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Concorso di colpa: la sentenza del Tribunale di Ancona

Il Tribunale di Ancona ha stabilito un concorso di colpa paritario (50/50) in un sinistro stradale tra un’autovettura e un autocarro. La decisione si fonda su una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) che ha accertato la violazione del segnale di stop da parte dell’autovettura e l’eccesso di velocità dell’autocarro. Entrambe le condotte sono state ritenute cause equivalenti dell’incidente, portando a una ripartizione equa della responsabilità e alla condanna reciproca al risarcimento dei danni.

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Pubblicato il 5 gennaio 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Concorso di Colpa: Lezione dal Tribunale di Ancona su un Incidente Stradale

Quando avviene un incidente stradale, la prima domanda è sempre: ‘di chi è la colpa?’. Spesso la risposta non è così semplice. Una recente sentenza del Tribunale di Ancona offre un chiaro esempio di come la responsabilità possa essere condivisa, introducendo il concetto di concorso di colpa. Questo principio si applica quando entrambi i conducenti, con le loro rispettive condotte, contribuiscono a causare il sinistro. Analizziamo questa decisione per capire come i giudici valutano tali situazioni.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria nasce da un incidente stradale avvenuto a un’intersezione. Un’autovettura, omettendo di rispettare il segnale di ‘Stop’, si immetteva sulla strada principale. In quel momento, sopraggiungeva un autocarro che, pur avendo la precedenza, circolava a una velocità superiore al limite consentito (60 km/h invece di 50 km/h).

L’impatto è stato inevitabile. L’autovettura, dopo la collisione, ha ruotato di 180 gradi, finendo contro la segnaletica pubblicitaria. L’autocarro, a sua volta, ha terminato la sua corsa contro un veicolo in sosta, spingendolo all’indietro. A seguito dell’incidente, sono state avanzate richieste di risarcimento non solo dai conducenti, ma anche dal proprietario di una recinzione danneggiata.

La Decisione del Tribunale e il Concorso di Colpa

Il Tribunale, per dirimere la questione, ha nominato un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. Sulla base delle conclusioni della perizia e dei rilievi della Polizia Municipale, il giudice ha stabilito un concorso di colpa paritario, attribuendo il 50% della responsabilità a ciascun conducente.

L’importanza della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU)

La CTU è stata decisiva. L’esperto ha evidenziato due violazioni fondamentali:
1. La conducente dell’autovettura: Ha effettuato una manovra di svolta senza rispettare l’obbligo di fermarsi allo ‘Stop’ e, soprattutto, invadendo la corsia di marcia opposta. Questa è stata definita la condotta che ha ‘concretizzato le condizioni per la causazione del sinistro’.
2. Il conducente dell’autocarro: Percorreva la strada a velocità non commisurata (superiore al limite), fattore che ha ‘incrementato l’entità dei danni alle cose ed alle persone’. Inoltre, non manteneva la destra, non tenendosi il più possibile vicino al margine della carreggiata.

L’ingegnere incaricato ha concluso che ‘se ognuno dei due conducenti avesse mantenuto la destra nel condurre i propri veicoli l’urto NON SI SAREBBE VERIFICATO’.

La Violazione delle Norme del Codice della Strada

La decisione del giudice si fonda sulle specifiche violazioni del Codice della Strada contestate ad entrambi i guidatori:
* Alla conducente dell’auto è stata imputata la violazione dell’art. 145, per non essersi fermata allo Stop e non aver adottato le opportune cautele.
* Al conducente dell’autocarro è stata contestata l’eccessiva velocità, che ha aggravato le conseguenze dell’impatto.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della motivazione del Tribunale risiede nell’aver riconosciuto che entrambe le condotte imprudenti hanno avuto un’efficacia causale equivalente nel determinare l’incidente. Da un lato, la manovra dell’autovettura è stata l’evento scatenante; senza l’invasione della corsia, la collisione non sarebbe avvenuta. Dall’altro, la velocità dell’autocarro e il suo non perfetto posizionamento sulla carreggiata hanno reso impossibile evitare l’impatto e ne hanno amplificato le conseguenze dannose.
Il giudice ha ritenuto che il comportamento della conducente dell’auto fosse aggravato dall’invasione della corsia opposta, ma ha anche sottolineato come la velocità irregolare dell’altro veicolo abbia contribuito in modo determinante. Di fronte a due condotte colpose che si sono intrecciate in modo inestricabile, il Tribunale ha applicato il principio del concorso di colpa paritario, ritenendo che ciascuna violazione abbia contribuito per metà alla produzione del danno finale.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa sentenza è un monito importante per tutti gli automobilisti. Dimostra che avere il diritto di precedenza non è una garanzia di immunità da responsabilità. Anche chi si trova ‘dalla parte della ragione’ è tenuto a rispettare tutte le norme del Codice della Strada, inclusi i limiti di velocità e l’obbligo di mantenere la destra. Una condotta imprudente, anche se in risposta a un errore altrui, può portare a un concorso di colpa e a una significativa riduzione del risarcimento, oltre all’obbligo di risarcire la controparte. La lezione è chiara: la massima prudenza è sempre il miglior modo per tutelare sé stessi e gli altri.

Chi è responsabile in un incidente se un’auto non rispetta lo stop ma l’altro veicolo andava troppo forte?
Secondo la sentenza, la responsabilità è condivisa. Il Tribunale ha stabilito un concorso di colpa paritario (50% ciascuno) perché entrambe le condotte (la mancata precedenza e l’eccesso di velocità) hanno contribuito in egual misura a causare l’incidente.

Come viene determinata la responsabilità in un sinistro stradale complesso?
La responsabilità viene determinata attraverso l’analisi dei fatti, i rilievi delle forze dell’ordine e, come in questo caso, una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). Il giudice si basa sulla perizia tecnica per ricostruire la dinamica e valutare il contributo causale di ciascun conducente.

Cosa succede se entrambi i conducenti hanno violato il Codice della Strada?
Se entrambi i conducenti hanno violato norme di comportamento, il giudice può dichiarare un concorso di colpa. La responsabilità viene ripartita in percentuali (in questo caso 50% e 50%) in base alla gravità e all’incidenza di ciascuna violazione sulla causazione del sinistro. Di conseguenza, ogni parte sarà tenuta a risarcire l’altra nella misura della propria percentuale di colpa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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