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Competenza tribunale minorenni: la data di deposito

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14104/2024, ha stabilito che per determinare la competenza tra Tribunale per i minorenni e Tribunale ordinario, nel regime transitorio della Riforma Cartabia, si deve fare riferimento alla data di deposito del ricorso. Se il procedimento è stato instaurato prima del 22 giugno 2022, la competenza del tribunale minorenni resta radicata, anche se un giudizio di separazione tra le stesse parti è iniziato successivamente. La nuova ‘vis attractiva’ del tribunale ordinario non ha effetto retroattivo.

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Pubblicato il 16 novembre 2025 in Diritto di Famiglia, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Tribunale Minorenni: la Cassazione fa chiarezza sulla Riforma Cartabia

Con la recente ordinanza n. 14104/2024, la Corte di Cassazione ha affrontato una questione cruciale riguardante la competenza del tribunale dei minorenni nel periodo di transizione della Riforma Cartabia. La decisione chiarisce quale norma applicare quando un procedimento per la limitazione della responsabilità genitoriale viene avviato un giorno prima dell’entrata in vigore delle nuove regole, che concentrano molte competenze presso il Tribunale ordinario. Analizziamo insieme i dettagli di questo importante provvedimento.

I Fatti del Caso

La vicenda ha origine da un ricorso depositato dal Pubblico Ministero presso il Tribunale per i minorenni il 21 giugno 2022. L’obiettivo era l’adozione di provvedimenti a tutela di una minore, limitando la responsabilità genitoriale dei suoi genitori. Successivamente, la madre avviava un procedimento di separazione giudiziale contro il marito presso il Tribunale ordinario.

Il punto nevralgico della questione è la data: il 22 giugno 2022 è entrata in vigore la nuova formulazione dell’art. 38 delle disposizioni di attuazione del codice civile, modificato dalla Riforma Cartabia. Questa nuova norma prevede una forte ‘vis attractiva’ del Tribunale ordinario, stabilendo che, se è pendente un giudizio di separazione o divorzio, la competenza per i procedimenti relativi alla responsabilità genitoriale spetta a quest’ultimo, anche se instaurati successivamente.

Il Tribunale per i minorenni, basandosi sul fatto che il proprio procedimento era stato avviato il 21 giugno, quindi prima della nuova legge, affermava la propria competenza. Il padre, invece, proponeva ricorso per regolamento di competenza, sostenendo che dovesse prevalere il Tribunale ordinario per garantire la concentrazione delle tutele prevista dalla riforma.

La questione della data di avvio del procedimento

Un elemento centrale del dibattito è stato determinare l’esatto momento di avvio del procedimento minorile. Il ricorso del PM era stato depositato in cancelleria il 21 giugno 2022 alle ore 16:15, ma l’iscrizione a ruolo era avvenuta il giorno successivo, il 22 giugno, in concomitanza con l’entrata in vigore della nuova norma. I ricorrenti hanno sostenuto che il deposito fuori orario di apertura della cancelleria dovesse considerarsi perfezionato solo il giorno dopo, facendo così ricadere il caso sotto la nuova disciplina.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla competenza del tribunale minorenni

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, dichiarando la competenza del Tribunale per i minorenni di Catania. La decisione si fonda su un’attenta analisi del diritto intertemporale e dei principi generali del processo civile.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha stabilito che la norma transitoria (art. 1, comma 37, della legge delega n. 206/2021) è chiara: il nuovo art. 38 disp. att. c.c. si applica solo ai procedimenti instaurati a decorrere dal 22 giugno 2022.

Il principio fondamentale applicato è quello del tempus regit actum, secondo cui il processo è regolato dalla legge in vigore al momento della sua proposizione. In assenza di una norma transitoria che disponga diversamente, non è possibile applicare retroattivamente le nuove regole di competenza a un processo già iniziato.

La Cassazione ha chiarito due punti fondamentali:

1. Data di instaurazione: Ai fini della pendenza della lite, ciò che conta è la data del deposito del ricorso in cancelleria, non la data della successiva iscrizione a ruolo. Il deposito del 21 giugno 2022 ha quindi radicato il procedimento sotto la vigenza della vecchia normativa.
2. Irrilevanza dell’orario di deposito: L’argomentazione secondo cui il deposito era avvenuto fuori dall’orario di apertura al pubblico è stata giudicata irrilevante. La Corte ha specificato che la regola generale è che la pendenza si determina con il deposito, a prescindere da eventuali ritardi o modalità operative della cancelleria.

Di conseguenza, poiché il procedimento minorile è stato instaurato il 21 giugno 2022, si applica la disciplina precedente, secondo cui la prevenzione temporale (il primo tribunale adito) determina la competenza. In questo caso, il Tribunale per i minorenni, essendo stato adito per primo, mantiene la sua competenza a decidere.

Le Conclusioni

Questa ordinanza fornisce un’indicazione chiara per tutti i casi sorti a cavallo dell’entrata in vigore della Riforma Cartabia. La Corte ha privilegiato la certezza del diritto e il principio di irretroattività delle norme processuali. Il legislatore, pur volendo favorire la concentrazione delle tutele presso il Tribunale ordinario, ha inteso bilanciare questa esigenza con quella di non stravolgere i procedimenti già pendenti, evitando un trasferimento massiccio e immediato di cause. La data di deposito dell’atto introduttivo è il discrimine temporale definitivo per stabilire quale giudice abbia la competenza a decidere sulle delicate questioni che riguardano la responsabilità genitoriale.

Come si determina la competenza tra Tribunale ordinario e Tribunale per i minorenni nel periodo transitorio della Riforma Cartabia?
La competenza si determina in base alla data di instaurazione del procedimento. Se il procedimento è stato avviato prima del 22 giugno 2022, si applicano le vecchie regole basate sul criterio della prevenzione (è competente il giudice adito per primo). Se è stato avviato dal 22 giugno 2022 in poi, si applica la nuova disciplina che favorisce la competenza del Tribunale ordinario in caso di pendenza di un giudizio di separazione o divorzio.

Quale momento è decisivo per stabilire l’inizio di un procedimento: il deposito del ricorso o la sua iscrizione a ruolo?
Il momento decisivo è il deposito del ricorso in cancelleria. L’iscrizione a ruolo è un adempimento successivo che non sposta la data di pendenza del procedimento. Pertanto, un ricorso depositato il 21 giugno si considera instaurato in quella data, anche se iscritto a ruolo il giorno successivo.

La nuova regola della ‘vis attractiva’ del Tribunale ordinario ha effetto retroattivo sui procedimenti già pendenti?
No, la nuova regola non ha effetto retroattivo. La Corte di Cassazione ha chiarito che l’attrazione della competenza verso il Tribunale ordinario opera solo per i procedimenti instaurati a partire dal 22 giugno 2022. Per quelli già pendenti a quella data, la competenza rimane radicata presso il giudice originariamente adito, in applicazione del principio ‘tempus regit actum’.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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