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Conflitto di giurisdizione: Giudice Ordinario decide

Un Comune agisce in giudizio contro un privato per l’occupazione illegittima di un terreno sdemanializzato. A seguito di un conflitto di giurisdizione tra Tribunale Ordinario e Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), la Corte di Cassazione stabilisce la competenza del Giudice Ordinario. La decisione si fonda sul principio che l’ente pubblico, in questo caso, non ha agito esercitando un potere autoritativo, ma come un soggetto privato per tutelare un diritto patrimoniale derivante da un accordo di natura privatistica.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Conflitto di Giurisdizione: Quando il Comune Agisce come Privato, Decide il Giudice Ordinario

Il riparto di competenze tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo rappresenta uno dei nodi cruciali del nostro sistema legale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite chiarisce un importante principio: quando un ente pubblico agisce per la tutela di un bene ormai parte del suo patrimonio privato, senza esercitare poteri autoritativi, la controversia rientra nella sfera del Giudice Ordinario. Questo caso risolve un conflitto di giurisdizione sorto in una causa per l’occupazione di un terreno.

I Fatti di Causa: Un Terreno Conteso tra Pubblico e Privato

La vicenda ha origine nel 2009, quando un Comune cita in giudizio un privato cittadino dinanzi al Tribunale civile. L’oggetto del contendere è un appezzamento di terreno che, secondo l’ente, era occupato abusivamente dal convenuto. Il terreno, in origine bene demaniale gravato da usi civici, era stato oggetto di un provvedimento di ‘sdemanializzazione’ nel 2006, entrando a far parte del patrimonio disponibile del Comune e diventando quindi alienabile.

Il Comune aveva tentato di vendere il terreno proprio all’occupante, ma a seguito del mancato accordo sul prezzo e della scadenza dei termini, aveva deciso di agire legalmente chiedendo:

1. La risoluzione della promessa di vendita.
2. La restituzione del terreno.
3. Il risarcimento dei danni per la mancata alienazione.
4. Il pagamento dei frutti percepiti indebitamente dall’occupante.

Il Conflitto di Giurisdizione: Tribunale Ordinario vs. TAR

Il Tribunale civile, inizialmente adito, declina la propria giurisdizione. Secondo il primo giudice, la controversia, avendo origine da una procedura di alienazione di un bene pubblico non ancora del tutto conclusa (poiché il prezzo era stato contestato), doveva essere trattata dal Giudice Amministrativo.

La causa viene quindi riassunta dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Quest’ultimo, tuttavia, solleva un conflitto di giurisdizione negativo, ritenendo a sua volta di non essere competente. Il TAR osserva che il Comune non stava esercitando un potere di supremazia o di autotutela, tipico dell’azione amministrativa, ma stava utilizzando strumenti di diritto privato per tutelare un bene ormai uscito dal demanio pubblico.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Investita della questione, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha dato ragione al TAR, dichiarando la giurisdizione del Giudice Ordinario. La Corte ha basato la sua decisione sull’analisi del ‘petitum sostanziale’, ovvero la reale natura della pretesa avanzata dal Comune.

Il ragionamento della Corte si articola su due punti fondamentali:

1. Natura della Posizione Giuridica: Il Comune non agiva in una posizione di supremazia, ma paritaria a quella di un privato. Le sue richieste (risoluzione contrattuale, restituzione, risarcimento) sono tipiche del diritto civile e non coinvolgono l’esercizio di un potere pubblico discrezionale.
2. Natura del Bene: Il bene oggetto di causa, a seguito della sdemanializzazione, era entrato a far parte del patrimonio disponibile dell’ente. La controversia, quindi, non riguardava la gestione di un bene pubblico o una concessione amministrativa, ma la tutela di un bene patrimoniale privato.

La Corte ha specificato che la giurisdizione si determina in base alla ‘causa petendi’, cioè ai fatti e al rapporto giuridico dedotti in giudizio. In questo caso, il rapporto era un accordo di diritto privato (la promessa di vendita) e il suo inadempimento. Di conseguenza, le relative azioni legali rientrano a pieno titolo nella competenza del Giudice Ordinario.

Le Conclusioni

L’ordinanza stabilisce un principio chiaro e di grande rilevanza pratica. Anche quando una delle parti è un ente pubblico, la giurisdizione non è automaticamente devoluta al giudice amministrativo. È necessario guardare alla sostanza dell’azione legale: se l’ente pubblico agisce ‘iure privatorum’, ovvero come un qualsiasi soggetto privato per tutelare un diritto soggettivo di natura patrimoniale, senza esercitare poteri autoritativi, la competenza spetta al Giudice Ordinario. La decisione del Tribunale civile è stata quindi cassata e il giudizio dovrà proseguire dinanzi ad esso.

Quando sorge un conflitto negativo di giurisdizione?
Sorge quando due giudici appartenenti a ordini giurisdizionali diversi (in questo caso, ordinario e amministrativo) dichiarano entrambi di non avere la competenza a decidere sulla stessa causa, rimettendo la questione alla Corte di Cassazione.

Come si stabilisce a chi spetta la giurisdizione se una parte è un ente pubblico?
La giurisdizione si determina analizzando la natura della posizione giuridica fatta valere dall’ente. Se l’ente agisce esercitando un potere pubblico (posizione di supremazia), la competenza è del Giudice Amministrativo. Se agisce per tutelare un diritto su un piano di parità con un privato, la competenza è del Giudice Ordinario.

Perché in questo caso specifico la giurisdizione è del Giudice Ordinario?
Perché il Comune non ha agito esercitando un potere autoritativo, ma ha utilizzato strumenti tipici del diritto civile (azione di risoluzione, restituzione e risarcimento) per tutelare un bene che, tramite sdemanializzazione, era già entrato nel suo patrimonio privato. La controversia riguardava quindi l’inadempimento di un accordo di natura privatistica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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