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Competenza tribunale imprese: quando la causa è civile?

Una società creditrice agisce per recuperare una provvigione da una società nata da una scissione. Quest’ultima eccepisce la competenza del tribunale imprese. La Cassazione chiarisce che la causa, avendo ad oggetto un debito contrattuale e non la validità della scissione, rientra nella competenza del tribunale ordinario.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Societario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Tribunale Imprese: Quando un Debito Eredità da Scissione Resta Causa Civile

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su un’importante questione procedurale: la corretta individuazione della competenza del tribunale imprese rispetto a quella del tribunale ordinario. Il caso analizzato riguarda una richiesta di pagamento di provvigioni nei confronti di una società nata da una scissione, la quale sosteneva che la controversia, toccando temi societari, dovesse essere trattata dalla sezione specializzata. La Suprema Corte, con una decisione chiara, ha stabilito che se il cuore della disputa è un debito contrattuale, la competenza resta del giudice civile ordinario.

I Fatti del Caso

All’origine della vicenda vi è un accordo per il procacciamento di affari, in base al quale una società di trading avrebbe dovuto ricevere una provvigione da un’azienda produttrice di componentistica. Successivamente, quest’ultima è stata coinvolta in una complessa operazione di scissione societaria. A seguito dell’operazione, il debito per le provvigioni non è stato saldato dalla società originaria, che è poi fallita.

La società di trading ha quindi agito in giudizio contro la società beneficiaria della scissione, chiedendone la condanna al pagamento in virtù della responsabilità solidale prevista dall’art. 2506-quater del codice civile. La società convenuta, tuttavia, ha sollevato un’eccezione preliminare, sostenendo che la causa dovesse essere decisa dal Tribunale delle Imprese, dato che la sua responsabilità derivava direttamente da un’operazione societaria.

La Questione sulla Competenza del Tribunale Imprese

Il punto centrale del dibattito legale era se la controversia dovesse essere qualificata come una causa societaria, rientrante nella giurisdizione specializzata, o come una semplice azione di recupero crediti. La società convenuta argomentava che la domanda metteva in discussione gli effetti e la portata della scissione, in particolare la valutazione del patrimonio netto trasferito, elemento chiave per determinare i limiti della sua responsabilità. Di conseguenza, a suo avviso, la materia del contendere era intrinsecamente legata al diritto societario.

Di contro, la società creditrice sosteneva che l’oggetto del giudizio fosse unicamente l’adempimento di un’obbligazione contrattuale. La scissione, in questa prospettiva, non era l’oggetto della causa, ma solo il fatto storico che fondava la legittimazione passiva della società convenuta, rendendola responsabile per un debito altrui.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il regolamento di competenza, confermando la decisione del tribunale di primo grado. Ha stabilito che la competenza a decidere sulla controversia appartiene al tribunale ordinario e non alla sezione specializzata in materia di impresa. La Corte ha chiarito che il criterio per determinare la competenza è quello della causa petendi, ovvero l’oggetto sostanziale della domanda proposta dall’attore.

Le Motivazioni

La Suprema Corte ha spiegato che la domanda giudiziale era finalizzata a ottenere il pagamento di una provvigione, un’obbligazione di natura puramente contrattuale. La scissione societaria e la conseguente applicazione dell’art. 2506-quater c.c. non trasformano la natura della causa. Questi elementi servono solo a identificare il soggetto tenuto al pagamento (la società beneficiaria) e a stabilire il fondamento della sua responsabilità solidale.

In altre parole, la validità, la legittimità o l’efficacia dell’operazione di scissione non erano state messe in discussione. La controversia non riguardava i rapporti tra soci, le decisioni degli organi sociali o la struttura della società. Era, e rimaneva, un’azione per recuperare un credito.

La Corte ha ribadito un principio consolidato: la competenza delle sezioni specializzate in materia di impresa è riservata a quelle cause che investono direttamente i rapporti societari o gli atti tipici della vita di una società. Una causa non diventa ‘societaria’ solo perché la responsabilità di una parte trae origine da un’operazione straordinaria. L’operazione societaria, in questo contesto, è solo il presupposto di fatto della responsabilità, non l’oggetto del giudizio.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante chiarimento sui confini della competenza del tribunale imprese. La decisione rafforza la distinzione tra le controversie che hanno per oggetto la validità e l’efficacia degli atti societari e quelle che, pur derivando da essi, mantengono una natura puramente civile o commerciale. Per le imprese e i creditori, ciò significa che un’azione di recupero crediti contro una società beneficiaria di una scissione può essere incardinata presso il tribunale ordinario, a condizione che non si contesti l’operazione societaria in sé. Questa pronuncia contribuisce a definire con maggiore precisione le strategie processuali, evitando che questioni di competenza rallentino inutilmente la risoluzione del merito della controversia.

Una causa per recuperare un credito da una società nata da scissione rientra sempre nella competenza del tribunale delle imprese?
No. Secondo la Corte di Cassazione, se la causa ha per oggetto solo il pagamento di un debito e non contesta la validità o l’efficacia della scissione, la competenza è del tribunale ordinario.

Cosa determina la competenza tra tribunale ordinario e sezione specializzata in materia di impresa?
La competenza si determina in base alla causa petendi, cioè l’insieme dei fatti e delle norme posti a fondamento della domanda. Se il nucleo della controversia è un rapporto contrattuale (come un credito per provvigioni), la competenza è ordinaria, anche se la responsabilità del convenuto deriva da un’operazione societaria.

In caso di scissione, la responsabilità della società beneficiaria per i debiti della scissa è limitata?
Sì. L’articolo 2506-quater del codice civile stabilisce che la società beneficiaria risponde in solido dei debiti non soddisfatti dalla società scissa, ma solo “nei limiti del valore effettivo del patrimonio netto ad essa assegnato”.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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