al suo massimo organo collegiale, la Terza Sezione Civile ha ritenuto necessario e opportuno sospendere il presente giudizio. Invece di emettere una sentenza che avrebbe potuto essere smentita o superata a breve, la Corte ha preferito attendere il verdetto delle Sezioni Unite, che avrà il compito di stabilire un principio di diritto vincolante per tutti.

Le Motivazioni della Sospensione

La scelta di sospendere il processo si fonda sulla necessità di garantire certezza e uniformità del diritto. Le questioni rimesse alle Sezioni Unite sono complesse e di vasta portata, poiché devono:

1. Valutare e interpretare una precedente pronuncia delle stesse Sezioni Unite (n. 29593/2022).
2. Risolvere un attuale contrasto giurisprudenziale tra le sezioni semplici della Corte.
3. Affrontare le perplessità e i dubbi sollevati dall’orientamento oggi dominante.
4. Esaminare una questione di principio di notevole rilevanza, connessa al diritto dell’Unione Europea e che coinvolge un’ampia platea di soggetti, sia consumatori che utenti non consumatori.

Di fronte a un quadro così articolato, proseguire con il giudizio sarebbe stato inopportuno. La Corte ha quindi deciso di “rinviare la causa a nuovo ruolo”, mettendo di fatto il processo in attesa.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza interlocutoria non risolve il merito della disputa sui conguagli regolatori, ma ne congela temporaneamente l’esito. Per gli utenti, condomini e imprese coinvolti in dispute simili, ciò significa che sarà necessario attendere la decisione delle Sezioni Unite per avere un punto di riferimento chiaro e definitivo sulla legittimità di queste voci in bolletta. La pronuncia futura delle Sezioni Unite sarà determinante per creare una giurisprudenza stabile e uniforme su un tema che tocca le tasche di milioni di cittadini e imprese in tutta Italia.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha sospeso il giudizio perché le questioni legali fondamentali del ricorso, relative ai conguagli regolatori, sono già state sottoposte alle Sezioni Unite per risolvere un contrasto giurisprudenziale e stabilire un principio di diritto vincolante.

Cosa sono i conguagli regolatori nel contesto di questa ordinanza?
Sono addebiti richiesti dalla società fornitrice del servizio idrico per periodi passati, giustificati come adeguamenti tariffari necessari per coprire i costi del servizio secondo le disposizioni dell’autorità di regolazione, la cui legittimità è oggetto di dibattito.

Cosa succederà ora al processo?
Il processo è sospeso e verrà ripreso solo dopo che le Sezioni Unite della Corte di Cassazione avranno pubblicato la loro decisione sulla questione generale dei conguagli regolatori. Quella sentenza fornirà il principio di diritto da applicare per risolvere questo e tutti gli altri casi simili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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